Background Image
Table of Contents Table of Contents
Previous Page  10 / 25 Next Page
Basic version Information
Show Menu
Previous Page 10 / 25 Next Page
Page Background

POWER 6 - novembre/dicembre 2014

X

Power

AMP

ne di queste tecnologie al di fuori del mercato delle

telecomunicazioni e dei server, verso comparti come

il medicale, la strumentazione di test e misura, i set-

tori industriale e consumer. Fra l’altro, anche qui, la

diffusione di schede sempre più dense di funziona-

lità e chip di complessità crescente, con processori,

FPGA, DSP, GPU e quant’altro, sta portando all’esi-

genza progettuale di realizzare architetture più flessi-

bili, in grado di supportare una regolazione dinamica

delle tensioni dei core.

Inoltre, progressivamente, il contenuto d’innovazio-

ne dei sistemi di potenza digitali li sta facendo pas-

sare dal ruolo di dispositivi ‘nice-to-have’ a soluzioni

per cui si registra una sempre più forte richiesta d’in-

tegrazione nelle implementazioni a livello di board.

“Quando si osserva il tasso di crescita in questo spa-

zio, noi non siamo semplicemente focalizzati sull’og-

gi, ma stiamo guardando al futuro.

Questo è un consorzio che intende lavorare in ma-

niera congiunta per guidare una roadmap”. Integran-

do in quest’ultima, ad esempio, requisiti emergenti

come lo standard PMBus, attraverso le collaborazioni

che il consorzio ha instaurato con i partner nei se-

miconduttori e con la propria base clienti, per com-

prendere l’implementazione dello stesso. “Dobbiamo

porci all’avanguardia nello sviluppo della roadmap,

perché oggi le necessità, da un punto di vista degli

utenti, sono di gran lunga superiori alle capacità dei

team di design e del settore della potenza. E sempre

più clienti stanno migrando le loro implementazioni

nello spazio digitale, specialmente verso moduli e so-

luzioni completamente plug-and-play”. Un trend fon-

damentale, guidato dall’esigenza di automatizzare la

regolazione delle varie tensioni dei circuiti a livelli

d’uso ottimali.

Sfida, un modello multi-source

L’alimentazione dei sistemi elettronici di prossima

generazione è intrinsecamente più complicata e pone

vari requisiti che il consorzio intende soddisfare con

la propria attività: disponibilità di componenti di po-

tenza più efficienti, sicuri e meno costosi; capacità di

monitoraggio e controllo di sistemi sempre più com-

plessi; semplificazione dei progetti e, soprattutto, re-

alizzazione di una catena di fornitura multi-source,

guidata da specifiche e standard comuni, in grado di

superare i limiti di un mercato frammentato e i con-

seguenti rischi associati. Ed è proprio su quest’ultimo

punto che il consorzio sembra marcare la propria dif-

ferenziazione, rispetto ad altre organizzazioni nate in

precedenza, come POLA (Point of Load Alliance) e

DOSA (Distributed-Power Open Standards Alliance).

DOSA, ad esempio, fondata nel 2004 e formata da

quindici membri fra cui gli stessi fondatori di AMP,

era focalizzata in particolare sulla definizione di stan-

dard d’interfaccia, e poneva essenzialmente l’accento

Fig. 2 – Una tipica architettura di potenza digitale distribuita (Fonte Ericsson)