EON
EWS
n
.
606
-
MARZO
2017
10
Esperienze italiane
La forza dell’industria mani-
fatturiera italiana va difesa
con l’innovazione continua
dei sistemi di produzione in
una logica di Industria 4.0.
Tra gli aspetti fondamentali
che concorrono al modello
di fabbriche intelligenti vi è la
robotica. Analisti statunitensi
della produzione industriale
affermavano circa due anni
fa che l’utilizzo dei robot in-
dustriali coinvolgeva solo il
10% delle fabbriche america-
ne. L’esperienza italiana vie-
ne qui commentata da due
importanti aziende fornitrici:
Avnet Abacus
e
SICK
.
Martin Keenan, technical
manager di Avnet Abacus
EONews:
In quanto fornito-
re di soluzioni/componenti
di robot industriali, quale
sensazione avete del livel-
lo di adozione presso la
manifattura italiana?Quali
trend osservate? Quali
eventuali resistenze all’a-
dozione percepite?
Keenan:
È ancora presto per
valutazioni di
questo tipo ma
l’Italia sta già
assumendo un
ruolo leader
nel sostenere
lo sviluppo di
Industria 4.0.
Solo per citare
un esempio, a
fine 2016 il Go-
verno italiano
ha introdotto
nella legge di
Bilancio signi-
ficativi incen-
tivi fiscali mirati al sostegno
di investimenti e innovazione
nel settore. Come distributori
pan-europei, non possiamo
che sentirci confortati dalle
scelte dei Governi europei
che incoraggiano gli investi-
menti mirati a trarre beneficio
dai più recenti sviluppi tec-
nologici. Un atteggiamento
che garantirà all’Europa la
posizione migliore per usu-
fruire dei vantaggi dell’In-
dustria 4.0, che includono
processi produttivi più smart,
flessibili, sicuri ed efficienti.
La nostra sensazione è che
all’interesse iniziale, suscita-
to dalle potenzialità che im-
pianti intelligenti e connessi
possono offrire al mondo
produttivo, faccia ora segui-
to una nuova fase di investi-
menti e che questa tendenza
stia accelerando. Dopo un
periodo di analisi e valutazio-
ne durato qualche anno, oggi
il mondo della produzione sta
facendo proprio il concetto di
innovazione e si sta avvian-
do verso la realizzazione di
una fabbrica aggiornata e
moderna. In questo panora-
ma, l’Italia non fa eccezione;
ovunque si percepiscono ini-
ziative reali volte al sostegno
di questo rinnovamento.
Le resistenze: è vero che
tra i lavoratori ci sia il timore
che l’automazione di fabbri-
ca possa mettere in pericolo
posti di lavoro. Credo co-
munque che i Paesi inten-
zionati a entrare e affermarsi
nello sviluppo di soluzioni
per l’Industria
4.0 potranno
verosimilmen-
te contribuire
alla riduzione
della disoccu-
pazione e, in
più, avranno
la
possibili-
tà di contare
su una forza
lavoro
alta-
mente specia-
lizzata. Si cre-
eranno nuove
qualifiche e i
vantaggi competitivi derivanti
dal lavoro a basso costo pre-
sente in paesi extra europei,
si ridurranno progressiva-
mente; nella progettazione
a livello locale, innovazione
e competenza diventeran-
no elementi distintivi. I van-
taggi della delocalizzazione
diminuiranno. In effetti, se
automazione e Industria 4.0
diventano un fatto acquisi-
to, dobbiamo cominciare sin
d’ora a lavorare per sviluppa-
re le competenze di cui avre-
mo bisogno.
EONews:
Portando l’at-
tenzione sui prodotti elet-
tronici utilizzati nei robot
industriali più avanzati
(collaborativi e mobili) e in
particolare sui sensori e
sui sistemi di visione, po-
tete illustrare le vostre pro-
poste tecnologicamente
più all’avanguardia?
Keenan:
Per quanto riguar-
da la visione credo di poter ci-
tare come esempi importanti
di elaborazione elettronica
delle immagini i sensori pas-
sivi a infrarosso Grid-EYE,
realizzati da Panasonic in
tecnologia MEMS, e il nuo-
vo modulo di riconoscimento
facciale proposto da Omron.
Sui sensori, due aziende fra i
nostri partner principali – TE
Connectivity e Murata, lea-
der mondiali nelle soluzioni
di rilevamento – stanno pro-
ponendo dispositivi partico-
larmente innovativi .
EONews:
Sempre in merito
a sensori e sistemi di visio-
ne, ci sono novità che dal
mondo della ricerca stanno
per arricchire la vostra of-
ferta di prodotti elettronici
per la robotica industriale?
Keenan:
I nostri fornitori,
per esempio TE Connecti-
vity, Molex, Murata, TDK,
Amphenol – solo per citarne
alcuni – stanno introducendo
continue innovazioni nei set-
tori dei sensori e della con-
nettività. La tecnologia Sen-
sor Fusion (che combina,
analizza e crea una reazione
sulla base dei dati ottenuti da
un cluster di sensori) rappre-
senta una grande opportuni-
tà che, riducendo il consumo
di energia e le dimensioni,
fornisce praticamente ogni
settimana ai progettisti degli
elementi nuovi per creare i
prodotti destinati alla robo-
tica industriale. Parlando di
connettività, vale il seguente
concetto: più dati, meno cavi
e connettori, e più wireless,
che si traduce in più connet-
tività, dimensioni ridotte e
maggiore sicurezza. È que-
sta l’innovazione che vedia-
mo nel nostro futuro.
EONews:
Quali altre tec-
nologie che voi proponete
ritenete determinanti alla
realizzazione di robot indu-
striali inseriti in una logica
di Industria 4.0? Come ve-
dete il futuro?
Keenan:
Nell’ambito dei
sensori e della connettività
vediamo soprattutto soluzio-
ni che utilizzano l’ampia lar-
ghezza di banda dell’Ether-
net industriale, wireless e ad
alta velocità.
Per quanto riguarda il futu-
ro, il successo di Europa e
Italia in ambito industriale
dipende molto dal processo
di rinnovamento e di svilup-
po di fabbriche intelligenti,
che traggano vantaggio dalla
rivoluzione di Industria 4.0,
con benefici in ogni fase del-
la supply chain. Impianti effi-
cienti, intelligenti, connessi e
flessibili porteranno a produ-
zioni con meno scarti, minori
consumi energetici, maggio-
re sicurezza e qualità. In un
ambiente più pulito anche
per chi vi lavora.
Giancarlo Lerda, strategic
industry manager car & vehi-
cles – SICK
EONews:
In quanto forni-
tore di soluzioni/compo-
nenti di robot industriali
quale sensazione avete del
livello di adozione pres-
so la manifattura italiana?
Quali trend osservate?
Quali eventuali resistenze
all’adozione percepite?
Lerda:
Sicuramente la pro-
posta nell’ambito della robo-
tica per la catena manifattu-
riera italiana è molto ampia,
segue da pag.9
MARTIN KEENAN
, technical
manager di Avnet Abacus
R
EPORT