EON
EWS
n
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- OTTOBRE 2017
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ropa, secondo Ambrosetti, è
dunque una priorità, attuabile
applicando le tecnologie digi-
tali ai processi di produzione.
Ecosistema tecnologico,
tassello chiave
Se l’implementazione del pa-
radigma Industria 4.0 è una
priorità strategica che in Eu-
ropa va necessariamente
perseguita, nel nostro paese,
in questa fase di evoluzione
delle infrastrutture produttive,
a livello hardware e software, i
problemi e ostacoli da supera-
re per realizzarlo non manca-
no. Alcune valutazioni sull’at-
tuale scenario, e sulle difficoltà
incontrate dalle aziende indu-
striali ad applicare al manufac-
turing i principi della ‘produzio-
ne intelligente’, provengono
dai vendor di soluzioni.
“La prima cosa da tenere a
mente – spiega Giuseppe
Surace, chief product & mar-
keting officer di
Eurotech
– è
che il paradigma Industria 4.0
porta con sé molte comples-
sità a livello esecutivo che,
per forza di cose, richiedono
la collaborazione tra moltepli-
ci partner. È quasi utopistico
pensare che un unico player
possa essere in grado di copri-
re la complessità e la moltepli-
cità dell’intera architettura IoT.
Si rende quindi indispensabile
la creazione di un ecosistema,
fatto di molteplici player spe-
cializzati, in grado di progetta-
re un’infrastruttura tecnologica
ottimale e in tempi brevi”. E,
in questo caso, quali benefici
chiave si avrebbero in termini
applicativi? “Supponendo che
le nostre industrie si siano già
dotate delle soluzioni IoT ne-
cessarie per l’acquisizione, la
normalizzazione e il trasferi-
mento dei dati, si aprono gran-
di prospettive sia per i settori
innovativi e maggiormente le-
gati all’ambito applicativo, sia,
soprattutto, per tutte le disci-
pline di ‘data science’. Si pre-
vede che il più forte impulso
sarà legato a discipline quali
l’intelligenza artificiale (AI) e
l’apprendimento automatico
(machine learning); queste di-
G
IORGIO
F
USARI
I
ndustria 4.0, la parola chiave,
la leva che tutti considerano
decisiva per rilanciare un am-
bito bisognoso di investimenti.
Dopo essere stato per mol-
to tempo il cuore produttivo
dell’Unione europea, il settore
manufacturing ha di recente
cominciato a perdere il pro-
prio ruolo in diverse economie
del Vecchio continente. E se
nel 2000 contava per il 18,8%
del valore aggiunto in Unione
europea, quattordici anni più
tardi tale percentuale è scesa
al 15,5%. Questa recente ana-
lisi, della società di consulenza
The European House – Am-
brosetti
, sottolinea che il de-
clino nel settore manufacturing
non è un fenomeno esclusiva-
mente europeo, perché riguar-
da tutte le principali economie
industrializzate. Ma precisa
anche che, in Europa, il com-
parto sta crescendo meno che
negli Stati Uniti, nonostante
resti centrale per la crescita,
lo sviluppo e la competitività
dell’Unione europea e della
sua economia. Rilanciare il
settore manifatturiero in Eu-
Industria 4.0:
modello
vitale per l’Europa
Migrare verso le ‘smart factory’ è un passo imprescindibile per le aziende,
ma il percorso implica non pochi sforzi tecnologici, che i vendor di soluzioni
stanno cercando di mitigare
GIUSEPPE
SURACE
,
chief product
& marketing
officer di
Eurotech
Il trend
del settore
manufacturing
in Europa
In simbiosi, è più facile migrare alla ‘smart factory’
Le aziende hanno spesso timore ad avvicinarsi all’Industria 4.0, commenta Julia
Arneri Borghese, di Paradox Engineering, perché convinte di dover fare tabula rasa
dei propri impianti, quindi di dover affrontare investimenti molto onerosi e una
complessità rilevante, e di non avere le competenze giuste per affrontare il cambia-
mento. A queste obiezioni, dice, sta provando a rispondere
Symbioptima
(
http://
www.symbioptima.eu), il progetto Horizon 2020 finanziato dall’Unione europea con
l’obiettivo di elaborare nuovi modelli e paradigmi per le cosiddette ‘smart factory’.
“Anche Paradox Engineering partecipa a questo consorzio e, insieme a
nxtControl
e
Synesis
, stiamo elaborando un innovativo framework tecnologico che permet-
ta di costruire una ‘wireless sensor network’ con cui monitorare e controllare gli
impianti industriali da remoto, lavorando sul concetto di intelligenza distribuita”.
Sono in via di sviluppo due piattaforme, precisa Borghese, entrambe basate sullo
standard 6LowPAN e il protollo IEC 61499. “La prima consentirà la progettazione
di nodi ‘low-power’ caratterizzati da un consumo energetico molto ridotto, quindi
adatti a collegare in rete dispositivi alimentati a batteria per abilitare comuni-
cazioni bidirezionali da/per il sistema centrale. La seconda porterà invece alla
realizzazione di nodi ad alte prestazioni per l’interfacciamento di oggetti industriali
avanzati, e di gateway per gestire la connessione e disconnessione dei dispositivi
dalla rete wireless. Un’architettura software integrata permetterà inoltre di sempli-
ficare la gestione dell’intera infrastruttura”. La wireless sensor network, conclude
la manager, sarà collaudata in prima battuta presso gli impianti di Spirax-Sarco,
gruppo industriale specializzato nella gestione del vapore e dell’energia termica,
anch’esso partner di Symbioptima.
A
TTUALITÀ