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EMBEDDED

56 • maggio • 2015

software

|

SO OPEN SOURCE

62

C

ome non di rado succede nella storia della

tecnologia, le innovazioni con il potenziale di ge-

nerare importanti cambiamenti non si affermano

subito, ma richiedono tempo. Internet, la posta

elettronica sono oggi servizi di massa, conside-

rati la normalità; utility come la luce elettrica, il

gas, il telefono, al principio erano tecnologie per

ingegneri iniziati. E volendo fare un paragone

con le dovute differenze, ciò si è verificato anche

per il processo di adozione dei sistemi operativi

embedded open source. Oggi questo comparto

del software embedded sta crescendo rapida-

mente, ma per arrivare fin qui ne ha dovuta fare

di strada. Si potrebbe dire che in un certo senso

questo ambito dell’embedded si è gradualmente

affermato imitando, e interpretando nel proprio

ambito, le trasformazioni subite dai sistemi ope-

rativi nel più ampio e plateale scenario dell’in-

formation technology (IT). Dove per lungo tempo

Windows

ha dominato incontrastato come unico

sistema operativo (SO), preinstallato sui PC che

popolavano le scrivanie di uffici e abitazioni. An-

SO open source,

il problema

è scegliere

Il mercato embedded è ricco di

sistemi operativi, ma sempre più

spesso risulta difficile orientarsi

su ciò che davvero risolve le

esigenze applicative

Giorgio Fusari

mbed OS, un sistema operativo per accelerare la IoT

A ottobre (2014)

ARM

ha annunciato l’introduzione di una nuova piattaforma software e di un sistema

operativo ‘free’ indirizzati a semplificare e velocizzare la creazione e lo sviluppo di prodotti e soluzioni

IoT (Internet of Things). La

mbed IoT Device Platform

, dice ARM, è costruita attorno a standard aperti

e incorpora protocolli Internet, sicurezza e gestibilità standard-based in una sola soluzione integrata,

ottimizzata per i dispositivi con vincoli in termini di costi e consumo di energia. La piattaforma mbed è

supportata da un ecosistema hardware e software consolidato e attualmente in espansione, che forni-

rà ‘building block’ comuni per realizzare prodotti e servizi IoT.

Gli elementi di forza dell’offerta sono tre: il primo è il sistema operativo ‘free’ mbed OS, per i proces-

sori ARM Cortex-M: sarà disponibile quest’anno in produzione con i primi dispositivi (nella roadmap, la

release V3.0 di mbed OS è prevista a ottobre 2015). Il secondo è mbed Device Server, un prodotto sof-

tware licenziabile in grado di fornire le tecnologie lato server necessarie per connettere e gestire i vari

dispositivi in maniera sicura. Questo componente costituisce anche un ponte tra i protocolli progettati

per l’uso sui device IoT e le API (application programming interface) usate dagli sviluppatori Web. L’o-

biettivo è semplificare l’integrazione dei dispositivi IoT (che generano ‘piccoli dati’) nei framework e nelle

infrastrutture cloud, che implementano applicazioni analitiche sui Big Data prodotti dalle informazioni

aggregate. Costruito anch’esso su standard aperti, mbed Device Server può scalare la capacità per

gestire la connessione e la gestione di milioni di dispositivi. Il terzo elemento dell’ecosistema è

mbed.org

,

una comunità di oltre 70mila sviluppatori. Il sito web fornisce un completo database di kit di sviluppo

hardware, un repository di componenti software riutilizzabili, applicazioni di riferimento, documentazio-