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EMBEDDED

FEBBRAIO

OS FOR IOT |

SOFTWARE

sarà considerato di minor valore quando scorpora-

to, e venduto separatamente da tale stack.

Sull’altro versante, i sistemi operativi open source

‘free’ e/o pubblicamente disponibili, come Linux

basato su Debian, FreeRTOS, e Linux basato

sul progetto Yocto, continuano a guidare i nuovi

successi nel software, con quasi la metà degli in-

gegneri embedded interpellati che prevedono di

utilizzare qualche tipo di sistema operativo open

source ‘libero’ nel loro prossimo progetto.

Ciò fa sì che la prevalenza di sistemi operativi non

open source ottenuti commercialmente continui a

ridursi, sebbene lentamente, con solo uno su cin-

que ingegneri embedded che ne cita l’uso come si-

stemi operativi principali nel proprio progetto in

corso.

Inoltre VDC prevede che, nel lungo termine, le

piattaforme di servizi IoT saranno combinazioni

di prodotti integrati con modelli di business foca-

lizzati sui dispositivi connessi. Ciò consentirà ai

vendor più abili di soluzioni embedded e IoT di

crescere. I portafogli di soluzioni saranno stretta-

mente integrati verticalmente, e comprenderanno

hardware, software e servizi, accorciando il time-

2

G

Á

À

-

scente di dispositivi connessi.

Requisiti dei SO per la IoT

La tipologia di sistema operativo selezionato a li-

! 6 ? Á

-

temente, in senso positivo o negativo, le funzio-

#

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À

suo complesso. Quando, si tratta di scegliere un

SO, va subito sottolineato che sicurezza, interope-

rabilità e connettività sono le tre preoccupazioni

chiave dei progettisti. Sono questi, quindi, i tre

requisiti fondamentali che deve rispettare chi sta

Fig. 1 – Le caratteristiche di Contiki, un sistema operativo open source per la IoT