EON
EWS
n
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SETTEMBRE
2017
11
chinari, prodotti chimici per il
9,8%, mezzi di trasporto per
il 3,6% (componenti di auto-
veicoli), carta e cartone per
il 3% e strumenti e apparec-
chi di misura per il 2,5% .
Federazione ANIE
in India
Dopo 5 anni di sospensione
dei rapporti economici fra
Italia e India, a seguito dei
fatti del 2012, le relazioni di-
plomatiche ed economiche
fra i due Paesi sono riprese.
La prima Missione di Si-
stema si è svolta il 26-28
aprile scorso a New Delhi
e Mumbai, promossa dal
Ministero dello Sviluppo
Economico
e
Ministero
degli Affari Esteri
e Coo-
perazione Internazionale
e organizzata da
Agenzia
ICE
,
Confindustria
,
ABI
,
Unioncamere
e
Rete Im-
prese Italia
.
Interessanti i numeri della
Missione resi noti dalla no-
stra Ambasciata in India:
hanno partecipato 80 azien-
de italiane, 6 Associazioni
Industriali e di Categoria, 4
università e centri di ricer-
ca, 8 banche, per un totale
di 150 delegati che hanno
preso parte al Business Fo-
rum Italia-India del 27 aprile
a Delhi e all’Investment Fo-
rum del 28 a Mumbai, con
un pubblico di oltre 1000
persone complessive nelle
due plenarie. Sono stati or-
ganizzati circa 800 incontri
business to business (B2B)
con focus specifici sui setto-
ri Infrastrutture e Costruzio-
ni, Meccanica, Automotive,
Energie Rinnovabili e ICT.
Federazione ANIE ha parte-
cipato alla Missione propo-
nendo, in questa occasio-
ne, le aziende italiane che
operano nel settore delle
energie rinnovabili, guidate
da Andrea Maspero, vice
presidente ANIE per l’Inter-
nazionalizzazione.
Nell’intervista con EONews, Andrea Maspero rende conto dei risultati della missio-
ne e del clima in cui la stessa si è svolta
EONews:
Quali possibilità di busi-
ness con l’India avete individuato
per il settore delle energie rinnova-
bili e più in generale per gli altri set-
tori ANIE?
Maspero:
Per le energie rinnovabili le
possibilità di sviluppo più percorribili
sono nel settore eolico perché, con-
trariamente a quello che possiamo
pensare, il forte irraggiamento del
subcontinente indiano trova un limite
nel periodo dei monsoni e per que-
sto il Governo ha valutato più vantag-
giosa la produzione eolica. Nel cor-
so della Missione è stato avviato un
Gruppo di lavoro che, oltre ad ANIE,
coinvolge i rappresentanti delle mag-
giori università tecnologiche e alcuni
membri del Ministero dell’Economia.
Con loro abbiamo analizzato i modi
per impostare questo nuovo business
e concordato incontri successivi per
sviluppare il tema.
Questa è stata la prima missione uf-
ficiale del nostro Paese dopo il 2012,
ma ANIE era già tornata in India lo
scorso anno con una collettiva italia-
na che ha partecipato alla seconda
edizione di SPS Automation in India
(Gujarat – Ahmedabad, 7-9 aprile
2016).
Questa volta ci è sembrato interes-
sante proporre il nostro settore delle
energie rinnovabili perché il Governo
Modi ha espresso una chiara volon-
tà di rinnovare le fonti produttive di
energia e di fronteggiare l’incremen-
to dell’inquinamento e dei gas ser-
ra conseguenti al forte sviluppo che
vuole imprimere al Paese. Tuttavia,
l’enorme portata del programma di
ammodernamento e innovazione pre-
visti, con i grandi progetti infrastrut-
turali, apre possibilità di business per
tutti i settori ANIE, nessuno escluso, e
la nostra Federazione sarà di suppor-
to a tutti coloro che vorranno valutare
possibilità di internazionalizzazione in
India.
