EMBEDDED
56 • maggio • 2015
software
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SO OPEN SOURCE
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C
ome non di rado succede nella storia della
tecnologia, le innovazioni con il potenziale di ge-
nerare importanti cambiamenti non si affermano
subito, ma richiedono tempo. Internet, la posta
elettronica sono oggi servizi di massa, conside-
rati la normalità; utility come la luce elettrica, il
gas, il telefono, al principio erano tecnologie per
ingegneri iniziati. E volendo fare un paragone
con le dovute differenze, ciò si è verificato anche
per il processo di adozione dei sistemi operativi
embedded open source. Oggi questo comparto
del software embedded sta crescendo rapida-
mente, ma per arrivare fin qui ne ha dovuta fare
di strada. Si potrebbe dire che in un certo senso
questo ambito dell’embedded si è gradualmente
affermato imitando, e interpretando nel proprio
ambito, le trasformazioni subite dai sistemi ope-
rativi nel più ampio e plateale scenario dell’in-
formation technology (IT). Dove per lungo tempo
Windowsha dominato incontrastato come unico
sistema operativo (SO), preinstallato sui PC che
popolavano le scrivanie di uffici e abitazioni. An-
SO open source,
il problema
è scegliere
Il mercato embedded è ricco di
sistemi operativi, ma sempre più
spesso risulta difficile orientarsi
su ciò che davvero risolve le
esigenze applicative
Giorgio Fusari
mbed OS, un sistema operativo per accelerare la IoT
A ottobre (2014)
ARMha annunciato l’introduzione di una nuova piattaforma software e di un sistema
operativo ‘free’ indirizzati a semplificare e velocizzare la creazione e lo sviluppo di prodotti e soluzioni
IoT (Internet of Things). La
mbed IoT Device Platform, dice ARM, è costruita attorno a standard aperti
e incorpora protocolli Internet, sicurezza e gestibilità standard-based in una sola soluzione integrata,
ottimizzata per i dispositivi con vincoli in termini di costi e consumo di energia. La piattaforma mbed è
supportata da un ecosistema hardware e software consolidato e attualmente in espansione, che forni-
rà ‘building block’ comuni per realizzare prodotti e servizi IoT.
Gli elementi di forza dell’offerta sono tre: il primo è il sistema operativo ‘free’ mbed OS, per i proces-
sori ARM Cortex-M: sarà disponibile quest’anno in produzione con i primi dispositivi (nella roadmap, la
release V3.0 di mbed OS è prevista a ottobre 2015). Il secondo è mbed Device Server, un prodotto sof-
tware licenziabile in grado di fornire le tecnologie lato server necessarie per connettere e gestire i vari
dispositivi in maniera sicura. Questo componente costituisce anche un ponte tra i protocolli progettati
per l’uso sui device IoT e le API (application programming interface) usate dagli sviluppatori Web. L’o-
biettivo è semplificare l’integrazione dei dispositivi IoT (che generano ‘piccoli dati’) nei framework e nelle
infrastrutture cloud, che implementano applicazioni analitiche sui Big Data prodotti dalle informazioni
aggregate. Costruito anch’esso su standard aperti, mbed Device Server può scalare la capacità per
gestire la connessione e la gestione di milioni di dispositivi. Il terzo elemento dell’ecosistema è
mbed.org,
una comunità di oltre 70mila sviluppatori. Il sito web fornisce un completo database di kit di sviluppo
hardware, un repository di componenti software riutilizzabili, applicazioni di riferimento, documentazio-