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SO OPEN SOURCE |

software

EMBEDDED

56 • maggio • 2015

cora oggi questo sistema continua a man-

tenere una grande diffusione nel mondo

in molte aree IT, ma nel 1991 la creazio-

ne di

Linux

ha dato un impulso decisivo

al mondo del ‘free software’, cambiando

per sempre lo scenario e il modello di pro-

duzione del codice, e marcando ulterior-

mente la distinzione fra SO proprietari

(closed source) e sistemi con codice sor-

gente aperto e modificabile.

Difficoltà di orientamento

Un segmento notevole del mercato del

software embedded è stato influenzato e

trasformato dalla veloce espansione dei

sistemi operativi open source negli ultimi

cinque anni, e ciò considerando nel loro

complesso sia i sistemi disponibili pub-

blicamente, sia quelli supportati a livello

commerciale. Lo rileva la società di ricer-

che di mercato

VDC Research

in un rapporto del

2014. La considerazione in primo piano è che la

vera e propria inondazione di nuovi sistemi ope-

rativi ha letteralmente sopraffatto gli sviluppa-

tori, con la messa sul tappeto di troppe opzioni

di scelta per riuscire a comprendere come indi-

viduare il miglior sistema per creare la propria

applicazione embedded. E tale situazione pesa

ancor di più, considerando che riuscire a svolgere

un’appropriata selezione di un SO open source

risulta critico per poi determinare il potenziale

successo di un progetto embedded.

In sintesi, l’analisi di VDC è che i sistemi ope-

rativi open source continueranno a guidare il

ne, e tool di sviluppo web-based. “I dispositivi IoT di oggi esistono in larga parte in isolamento, ed è stato

impossibile realizzare un reale mondo interconnesso dove i device sono interoperabili con molti diversi

servizi cloud – ha detto Krisztian Flautner, general manager IoT business di ARM –. La mbed IoT Device

Platform di ARM risolverà ciò fornendo una toolkit comune di comunicazione e gestione che può essere

usato per un’ampia varietà di applicazioni”. ARM si aspetta che mbed velocizzi in modo significativo lo

sviluppo su larga scala di una nuova generazione di device IoT e servizi cloud.

Ma, nel proprio blog, VDC research si interroga su quale reale impatto possa determinare mbed nel set-

tore, dove la serie Cortex-M rappresenta l’architettura più diffusa e utilizzata nei dispositivi embedded

per la IoT. In particolare, la società di ricerche osserva che nel mondo embedded coesistono già molte

tipologie di sistemi operativi, da quelli essenziali, a quelli completamente accessoriati: si va dagli SO

con licenza commerciale (closed source), agli SO open source anch’essi con licenza commerciale, agli

SO open source ‘free’, ai sistemi proprietari sviluppati in-house. In generale, spiega, gli OS con licenza

commerciale sono progettati in modo più professionale, completamente collaudati e robusti. è vero che

mbed OS, essendo ‘free’ e di livello ‘commercial grade’ potrebbe fare concorrenza ad alcuni SO embed-

ded commerciali. Ma mbed OS non è un RTOS (real-time operating system), mentre diversi dispositivi

IoT, in applicazioni safety-critical come quelle nell’automotive, nei sistemi avionici o nell’automazione di

fabbrica, richiedono un funzionamento deterministico. E ciò potrebbe limitare l’applicabilità del sistema.

In sintesi, stima VDC, mbed OS potrà giocare un ruolo importante per come potrebbe accelerare le atti-

vità di sviluppo dei nuovi entranti nel mercato IoT, ma probabilmente non determinerà troppa agitazione

nell’ampio mercato dei sistemi operativi embedded di tipo commerciale.

Fig. 1 – Le caratteristiche chiave per la selezione di un

sistema operativo embedded (Fonte: VDC Research)