EON
EWS
n
.
603
-
DICEMBRE
2016
4
P
roseguono senza sosta le
aggregazioni nel mondo dei
chip. Fra i protagonisti del
nuovo scenario competitivo
c’è
Macom Technology So-
lutions Holdings
, un gruppo
americano specializzato nella
produzione di chip e sistemi
per trasmissioni ottiche, wire-
less e satellitari. L’azienda si
è infatti impegnata nell’ope-
razione di acquisizione di
Ap-
plied Micro Circuits Corp
,
azienda californiana specia-
lista in soluzioni integrate di
connettività
ed elabo-
razione per
d a t a c e n -
ter e cloud
computing
di prossima
generazio-
ne. L’offer-
ta, di circa
770 milioni
di dollari,
verrà pa-
gata in parte in contanti e in
parte in titoli, e sembra esse-
re piuttosto generosa, dal mo-
mento che prevede un premio
del 15% rispetto alle quota-
zioni di Borsa di fine novem-
bre. L’intera operazione avrà
però ancora tempi lunghi: se-
condo osservatori del settore,
saranno necessari almeno
dieci mesi. Macom dovrebbe
uscirne come uno dei più im-
portanti player del mercato dei
semicondutori per il segmen-
to networking: l’acquisizione
di Applied Micro aumenterà
la sua offerta di chip per fi-
bre ottiche, ricetrasmettitori,
componenti per datacenter
e signal processing. L’azien-
da potrà così, come spiega-
to dal suo presidente e Ceo
John Croteau, proporre chip
per ogni tipo di componente
delle reti ottiche, dagli switch,
all’accesso, fino ai sistemi di
trasmissione ottica Long Haul.
Di particolare interesse è la
tecnologia di Applied Micro a
singola lambda 100G-400G
PAM4, recentemente indicata
dall’IEEE come possibile fu-
turo standard e dunque mol-
to promettente anche da un
punto di vista commerciale.
L’operazione Macom-Applied
Micro conferma il consolida-
mento del settore e segue
da vicino un’altra importante
aggregazione: le nozze fra
Broadcom
Ltd e
Brocade
Communications Systems
Inc. dal valore di 5,9 miliardi di
dollari. Anche in questo caso,
a motivare la mossa di Bro-
adcom era stata una precisa
volontà strategica di rinforzar-
si sul mercato dei networking
semiconductor, rivendendo
altre filiali come per esempio
quella radio, derivante dal
recente acquisto di
Ruckus
Wireless
da parte di Brocade
per 1,5 miliardi.
‘“Il fermento nel comparto dei
chip per il networking indica
due cose – ha spiegato un
analista del settore – Innanzi-
tutto che i gruppi del comparto
stanno cercando di allargarsi
nelle linee di business ritenute
più promettenti. E poi anche
che cercano economie di sca-
la capaci di rendere le società
più competitive in un mercato
sempre più concorrenziale’“.
S
otto gli alberi di Natale ci
potrebbero essere meno
iPhone 7 rispetto a quelli
attesi inizialmente lo scorso
settembre. Poco più di due
mesi fa, il successo globale
del lancio dell’ultimo pro-
dotto di casa
Apple
e le
contestuali difficoltà della
rivale
Samsung
, avevano
spinto gli analisti a preve-
dere numeri da capogiro
per le vendite del nuovo
smartphone del gruppo di
Cupertino nel quarto trime-
stre del 2016 e, soprattutto,
nella prima parte del pros-
simo anno. A raffreddare gli
entusiasmi sull’andamento
delle consegne dell’iPhone
7 nelle ultime settimane,
un’indiscrezione raccolta
dal sito taiwanese “Digiti-
mes” tra uno dei
fornitori dell’isola
cinese di Apple,
secondo cui l’eufo-
ria dei mesi scorsi
per l’ultimo gioiello
del gruppo guidato
da Tim Cook è da
considerarsi ormai
alle spalle. Sembra
che i consumatori
siano già in attesa
della prossima ge-
nerazione di iPho-
ne, penalizzando
così le vendite
dell’attuale model-
lo che nel primo
semestre del 2017
potrebbe vende-
re almeno cinque
milioni di pezzi in meno ri-
spetto a quelli consegnati
nei precedenti sei mesi. La
reazione degli investitori a
questo rumor non si è fatta
attendere. Le vendite però,
più che colpire la diret-
ta interessata, cioè Apple
(-0,9%), hanno zavorrato a
Wall Street le quotazioni di
alcuni tra i maggiori fornitori
del gruppo californiano atti-
vi nel settore dei chip come
Cirrus Logic
(-10,3%),
SkyWorks
(-6,6%),
Qual-
comm
(-5,8%),
Texas In-
struments
(-4,8%) e
Bro-
adcom
(-4,5%). In una sola
giornata borsistica, la pri-
ma del mese di dicembre,
l’indice Sox di Filadelfia
ha così lasciato sul terre-
no quasi il 5%, dopo aver
già chiuso in rosso le con-
trattazioni nelle tre sedute
precedenti. Da sottolinea-
re che, nonostante queste
perdite, il paniere dei prin-
cipali titoli dei semicondut-
tori ha comunque portato
a casa da inizio anno una
performance di tutto rispet-
to, pari al +26,1%, con le
quotazioni ancora sui livelli
della fine del 2000. Risulta-
to ancora più significativo
se si considera che nello
stesso orizzonte temporale
l’indice Nasdaq ha guada-
gnato meno del 5% e che
nel 2017 difficilmente potrà
essere replicato, a meno
di una accelerazione del-
la crescita dell’economia
mondiale trainata dagli Sta-
ti Uniti di Donald Trump.
Apple manda al tappeto
l’indice dei chip
Chip, continua
la serie di M&A
Da uno dei fornitori di Taiwan del colosso fondato da
Steve Jobs sembra emergere che le vendite del nuovo
smartphone della mela stanno rallentando rispetto alle
previsioni iniziali. L’indiscrezione ha fatto scattare le
vendite sui titoli di semiconduttori che comunque da
inizio sono tra i migliori del panorama hi-tech
Fusioni e
aggregazioni
continuano a tenere
banco nell’ultimo
scorcio del 2016.
Protagonista
Macom che compra
Applied Micro per
770 milioni
E
LENA
K
IRIENKO
F
EDERICO
F
ILOCCA
Fonte:
http://www.car-
riermanagement.com/H
I
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FINANZA