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spesso da Tesla per miglio-

rare le prestazioni e correg-

gere eventuali errori presen-

ti), riorganizzazione (con la

creazione del gruppo ADG

– Automated Driving Group)

e collaborazioni (divenendo

ad esempio parte di una joint

venture tra Mobileye e Delphi

Automotive, il cui obiettivo è

sviluppare una soluzione per

la guida autonoma completa

che risponda ai livelli SAE 4

– elevata automazione – e 5

– guida completamente auto-

noma – entro il 2019).

La focalizzazione verso la

tecnologia di guida autono-

ma è sicuramente una mos-

sa intelligente da parte di

Intel, ma non si tratta di un’i-

dea completamente nuova.

Questo settore ha già attira-

to l’attenzione di aziende del

calibro di Nvidia, Microsoft e

Qualcomm.

L

o scorso anno

Intel

ha la-

vorato diligentemente per au-

men tare la propria presenza

nel settore delle auto a guida

autonoma (self-driving car).

D’altra parte, il perdurare del-

la stagnazione nel settore dei

PC ha convinto i responsabili

del colosso di Santa Clara a

puntare su un mercato dalle

prospettive decisamente pro-

mettenti. I numeri d’altronde

parlano chiaro: una ricerca

condotta da Boston Consulting

Group stima che entro il 2025

il mercato dei veicoli autonomi

raggiungerà quota 42 miliardi

di dollari e 10 anni più tardi

saranno 76 milioni i veicoli che

integreranno una qualche for-

ma di guida autonoma.

La previsione (e la speranza)

della società è rappresentata

dal fatto che i veicoli saran-

no il fulcro, o perlomeno una

componente

fondamenta-

le, del mondo IoT. Secondo

Brian Krzanich, Ceo di Intel,

l’universo IoT comprenderà

entro il 2020 oltre 50 miliardi

di dispositivi e ogni utente di

questi gadget genererà 1,5

Gigabyte di dati al giorno.

Una macchina autonoma, in

media, genererà circa 40 Gi-

gabyte di dati al minuto.

“La mole di dati da elaborare

è enorme e nessuno meglio

di Intel dispone delle risorse

necessarie per svolgere tale

lavoro nel migliore dei modi. Il

nostro vantaggio – ha conclu-

so Krzanich – è quello di poter

disporre di un’architettura co-

erente in grado di supportare

il mondo industriale a partire

dal laptop dello sviluppatore

fino al data center”.

Una strategia mirata

Per questo motivo, Intel si

è mossa attivamente nel

settore della tecnologia self-

driving mediante acquisizioni

(di Itseez, azienda specializ-

zata nel campo della visione

artificiale e di Arynga che svi-

luppa software che consente

ai veicoli di ricevere aggior-

namenti in modalità OTA,

funzionalità questa usata

La tecnologia “self driving”

nel futuro di Intel

Acquisizioni, riorganizzazioni e

collaborazioni per puntare a un

mercato da 42 miliardi dollari

E

MANUELE

D

AL

L

AGO

Intel GO una piattaforma per la guida automatica

In un settore come quello automotive, uno dei componenti chiave per la realizza-

zione di sistemi Adas avanzati sono senza dubbio gli Fpga. Una riprova è data da

alcune novità presentate da Intel a questa edizione del Ces (Consumer Electronics

Show):

Intel GO In-Vehicle Development Platform

per la la guida automatica che pre-

vede l’uso congiunto di Fpga e processori di classe Atom o Xeon per consentire ai

produttori di auto di sviluppare sistemi Adas affidabili in tempi brevi.

Intel GO Automotive 5G Platform

, basata sugli Fpga della serie Arria 10 e

integrati RF avanzati che permette agli sviluppatori di collaudare le specifiche di

differenti standard 5G preliminari.

Gli Fpga della serie Arria 10GX per applicazioni automotive consumano il 40% in

meno rispetto ai dispositivi della precedente generazione e dispongono di blocchi

per l’elaborazione digitale del segnale in virgola mobile implementati in hardware.

In contemporanea, Intel ha annunciato che, in collaborazione con Denso, ha svi-

luppato un nuovo sistema di visione stereo che rappresenta un utile ausilio in caso

di frenate di emergenza in presenza di pedoni (fino a 50 km/h) o di ostacoli (fino

a 80 km/h). Questo sistema è controllato da un SoC Fpga della linea Cyclone che

agisce alla stregua di un computer ad alte prestazioni che gestisce la complessa

elaborazione dei segnali richiesta in applicazioni di questo tipo.

Foto: Intel

Dopo due anni sostanzialmente piatti, le previsioni del

2017 sono improntate a un cauto ottimismo. Tutti i fore-

cast, riportati nella figura, riportano per il 2017 un segno

positivo: si va dal +3,3 di

Wsts

al più confortante +8%

di

Semiconductor Intelligence

. Uno scenario di questo

tipo si basa sui seguenti fattori: moderato aumento della

domanda di dispositivi elettronici chiave e un modesto

recupero dell’inventario. Secondo

Gartner

, il numero

di PC e tablet venduti dovrebbe diminuire nel 2017 del-

lo 0,7% (contro il -8,7 del 2016), mentre quest’anno si

dovrebbe assistere a un recupero (sempre in termini di

unità) nel settore dei telefoni mobili (da -1,6 del 2016 a

+1,2 del 2017) e a un lieve aumento della domanda di

smartphone (da +4% del 2016 a +5% del 2017). Visti i

numeri, non si tratta di

un’impennata della do-

manda, ma piuttosto di

un miglioramento rispet-

to all’anno precedente.

Secondo il

Fondo Mo-

netario Internazionale

,

quest’anno il prodotto

interno lordo mondiale

dovrebbe

aumentare

del 3,4%, contro il 3,1%

del 2016. Nel caso del-

le economie avanzate,

l’aumento che si regi-

strerà negli Stati Uniti, in Canada e in Giappone compen-

serà la crescita ancora debole della Gran Bretagna e dei

Paesi dell’area euro. Per

le economie emergenti e

in fase di sviluppo, il ral-

lentamento della crescita

in Cina sarà compensa-

to dalle crescite di India

e dei Paesi del Sud-est

asiatico e dal recupero

della Russia e dei Paesi

latini.

In questo scenario non

mancano i punti inter-

rogativi: l’impatto della

Brexit, ancora difficile da

valutare, una guerra commerciale tra Cina e Usa e la

continua instabilità dell’area Medio-orientale.

Continua dalla prima pagina

Previsione dell’andamento del mercato dei semiconduttori

(Fonte: Semiconductor Intelligence)

EON

EWS

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GENNAIO

2017

A

TTUALITÀ