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EON

EWS

n

.

618

-

APRILE

2018

19

determinata prevalentemente

dai modelli mild hybrid, ibridi

plug-in e BEV. Con un numero

stimato di autovetture pari a 20

milioni entro il 2024, il mercato

degli HEV/EV avrà le stesse

dimensioni dell’attuale mer-

cato delle auto diesel, rappre-

sentando il 20% del totale.

Il mercato degli HEV/EV è un

buon esempio di “effetto palla

di neve”. Nel 2001, erano di-

sponibili solo due veicoli elettri-

ci sul mercato europeo; la To-

yota Prius e la Honda Insight.

La Toyota Prius era il leader

indiscusso con una quota di

mercato pari al 95%.Nel 2009,

la quota di mercato di Toyota è

scesa al 53% con l’ingresso di

nuovi attori del mercato, qua-

li Mercedes-Benz e Lexus. Il

Giappone è stato chiaramente

il pioniere del settore, con tre

delle quattro case automobi-

listiche che producono HEV

provenienti da quel Paese. Nel

2014 è comparso un grande

numero di nuovi operatori, tra

cui Citroën, Peugeot, Mitsu-

bishi e Volvo. Questo è un

chiaro segno di passaggio da

un mercato emergente a uno

consolidato.

Le opportunità

di business

Ci sono ancora alcuni osta-

coli da superare prima che il

veicolo elettrico possa dav-

vero conquistare i cuori dei

consumatori in tutto il mon-

do, soprattutto per quanto ri-

guarda la gamma di batterie

e il tempo di ricarica. Oggi, i

proprietari di auto elettriche

restano preoccupati per l’e-

ventualità di non riuscire a

raggiungere la propria desti-

nazione o di dover aspettare

ore per ricaricare la batteria.

Tuttavia, i modelli ibridi plug-

in ed EV con range extender

vanno in qualche modo a mi-

tigare queste paure. Nel frat-

tempo, i produttori provenienti

da un’ampia varietà di settori

stanno lavorando con grande

impegno per trovare soluzioni

realistiche a questi problemi,

il che significa che è solo una

questione di tempo prima che

questi ostacoli vengano ri-

mossi. All’inizio il mercato era

estremamente scettico riguar-

do alla Toyota Prius. Ma Toyo-

ta è stata irremovibile - e con

successo, poiché da allora

sono stati venduti più di 4 mi-

lioni di modelli. Oggi altre case

automobilistiche, tra cui molte

Europee, stanno seguendo

l’esempio di Toyota. Quindi,

è chiaro che l’avanzata dei

veicoli elettrici non può es-

sere arrestata. Questa è una

buona notizia per i produttori

di sensori, dato che l’elettrifi-

cazione va di pari passo con

una più ampia disponibilità di

%

&

veloce sarà importante, an-

che il raffreddamento costitu-

irà una priorità per evitare pro-

blemi di surriscaldamento. Ciò

farà sicuramente aumentare

la domanda di circuiti integrati

per il pilotaggio dei motori e

anche la necessità di sensori

di corrente, di posizione e di

velocità sarà significativa. Per

il mercato dei sensori per au-

tomotive si prospetta un futuro

decisamente brillante.

I

ntel ha intenzione di abbando-

nare il mercato del software? È

la domanda che si fanno alcuni

analisti. Ricordiamo che Intel ave-

va acquisito Wind River per 884

milioni di dollari nel 2009 e ora

è pronta a cedere alla società di

software TPG, una società di ive-

stimenti, che peraltro ha già una

parte di Mcafee. Il presidente di

Wind River, Jim Douglas, e il suo

attuale team dirigenziale saranno

a capo della nuova società, una

volta conclusa la transazione. “Il

nostro team tecnologico è foca-

lizzato a supportare aziende forti

e leader di mercato nei settori in

crescita”, ha dichiarato Nehal Raj,

partner e head of technology inve-

sting di TPG. “Vediamo grandi op-

portunità di crescita nel mercato

del software industriale grazie alla

convergenza di Internet of Things

(IoT), dispositivi intelligenti e edge

computing. In qualità di leader di

mercato, con un solido portafoglio

di prodotti, Wind River potrà be-

neficiare di queste tendenze del

%

&&

prospettive che offre Wind Ri-

ver come società indipendente e

pensiamo di investire sull’azienda

per una crescita sia organica che

inorganica”.

Una software house

indipendente

Wind River, fornitore di software e

servizi per dispositivi intelligenti e

interconnessi, ha aiutato le azien-

de tecnologiche di tutto il mondo

a produrre dispositivi più sicuri. Il

software dell’azienda gestisce in-

fatti i sistemi informatici delle più

importanti infrastrutture moderne,

inclusi impianti di produzione, ed

è attiva in applicazioni per dispo-

sitivi medicali, aerei, ferrovie, au-

tomotive e reti di comunicazione.

I prodotti e le soluzioni di Wind

River consentono a progettisti,

ingegneri e sviluppatori di costru-

ire dispositivi, sensori, gateway

e reti intelligenti connessi e che

collegano i dati della macchina

agli ambienti IT e cloud. “Que-

sta mossa è stata pensata per

allinearci alle opportunità di cre-

scita offerte dalla strategia ‘data-

centric di Intel”, ha affermato Tom

Lantzsch, vicepresidente senior e

general manager dell’Internet of

Things Group di Intel, in una nota.

“Wind River rimarrà un importante

partner del nostro ecosistema e

continueremo a collaborare per

quanto riguarda le infrastrutture

software-defined. Ci aspettiamo

che questa transizione sia posi-

tiva per i nostri clienti e partner”.

“Questa acquisizione consentirà

a Wind River di diventare un for-

nitore di software indipendente, in

una posizione unica per la digital

transformation all’interno dei seg-

menti di infrastrutture critiche, gra-

zie al nostro portafoglio completo

edge-to-cloud”, ha affermato Jim

Douglas, presidente di Wind Ri-

ver. “Allo stesso tempo, TPG for-

nirà aWind River la flessibilità e le

risorse finanziarie per alimentare

le nostre numerose opportunità di

crescita come società di softwa-

re standalone, che consente di

implementare sistemi intelligenti,

sicuri e affidabili”. Non sono sta-

ti comunicati i termini finanziari.

L’accordo dovrebbe concludersi

nel secondo trimestre del 2018.

A

NTONELLA

P

ELLEGRINI

Dopo essere stata

acquisita nel 2009

da Intel, Wind River

entrerà nell’orbita

TPG

Intel vende

Wind River

A

TTUALITÀ