EON
EWS
n
.
603
-
DICEMBRE
2016
10
L’
Internet delle Cose sta
spalancando le proprie ali e
accoglie sotto di sé un nu-
mero crescente di applica-
zioni. Il mondo embedded
è tecnologicamente pronto
a rispondere alle nuove ri-
chieste di OEM e utilizza-
tori con soluzioni sempre
più semplici, compatte e
robuste, e con capacità di
calcolo distribuita, a tutto
vantaggio di un’ottimale uti-
lizzo dei Big Data.
Il software embedded si
afferma come l’elemento
chiave per dominare la com-
plessità dei sistemi e garan-
tire sicurezza alla crescente
connettività nella comples-
sità. In Italia c’è un’attesa fi-
duciosa circa le decisioni di
investimenti tecnologici nel
2017, come effetto del Pia-
no Nazionale Industria 4.0
inserito dal Governo nella
Legge di Bilancio.
A seguire le opinioni delle
aziende circa le prospettive
tecnologiche e di mercato
nei propri settori di compe-
tenza nell’anno che sta per
cominciare.
Federico De Sario, re-
gional sales manager-
Italy&Israel di Green Hills
Software
La pervasiva connettività
che caratterizza il merca-
to dei sistemi embedded,
accelerata dal fenomeno
Internet of Things, richiede
la realizzazione di software
embedded sicuro.
Il mercato richiede in misu-
ra sempre maggiore di ga-
rantire sicurezza nella con-
nettività e nella complessità
dei sistemi. Vengono com-
binati sistemi operativi mol-
teplici e altri software offerti
da terze parti, tutti facenti
uso di processori multicore.
È un livello di complessità
che sta diventando sempre
più comune nell’ambito dei
sistemi embedded di fascia
alta che si basano su archi-
tetture a 32/64 bit, una ten-
denza che riteniamo prose-
guirà anche in futuro.
La necessità di poter ese-
guire software di uso ge-
nerale (come embedded
Linux e Android), ivi incluse
le soluzioni open source,
nell’ambito di un sistema
critico del punto di vista
della sicurezza, richiede di
utilizzare la virtualizzazione
del sistema. Se progettata
in modo corretto, questa
permette di isolare i com-
ponenti critici per la sicu-
rezza da quelli non critici.
Tuttavia, la virtualizzazione
di per sé non si traduce
automaticamente in sicu-
rezza. La sua complessità
può anche introdurre delle
vulnerabilità, dato che non
tutti i prodotti e le tecnolo-
gie per la virtualizzazione
sono progettati allo stesso
modo.
Grazie alla virtualizzazio-
ne, sottosistemi anche
complessi possono esse-
re eseguiti a bordo di una
macchina virtuale sotto il
controllo di un hypervisor
di tipo sicuro, come l’INTE-
GRITY Multivisor di Green
Hills Software. A differenza
degli hypervisor tradizio-
nali, esso garantisce la si-
curezza e rende possibile
l’esecuzione di applicazioni
native in tempo reale (ba-
sate su RTOS INTEGRITY)
in parallelo a sistemi opera-
tivi “guest”.
Le nuove tendenze del mer-
cato, dal settore dell’auto a
quello degli elettrodomesti-
ci, richiedono una connetti-
vità pervasiva, che si tradu-
ce in rischi per la sicurezza
e quindi in un’ulteriore sfida
a livello progettuale.
I progettisti di sistemi em-
bedded stanno sempre
più frequentemente sosti-
tuendo la progettazione di
sottosistemi basati sulla
separazione fisica (air gap)
con quelli a separazione
logica (logical gap). Sfortu-
natamente, una volta che
i sistemi sono fisicamente
collegati, diventa possibile
superare le barriere di se-
parazione logica tra sottosi-
stema critico e non critico,
sfruttando le vulnerabilità
dei sottosistemi. Istintiva-
mente verrebbe da pensa-
re che il mantenimento
della separazione fisica
2017:
i trend
tecnologici
L’appuntamento con le
previsioni tecnologiche
e di mercato per l’anno
2017 appare ricco di
positività
F
RANCESCA
P
RANDI
Foto:
http://aubis.com.au/FEDERICO
DE SARIO
,
regional
sales manager-
Italy&Israel
di Green Hills
Software
R
EPORT