EON
EWS
n
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611
-
SETTEMBRE
2017
3
T
oshiba
tenta di alleggerirsi ven-
dendo la sua divisione di chip
per far cassa. E intanto progetta
nuovi investimenti nelle memorie
NAND. Anche se la cessione dei
chip si sta rivelando più comples-
sa del previsto, la società non ha
intenzione di far trascorrere troppo
tempo per proiettarsi sul futuro. Il
management ha infatti program-
mato la nascita del nuovo impian-
to giapponese di memorie NAND,
entro il prossimo anno. I vertici
del gruppo ritengono che il nuovo
stabilimento rappresenti anche
un’opportunità per cogliere al volo
il trend positivo del settore. Già
quest’anno, secondo gli analisti,
il mercato delle NAND dovrebbe
chiudere con un balzo di oltre il
30%, un incremento dovuto es-
senzialmente alla penuria di offer-
ta. Di qui la decisione dei vertici di
Toshiba di potenziare il business e
di far cassa con i chip, vendendo
la business unit corrispondente.
Tale operazione, che si è resa ne-
cessaria per far fronte alle ingenti
perdite registrate negli Stati Uniti,
per via dell’investimento catastrofi-
co nel business nucleare con l’ac-
quisto di Westinghouse Electric,
rischia di essere un’operazione
più complessa delle attese. Re-
centemente, Toshiba era infatti
vicina a chiudere un’intesa con un
consorzio in cui è presente anche
il suo partner nello sviluppo e nel-
la costruzione di NAND,
Western
Digital Corp
., ma la fretta di To-
shiba nel concludere non ha por-
tato bene all’operazione. Secondo
quanto riferito da indiscrezioni del-
la stampa statunitense, Western
Digital aveva messo sul piatto
17,4miliardi di dollari nell’ambito di
un’operazione che avrebbe coin-
volto anche il fondo statale the
In-
novation Network of Japan
. Ma
poi l’interesse di altre cordate gui-
date da
Apple
e da
Foxconn
, ha
fatto saltare il tavolo e iniziare una
gara fra tre pretendenti. Secondo
le ultime indiscrezioni, Western
Digital avrebbe contattato anche
Apple per un’offerta congiunta in
cui quest’ultima avrebbe
dovuto sborsare 460 mi-
lioni di dollari. Ma l’intesa
non è andata a buon fine
e Toshiba ha dovuto far
buon visto a cattivo gioco
per poter scegliere il part-
ner migliore, spuntando il
prezzo più interessante per la sua
business unit, che dovrebbe alla
fine attestarsi intorno ai 18 miliardi
di dollari.
Toshiba fa cassa sui chip
per investire nelle NAND
Il colosso giapponese progetta
di cedere la sua attività di chip
per rientrare delle perdite dovute
ad una bancarotta nel business
americano del nucleare. Intanto
pianifica una nuova fabbrica di
memorie NAND in Giappone
F
EDERICO
F
ILOCCA
A
fine agosto,
Samsung
ha co-
municato che nei prossimi tre anni
investirà 7 miliardi di dollari statuni-
tensi nell’impianto di Xi’an in Cina
per produrre le memorie flash di tipo
NAND. L’annuncio è arrivato a meno
di 24 ore di distanza dalla sentenza di
condanna a 5 anni di reclusione in-
flitta al vicepresidente Lee Jae-Yong,
accusato di corruzione e di altri reati
nell’ambito dello scandalo che ha por-
tato all’impeachment e poi all’arresto
dell’ex presidente della Repubblica
Park Geun-hye. Lee, oltre a essere
vicepresidente, è anche leader de
facto ed erede della famiglia fonda-
trice del gruppo Samsung. Il nuovo
maxi investimento dovrebbe consen-
tire al gruppo asiatico di consolidare
ulteriormente la propria leadership nel
segmento delle memorie flash di tipo
NAND. Sulla base dei dati elaborati
da
Idc
, lo scorso 31 marzo Samsung
Electronics deteneva del segmento in
esame una quota di mercato del 41%,
seguita da
Toshiba
, la prima a svilup-
pare questi chip, con una market sha-
re del 18%. All’interno dell’universo
dei semiconduttori, lo stesso colosso
coreano è anche il maggiore produt-
tore al mondo di DRAM, coprendo da
solo il 44% del fatturato di questo altro
segmento. E proprio il business com-
plessivo dei chip di memoria ha con-
sentito a Samsung di registrare nell’ul-
timo trimestre utili record, diventando
così ancora più profittevole di
Apple
.
Un contributo importante ai risultati
record di Samsung Electronics è arri-
vato anche dal settore telefonia, con
oltre 79 milioni di smartphone conse-
gnati nel secondo trimestre del 2017 e
con il Galaxy S8, che nello stesso pe-
riodo è stato il dispositivo Android
maggiormente venduto. Numeri
che, a giudizio di alcuni esperti,
potrebbero essere confermati an-
che nel terzo trimestre, dato che
il suo più temibile concorrente, il
nuovo iPhone 8, come da tradi-
zione è stato lanciato poco prima
di metà settembre e inizierà a essere
diffuso a partire dal quarto trimestre.
Sul listino di Seul, le quotazioni dei ti-
toli Samsung Electronics, nonostante
la decisa correzione intervenuta tra la
seconda metà di luglio e la vigilia di
Ferragosto, hanno aumentato il loro
valore di oltre un quarto rispetto allo
scorso 31 dicembre. Gli analisti, co-
munque, ritengono che c’è spazio per
un ulteriore forte apprezzamento delle
quotazioni, sempre che la tensione
tra Stati Uniti e Corea del Nord non
sbocchi in un conflitto che coinvolga
anche Seul.
Samsung accelera
sulle memorie flash
Per far fronte alla crescente domanda di questo tipo
di chip, il colosso coreano investirà entro il 2020 ben
7 miliardi di dollari nell’impianto cinese di Xi’an,
con l’obiettivo di aumentare l’attuale quota di mercato
del 41%, distanziando così ulteriormente Toshiba
E
LENA
K
IRIENKO
H
I
-
TECH
&
FINANZA