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EON

EWS

n

.

612

- OTTOBRE 2017

22

ropa, secondo Ambrosetti, è

dunque una priorità, attuabile

applicando le tecnologie digi-

tali ai processi di produzione.

Ecosistema tecnologico,

tassello chiave

Se l’implementazione del pa-

radigma Industria 4.0 è una

priorità strategica che in Eu-

ropa va necessariamente

perseguita, nel nostro paese,

in questa fase di evoluzione

delle infrastrutture produttive,

a livello hardware e software, i

problemi e ostacoli da supera-

re per realizzarlo non manca-

no. Alcune valutazioni sull’at-

tuale scenario, e sulle difficoltà

incontrate dalle aziende indu-

striali ad applicare al manufac-

turing i principi della ‘produzio-

ne intelligente’, provengono

dai vendor di soluzioni.

“La prima cosa da tenere a

mente – spiega Giuseppe

Surace, chief product & mar-

keting officer di

Eurotech

– è

che il paradigma Industria 4.0

porta con sé molte comples-

sità a livello esecutivo che,

per forza di cose, richiedono

la collaborazione tra moltepli-

ci partner. È quasi utopistico

pensare che un unico player

possa essere in grado di copri-

re la complessità e la moltepli-

cità dell’intera architettura IoT.

Si rende quindi indispensabile

la creazione di un ecosistema,

fatto di molteplici player spe-

cializzati, in grado di progetta-

re un’infrastruttura tecnologica

ottimale e in tempi brevi”. E,

in questo caso, quali benefici

chiave si avrebbero in termini

applicativi? “Supponendo che

le nostre industrie si siano già

dotate delle soluzioni IoT ne-

cessarie per l’acquisizione, la

normalizzazione e il trasferi-

mento dei dati, si aprono gran-

di prospettive sia per i settori

innovativi e maggiormente le-

gati all’ambito applicativo, sia,

soprattutto, per tutte le disci-

pline di ‘data science’. Si pre-

vede che il più forte impulso

sarà legato a discipline quali

l’intelligenza artificiale (AI) e

l’apprendimento automatico

(machine learning); queste di-

G

IORGIO

F

USARI

I

ndustria 4.0, la parola chiave,

la leva che tutti considerano

decisiva per rilanciare un am-

bito bisognoso di investimenti.

Dopo essere stato per mol-

to tempo il cuore produttivo

dell’Unione europea, il settore

manufacturing ha di recente

cominciato a perdere il pro-

prio ruolo in diverse economie

del Vecchio continente. E se

nel 2000 contava per il 18,8%

del valore aggiunto in Unione

europea, quattordici anni più

tardi tale percentuale è scesa

al 15,5%. Questa recente ana-

lisi, della società di consulenza

The European House – Am-

brosetti

, sottolinea che il de-

clino nel settore manufacturing

non è un fenomeno esclusiva-

mente europeo, perché riguar-

da tutte le principali economie

industrializzate. Ma precisa

anche che, in Europa, il com-

parto sta crescendo meno che

negli Stati Uniti, nonostante

resti centrale per la crescita,

lo sviluppo e la competitività

dell’Unione europea e della

sua economia. Rilanciare il

settore manifatturiero in Eu-

Industria 4.0:

modello

vitale per l’Europa

Migrare verso le ‘smart factory’ è un passo imprescindibile per le aziende,

ma il percorso implica non pochi sforzi tecnologici, che i vendor di soluzioni

stanno cercando di mitigare

GIUSEPPE

SURACE

,

chief product

& marketing

officer di

Eurotech

Il trend

del settore

manufacturing

in Europa

In simbiosi, è più facile migrare alla ‘smart factory’

Le aziende hanno spesso timore ad avvicinarsi all’Industria 4.0, commenta Julia

Arneri Borghese, di Paradox Engineering, perché convinte di dover fare tabula rasa

dei propri impianti, quindi di dover affrontare investimenti molto onerosi e una

complessità rilevante, e di non avere le competenze giuste per affrontare il cambia-

mento. A queste obiezioni, dice, sta provando a rispondere

Symbioptima

(

http://

www.symbioptima.eu

), il progetto Horizon 2020 finanziato dall’Unione europea con

l’obiettivo di elaborare nuovi modelli e paradigmi per le cosiddette ‘smart factory’.

“Anche Paradox Engineering partecipa a questo consorzio e, insieme a

nxtControl

e

Synesis

, stiamo elaborando un innovativo framework tecnologico che permet-

ta di costruire una ‘wireless sensor network’ con cui monitorare e controllare gli

impianti industriali da remoto, lavorando sul concetto di intelligenza distribuita”.

Sono in via di sviluppo due piattaforme, precisa Borghese, entrambe basate sullo

standard 6LowPAN e il protollo IEC 61499. “La prima consentirà la progettazione

di nodi ‘low-power’ caratterizzati da un consumo energetico molto ridotto, quindi

adatti a collegare in rete dispositivi alimentati a batteria per abilitare comuni-

cazioni bidirezionali da/per il sistema centrale. La seconda porterà invece alla

realizzazione di nodi ad alte prestazioni per l’interfacciamento di oggetti industriali

avanzati, e di gateway per gestire la connessione e disconnessione dei dispositivi

dalla rete wireless. Un’architettura software integrata permetterà inoltre di sempli-

ficare la gestione dell’intera infrastruttura”. La wireless sensor network, conclude

la manager, sarà collaudata in prima battuta presso gli impianti di Spirax-Sarco,

gruppo industriale specializzato nella gestione del vapore e dell’energia termica,

anch’esso partner di Symbioptima.

A

TTUALITÀ