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EON

EWS

n

.

609

-

GIUGNO

2017

8

L’

Internet degli Oggetti uti-

lizzato nella produzione in-

dustriale promette enormi

potenzialità di guadagno,

derivanti anzitutto da una

maggiore efficienza del pro-

cesso produttivo dell’azien-

da e di tutta la supply chain,

purché ci si prepari a gestire

l’enorme mole di dati che si

genera nei tanti punti (gli og-

getti) di connessione Internet

e si predispongano i sistemi

di sicurezza richiesti dall’e-

sposizione sulla rete.

Anche l’industria manifat-

turiera quindi deve dotarsi

dei software di Big Data e

analytics che da un volume

gigantesco di dati consento-

no di estrapolare le indica-

zioni necessarie al processo

produttivo, al miglioramento

del prodotto, all’assistenza

post vendita e così via.

L’inarrestabile

crescita

dell’IoT, che secondo un

rapporto

Ericsson

entro

quest’anno supererà il mobi-

le quanto a numero di dispo-

sitivi collegati, sta spingendo

le vendite di software Big

Data e analytics. È un’esplo-

sione che

IDC

quantizza in

187 miliardi

di dollari di

vendite di

questi sof-

tware entro

il 2019, 39

miliardi dei

quali verrebbero acquistati

proprio dall’industria mani-

fatturiera.

Tuttavia, molte aziende sono

ancora riluttanti a intrapren-

dere un percorso di digita-

lizzazione così spinto come

quello dell’Industria 4.0, che

effettivamente

comporta

anche una rivoluzione infor-

matica, la riorganizzazione

delle modalità produttive e

l’aggiornamento delle com-

petenze un po’ di tutti gli

addetti. Ma quando i con-

correnti prendono la nuova

direzione e la competitività

è messa in discussione l’at-

teggiamento attendista può

diventare fatale.

Abbiamo parlato di questi

temi con i rappresentanti di

tre aziende di indiscussa

esperienza in questo campo,

e precisamente con:

Sergio

Crippa

, IoT, OEM, Indust-

ry 4.0 program manager di

Hewlett Packard Enterpri-

se

;

Ivano Efficace

, senior IT

Architect di

IBM Italia

; Mattia

De Rosa, data platform pro-

duct marketing manager di

Microsoft Italia

.

EONEWS:

Quali vantag-

gi offre all’industria ma-

nifatturiera l’utilizzo dei

Big Data in associazione

all’IoT?

CRIPPA:

Big Data e IoT

non possono essere consi-

derati separatamente: uno

è la conseguenza dell’altro.

La trasformazione digitale di

un’impresa deve partire dal

prodotto ed è possibile rea-

lizzarla attraverso le tecnolo-

gie applicate all’Industria 4.0

e all’IoT.

Avere un prodotto digitale

comporta che tutta l’azienda

sia orientata al digitale stes-

so, con un conseguente in-

cremento del volume dei dati

prodotti e trasmessi. E quindi

l’IoT genera Big Data.

Raccogliendo e analizzando

questi dati, è possibile rica-

vare conoscenza e prendere

decisioni che possono inci-

dere significativamente sul

business delle aziende. In

pratica è possibile trasforma-

re i dati in maggiore efficien-

za e competitività, migliorare

i prodotti o crearne di nuovi,

e vedere nuove occasione di

business. Si parla di mone-

tizzazione dei dati.

EFFICACE:

Oggi l’Industria

4.0 è un tema di grande at-

tenzione nel nostro Paese,

perché la trasformazione

digitale può non solo ammo-

dernare il settore manifattu-

riero, ma soprattutto portare

a quel recupero di competi-

tività necessario per la cre-

scita del PIL nazionale. E gli

incentivi fiscali previsti dal

Piano Calenda stanno ini-

ziando a portare dei risultati

positivi, come risulta dai dati

di fatturato e di produzione

del primo trimestre 2017.

In ambito IoT, il proliferare

e il moltiplicarsi di sensori,

dispositivi e videocamere

accresce esponenzialmente

il volume dei dati prodotti e

generati. È per questo che si

parla di Big Data. In partico-

lare, nel mondo dell’Industria

4.0 la mole di dati generata è

ancor più evidente in quan-

to, per loro natura, le infor-

mazioni prodotte dai sen-

sori sono generate con cicli

e frequenze ravvicinati tra

di loro e con protocolli non

comuni al mondo IT. Ai Big

Data si associa il concetto di

“analytics”, perché disporre

di grosse moli di dati senza

un’intelligenza in grado di

estrarne il valore è presso-

ché inutile. Questo valore

è principalmente legato al

miglioramento dei processi

produttivi.

Attraverso la raccolta di dati

messi a disposizione nel-

le diverse fasi o aree della

filiera produttiva, come ad

esempio il comparto gestio-

ne, quello dell’ingegneria e il

controllo qualità, è possibile

avere una visione univoca

ed efficace di tutta la filiera

produttiva, sia orizzontale

sia verticale. Per esempio,

analizzando le informazioni

ricevute dai sensori di cam-

po in tempo reale e appli-

cando funzioni di Cognitive

Computing, è possibile uti-

lizzare in fabbrica capacità

predittive utili a indirizzare la

predictive maintenance; op-

pure, analizzando il compor-

tamento dei clienti attraverso

funzioni di predictive beha-

IoT e Big Data

nella

produzione industriale

La crescita inarrestabile dell’Internet of Things sta spingendo

l’industria manifatturiera a dotarsi dei software Big Data e

analytics, anche se con qualche resistenza al cambiamento

F

RANCESCA

P

RANDI

continua a pag.10

Fonte:

http://blueapp.io

Sergio

Crippa

, IoT,

OEM, Industry

4.0 program

manager di

Hewlett Packard

Enterprise

R

EPORT