EONews:
Quali riscontri hanno avu-
to i nostri imprenditori negli incontri
B2B con aziende indiane? Quale ac-
coglienza hanno vissuto dopo il gelo
che avevamo avvertito in Italia all’e-
poca della faccenda
dei marò?
Maspero:
Le sensa-
zioni riportate dagli
operatori sono estre-
mamente positive. In
questi settori tecno-
logici le controparti
imprenditoriali india-
ne hanno una forma-
zione molto elevata
ed è molto semplice
dialogare con loro
perché tutti parlano
inglese. La classe
media indiana si è molto ampliata
ed è composta da giovani ben istruiti,
con una visione del mondo moderna,
che abbandona totalmente la logica
delle caste. Imprenditori e Governo
sono sensibili alle tematiche culturali
e tutti hanno sottolineato le affinità
tra i nostri Paesi.
Non si può nascondere, tuttavia, che
operare in India sia un’esperienza
quanto meno complessa. Le regole
doganali e tecniche sono molto diver-
se dalle nostre e sono difficili da ri-
spettare; e le procedure di pagamen-
to dei partner indiani sono piuttosto
“laboriose”.
EONews:
A suo avviso, quale moda-
lità di ingresso nel Paese è consi-
gliabile? A quale tipo di relazioni di
business sono aperti gli imprenditori
indiani?
Maspero:
La via privilegiata per en-
trare nel Paese è quella di avere dei
partner locali. Visto il programma del
Governo Modi, che vuole imprimere
una forte crescita economica, inevi-
tabilmente si apriranno occasioni per
tutti i grandi player, ma anche per le
aziende medio piccole. Anzi, una sin-
gola azienda ha forse maggiori possi-
bilità di ingresso con proposizioni di
nicchia, godendo così di punti di for-
za. Ad esempio, nel caso della mia
azienda (Maspero Elevatori), l’offerta
di prodotti non facilmente replicabili
in India, ovvero elevatori per ambienti
produttivi particolari, favorisce le no-
stre vendite nel Paese.
In generale, gli indiani non sono di-
sponibili per un di-
scorso puramente
commerciale. Il loro
obiettivo è quello di
acquisire know-how,
per poi rielaborar-
lo in un modo più
conveniente per la
manifattura locale.
Sono profondamen-
te convinti di poterlo
fare e questo è tipico della mentalità
indiana. Il nostro imprenditore teme
l’eventuale sottrazione di conoscenza
che l’indiano è incline a esercitare.
Occorre quindi tutelarsi con dei buoni
contratti, che indichino in modo ine-
quivocabile il ruolo dei vari attori.
Nel caso di rapporti con il settore
pubblico, è necessario informarsi
adeguatamente e rispettare le com-
plesse procedure di accreditamento.
Vari Stati della Federazione stanno
inoltre cercando di attrarre investi-
menti esteri offrendo vari tipi di age-
volazioni di cui approfittare; ad esem-
pio, detassazione degli investimenti,
acquisto agevolato di terreni dove
edificare stabilimenti e così via.
EONews:
In conclusione, ritiene che
la crescita indiana avrà continuità?
Maspero:
Io ho girato molto questo
Paese di grandi contraddizioni, dove
si possono trovare eccellenze in tutti
i settori, pensiamo ad esempio alla
forza dell’industria aeronautica e del-
le armi, e contemporaneamente un
gran numero di poveri che muore di
fame per strada. È un Paese obbliga-
to a crescere, dove molti non hanno
neppure accesso ai beni primari, dove
le differenze tra gli Stati sono enormi,
ma è anche un luogo dove la lingua
inglese è utilizzata quotidianamente
nei rapporti d’affari, anche fra indiani.
Soprattutto, ribadisco che c’è una
classe media molto determinata a
crescere, che vuole interrompere le
barriere delle caste, e in questo le
nuove tecnologie aiutano.
ANDREA MASPERO
,
vice presidente
ANIE con delega
all’Internazionalizzazione
continua a pag.12
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EPORT