EON
EWS
n
.
609
-
GIUGNO
2017
10
vioural analytics, si posso-
no progettare nuovi prodotti
connessi e nuovi servizi. In-
fine è possibile aumentare la
qualità del prodotto creato e
garantirne la sicurezza me-
diante la valutazione di ciò
che è stato scartato.
DE ROSA:
Le PMI che co-
stituiscono il 99% del tessu-
to economico italiano, sono
molto ben predisposte a in-
traprendere progetti di Indu-
stry 4.0. Non temono l’auto-
mazione, anzi, considerano
le nuove tecnologie un alle-
ato per liberarsi da operazio-
ni routinarie e dedicare più
tempo all’espressione della
propria creatività, come con-
fermato da uno studio Micro-
soft-Ipsos Mori (46% ottimisti
VS 27% pessimisti). Per
“natura”, il settore del Manu-
facturing è quello più incline
all’applicazione dell’IoT e
dei Big Data ed è quello più
attivo sul fronte IoT a livello
mondiale. La convergenza
tra analytics e IoT è sempre
più preponderante ed è favo-
rita da un utilizzo maggiore
di sistemi di machine lear-
ning per estrarre sempre più
valore dalla grande quantità
di dati a disposizione. Que-
ste tecnologie combinate
consentono di ottenere un
vantaggio competitivo ridu-
cendo i costi delle operazio-
ni, massimizzando il valore
della produzione e consen-
tendo di inventare nuovi mo-
delli di business, prodotti e
servizi. Microsoft ha rivisitato
e ampliato la sua offerta in-
tegrando nuove funzionalità
per raccogliere, organizzare
ed analizzare le nuove fon-
ti dati, secondo un modello
Cloud ibrido, lasciando all’u-
tente finale di decidere circa
tempi, modi e costi per trarre
beneficio da questa opportu-
nità.
EONEWS:
Quali sono i
temi “caldi” nell’imple-
mentazione dei Big Data in
una produzione industria-
le che utilizza IoT?
CRIPPA:
L’analisi dei dati è
dunque un tema caldo, dal
quale deriva però un interro-
gativo: è necessario essere
proprietari di questi dati o è
sufficiente potervi accedere?
La risposta non è univoca,
essendo necessario consi-
derare temi come quelli della
sicurezza, della proprietà in-
tellettuale, nonché questioni
più “tecniche” come il luogo
ove questi dati vengono pro-
cessati – quindi intelligent
Edge o Core Analytics. Tut-
te questioni che variano da
azienda ad azienda, a se-
conda degli obiettivi strategi-
ci e di business.
EFFICACE:
I temi più im-
portanti da indirizzare in una
implementazione di Big Data
in ambito Industria 4.0 pos-
sono essere suddivisi in due
categorie. La prima riguarda
la necessità di comprende-
re, con approccio consu-
lenziale, le esigenze dello
specifico settore d’azienda.
È indispensabile capire nel
dettaglio i processi di busi-
ness di ogni singolo cliente
e i relativi use case che ne
possono elevare la produzio-
ne. In questo ambito è anche
importante indirizzare la forte
resistenza al cambiamento
che si può verificare all’in-
terno dell’organizzazione del
cliente, temendo la inevitabi-
le ripianificazione delle com-
petenze interne all’azienda.
Per questo è indispensabile
far comprendere il valore
che il dato generato dalle
macchine può portare in par-
ticolare all’automazione dei
processi industriali.
La seconda è di carattere
“tecnologico”, ossia come
faccio a portare le informazio-
ni della sensoristica ai sistemi
di analytics e quali punti devo
indirizzare? I temi sicuramen-
te “caldi” sono la gestione
della disomogeneità dei dati
(formati, mimiche e sintassi
diversificate), la quantità dei
dati (oggetti che fino a ieri
non generavano dati o che
venivano storicizzati local-
mente), la frequenza (i dati
prodotti dalle macchine indu-
striali sono generati in conti-
nuazione e in continuazione
vengono inviati) e il valore
che effettivamente questi dati
possono portare.
Gli elementi sopra descritti
aprono scenari verso ulterio-
ri aspetti di tipo architettura-
le. Per esempio: come faccio
a garantire l’invio dei dati?,
che tipo di collegamento fi-
sico devo considerare (Wire-
less, Wired, con quale throu-
ghput, con quale latenza, in
cloud o no?) Devo prevede-
re un punto di raccolta loca-
le? Devo applicare dei “filtri”
locali o meglio ancora delle
correlazioni e automatismi
per indirizzare eventuali pro-
blematiche? Quali use case
devo scegliere (predictive
maintenance, prescriptive
maintenance, tracking degli
oggetti)? Posso pensare a
soluzioni di edge compu-
ting? Quali esposizioni di si-
curezza?
DE ROSA:
L’Internet degli
oggetti pone numerose sfi-
de in termini di sicurezza,
privacy e conformità per le
aziende di tutto il mondo. Per
proteggere le soluzioni IoT, è
necessario garantire il provi-
sioning sicuro dei dispositivi,
la connettività protetta tra
questi dispositivi e il cloud
e la protezione dei dati nel
cloud durante l’elaborazione
e l’archiviazione. Una sfida
che il sistema italiano deve
affrontare è la piena presa di
conoscenza della grande si-
curezza e affidabilità offerta
dalle soluzioni IoT che si ba-
sano sulle potenzialità cloud
più avanzate, le quali garan-
tiscono livelli di sicurezza e
privacy, proteggendo i dati
chiave dei clienti, in modo
ormai superiore a qualsiasi
approccio tradizionale. La
sicurezza è una tematica
trasversale che in alcuni casi
i Big Data enfatizzano. C’è
bisogno di maggiore con-
sapevolezza in chi produce
e consuma informazioni e
c’è bisogno di trasparenza
sulle procedure e gli stan-
dard di trattamento dei dati
in modo che sia chiaro quali
possano essere i potenziali
rischi cosicché se ne pos-
sano valutare gli effetti e le
conseguenti azioni. La nota
positiva è che le aziende
percepiscono sempre più le
potenzialità del cloud come
risposta ideale al bisogno di
sicurezza, in quanto questa
architettura è in grado di pre-
vedere eventuali criticità e di
rimanere in servizio in caso
di malfunzionamenti.
EONEWS:
Quali consi-
gli date alle aziende per
approcciare al meglio il
percorso IoT-Big Data e
rispondere ai grandi temi
che avete illustrato?
CRIPPA:
La realizzazione
di un processo di digitalizza-
zione richiede pragmatismo
e consapevolezza. Bisogna
affrontare le tematiche con
un approccio a ecosistema,
l’unico in grado di garantire
il successo della trasforma-
zione digitale. Il tema della
sicurezza è fondamentale e
significa non soltanto tenere
i propri dati al sicuro da furti,
Ivano
Efficace
,
senior IT
Architect di
IBM Italia
segue da pag.8
R
EPORT