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EMBEDDED

FEBBRAIO

60

SOFTWARE

|

SELF DRIVING

P

oiché per l’industria automobilistica il co-

sto della BOM è l’elemento predominante nella

progettazione di un sistema da utilizzare a bordo

dei veicoli, l’introduzione delle nuove e avanzate

tecnologie richieste dalle auto a guida autono-

" @.9

À

e apprendimento automatico) a un prezzo che il

mercato è disposto ad accettare è un compito par-

ticolarmente arduo.

Poiché questi sistemi, molto complessi, richiedo-

À

-

sori multi-core molto costosi al posto dei tradizio-

nali microcontrollori, per ridurre i costi sarebbe

preferibile ospitare quelli che tipicamente sono

À

-

À

Vehicle Domain Controllers, ovvero controllori

del dominio del veicolo (Fig. 1).

Un requisito fondamentale per questi Domain

Controller (DC) è mantenere le caratteristiche

di sicurezza (safety) di un tradizionale sistema

À

-

po il livello di protezione (security). In ogni caso,

non è possibile semplicemente combinare tutte

le funzionalità in un ambiente software monoli-

tico. Un approccio di questo tipo esporrebbe tutto

!

À

Far funzionare le auto autonome in un singolo ambiente software espone

il software al pericolo di attacchi informatici; una soluzione più idonea prevede

il ricorso a un hypervisor per ospitare più macchine virtuali su un processore

Una piattaforma funzionale

per veicoli autonomi

sicuri e protetti

Chris Barlow

Principal Systems engineer, EMEA

Lynx Software Technologies

comunicazioni wireless presenti nel progetto, ol-

tre ad avere un impatto sul comportamento delle

temporizzazioni dei component “safety critical”.

Una soluzione più adeguata prevede l’uso di un

hypervisor per ospitare più macchine virtuali su

un processore. Ciò permette di ottenere una ri-

duzione, in termini sia di pesi sia di costi, oltre a

dare la possibilità di esercitare controlli rigorosi

sulle comunicazioni che avvengono tra i sotto-

sistemi.

Dal punto di vista teorico l’hypervisor consenti-

rà di eseguire il porting dei componenti softwa-

re scritti per il microcontrollore sulle rispettive

macchine virtuali che verranno fatti girare insie-

me a sistemi operativi più complessi.

L’hypervisordovrebbeessere“leggero” (lightweight)

in modo da non interferire con il comportamento

della temporizzazione dei componenti “safety-

Fig. 1 – La prossima generazione di veicoli “intelligenti”

richiederà l’uso di Vehicle Domain Controller a elevate

prestazioni