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È

stata la scadenza, nel 2009, di

un brevetto industriale essenzia-

le che ha permesso alle stam-

panti 3D di emergere dall’angolo

oscuro delle (costose) applica-

zioni di nicchia per avviarsi sul-

la strada del successo globale.

Accolte a braccia aperte dalle

comunità di hobbisti e maker,

le stampanti 3D rivolte al mon-

do consumer hanno contribuito

all’espansione del mercato, oggi

multimiliardario,

dell’addittive

manufacturing. Oggi, le appli-

cazioni industriali della stampa

3D vanno ben oltre la semplice

realizzazione di pezzi meccanici

in materiale plastico, grazie an-

che alla crescente diffusione di

tecnologie in grado di utilizzare

materiali metallici per la stampa.

Secondo un’indagine di

Smar-

Tech Publishing

, nel 2022 il

mercato della stampa 3D gene-

rerà un fatturato di 26,4 miliardi

di dollari, il 20-25% del quale

sarà ascrivibile alla ‘stampa’ con

materiali metallici. Si prevede

che nel 2022 verranno vendu-

ti filamenti polimerici e plastici

per 3,2 miliardi di dollari, men-

tre i materiali per metal additti-

ve manufacturing supereranno

i 6,6 miliardi di dollari. Già oggi

enormi stampanti 3D del costo di

milioni di dollari trovano impiego

in ambito industriale nella pro-

duzione di componenti partico-

larmente complessi destinati al

mercato aerospaziale e automo-

printing of a highly conductive

copper-based filament”, ha di-

mostrato come con il materiale

da loro sviluppato sia possibile

stampare nel giro di poche ore

metamateriali per microonde

attorno al GHz. I metamateriali

per microonde non sono certo

una novità, ma l’economicità e

la flessibilità conseguenti all’im-

piego di una stampante 3D

commerciale come

Makerbot

,

Lulzbot

o

Prusa

, unita all’ade-

guata conducibilità del materiale

proposto, apre nuove prospetti-

ve nella realizzazione di dispo-

sitivi dalla geometria complessa

e con un più esteso intervallo di

caratteristiche. Esaurito il brevet-

to sulla stampa 3D, ecco allora

comparire il brevetto sul mate-

riale del filamento: battezzato

‘Electrifi’, è un composito metal-

lo-polimero non tossico che offre

una conducibilità di 1,67 · 10

4

S/m, un valore circa 3600 volte

inferiore a quello del rame ma

più che sufficiente per rispon-

dere alle microonde a 1GHz.

Gli esperimenti descritti su Ap-

plied Physics Letters dimostrano

che, agendo opportunamente

sulla geometria delle celle ele-

mentari, è possibile realizzare

– semplicemente stampandoli -

metamateriali la cui interazione

con le onde elettromagnetiche

è 14 volte più intensa di quella

conseguibile con metamateriali

2D. Con questa nuova moda-

lità di prototipazione rapida, si

aprono nuove prospettive per la

realizzazione di dispositivi a me-

tamateriali con applicazioni non

solo alle comunicazioni wireless

Bluetooth e Wi-Fi, ma anche ai

sistemi di Energy Harvesting di

nuova generazione.

EON

EWS

n

.

608

-

MAGGIO

2017

3

T

ERZA

P

AGINA

Tra le applicazioni della stampa 3D c’è anche

la creazione di metamateriali mirati per le

comunicazioni a microonde

M

ASSIMO

G

IUSSANI

Comunicare a microonde

con la stampa 3D

bilistico, mentre in odontotecnica

la stampa 3D offre un’alternativa

alla produzione di protesi dentali.

Nel settore delle comunicazio-

ni elettroniche, le stampanti 3D

hanno recentemente dimostrato

la propria utilità nella realizzazio-

ne di metamateriali nella banda

delle microonde. I metamateriali

sono materiali artificiali composti

da un grande numero di celle

elementari opportunamente pro-

gettate per attribuire proprietà,

ad esempio di interazione con

la radiazione elettromagnetica,

che non esistono in natura. Con

le opportune tecniche è possibi-

le ingegnerizzare materiali con

indice di rifrazione negativo, fo-

calizzazione multipla o assorbi-

mento selettivo di più lunghezze

d’onda. La risoluzione offerta

dalle stampanti 3D commerciali

è sufficiente a creare celle suf-

ficientemente piccole da poter

interagire in maniera complessa

con le microonde. Quello che

mancava fino a poco tempo fa

erano filamenti compatibili in un

materiale sufficientemente con-

duttivo da consentire tale inte-

razione. Un gruppo di ricercatori

della Duke University ha colmato

tale lacuna e, in un articolo pub-

blicato lo scorso primo maggio

su

Applied Physics Letters

dal

titolo “Microwave metamaterials

made by fused deposition 3D

La stampa 3D

consente un

controllo fine

dei parametri

geometrici delle

celle base nei

metamateriali

per microonde

(Fonte: Appl. Phys. Lett.

110, 181903 (2017)