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ercati
EON
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n
.
583
-
febbraio
2015
della comunicazione wireless.
La crescita dovrebbe rallentare
nel 2014, ma pur sempre gua-
dagnando un 6,1%. I principali
driver sono ancora una volti i
semiconduttori e la comunica-
zione wireless.
L’industria elettronica taiwane-
se è dominata da pochi grandi
gruppi. Oltre a questi ‘giganti’
dei display e dei semicondutto-
ri, nel Paese sono presenti un
discreto numero di ODM che
detengono una quota importan-
te della produzione mondiale
di computer e prodotti di co-
municazione. Una percentuale
abbastanza significativa di pro-
dotti ad alti volumi di produzio-
ne realizzati dagli ODM è ora
realizzata in Cina. Nel 2013, la
produzione di elettronica è au-
mentata del 6,5%, anche se la
crescita è stata trainata prin-
cipalmente dal settore ‘chiave’
dei semiconduttori. Le socie-
tà di Taiwan continueranno a
guardare ‘offshore’ per ridurre i
costi, anche se i vantaggi del-
la produzione in Cina saranno
influenzati dall’aumento dei sa-
lari nel Paese. Il segmento dei
semiconduttori, anche grazie al
business della fonderia, sarà il
fattore chiave per la crescita nel
medio periodo.
Malesia e Cina
Le produzione elettronica in
Malesia è invece aumentata
del 2,5% nel 2013, dopo il calo
del 3,1% dell’anno precedente.
Una ripresa nel segmento dei
semiconduttori e le migliori pre-
stazioni dell’ambito consumer
hanno compensato
un ulteriore calo nel-
la produzione di har-
dware. Nel Paese
continuano i nuovi
investimenti che da-
ranno una spinta nel
medio termine, an-
che se la produzio-
ne potrebbe ancora
essere influenzata
dai produttori, che
potranno decidere
se adeguare la ca-
pacità produttiva in
base alla domanda
oppure spostare la produzio-
ne in altri Paesi. La tendenza
continuerà a essere quella di
focalizzarsi su produzioni ad
alto valore aggiunto, e con il Pa-
ese che continuerà a essere un
polo di attrazione per i principali
fornitori di elettronica a livello
mondiale.
Oggi è messa in discussione la
produzione a basso costo che
ha guidato la crescita nei Pa-
esi emergenti e in particolare
la Cina. In Europa occidentale
e negli Stati Uniti e Canada,
infatti, si parla di ‘reshoring’ ov-
vero di riportare in casa le pro-
duzioni, laddove delocalizzare
non serve più. Si prevede che
le imprese, comprese quelle
dei settori industriali, automo-
tive e medicali, cercheranno di
aumentare la produzione inter-
namente o tramite partner nei
mercati emergenti. Il costo con-
tinuerà a essere un fattore chia-
ve per i prodotti ad alto volume.
Di sicuro l’aumento dei costi in
Cina sta spingendo i produttori
stranieri a cercare alternative in
altri, differenti Paesi.
I
l settore dell’elettronica mon-
diale ha guadagnato slancio
nell’ultima parte del 2013, un
trend che è proseguito nel
2014 e che vedrà una accele-
razione fino al 2017, con la più
forte crescita nei mercati emer-
genti. Il miglioramento dell’eco-
nomia globale ha sicuramen-
te fatto da traino alla crescita
del settore, anche se ancora
permangono rischi al ribasso.
Questo è quanto emerge da
“The Volume 2 of the Yearbo-
ok of World Electronics Data
tracks developments”, l’annua-
rio del mondo dell’elettronica
che segue gli sviluppi del setto-
re in 16 Paesi, con particolare
riguardo alle Americhe, Giap-
pone e Asia-Pacifico.
USA, i primi
della classe
Partiamo dagli Stati Uniti, un
Paese la cui economia sta vi-
vendo una buona fase di rilan-
cio. Per quanto riguarda il mon-
do dell’elettronica, nonostante
gli USA abbiano perso la posi-
zione più in alta nella classifica
mondiale, quello statunitense
rimane sempre il mercato dal-
le dimensioni più grandi. Nel
2013, tuttavia, si è registrato
un ulteriore calo della produzio-
ne elettronica (-1,9%). D’altro
canto, un’economia forte sia
a livello nazionale sia globale,
dovrebbe significare un ritorno
alla crescita nel 2014, anche se
di modesta entità (+1,1%). Gli
Stati Uniti, come l’Europa, sono
focalizzati sulla produzione di
prodotti a volumi bassi, in am-
bito controllo e strumentazione,
medicale, automobilistico, indu-
striale, difesa, elaborazione dati
di alto valore aggiunto, comuni-
cazione e networking. Nel me-
dio termine questi settori sono
proiettati a ottenere una cresci-
ta nella media. L’atteggiamento
delle società americane a ri-
portare la produzione in casa,
il cosiddetto ‘reshore’, ha creato
un certo slancio nel mercato,
nonostante vi siano dubbi sulla
validità della produzione ad alti
volumi nel Paese.
Giappone, Corea
del Sud e Taiwan
In Giappone nel 2013 la produ-
zione ha registrato un calo per il
terzo anno consecutivo, con un
-3,2%, dopo i numeri negativi
registrati nei due anni prece-
denti. Le politiche economiche
attuate dal governo (Abeno-
mics) hanno portato a un mi-
glioramento dei tassi di cambio
e di conseguenza a un balzo
nelle esportazioni. Nel 2014, la
ripresa che si è verificata nel
mese di settembre sembra de-
stinata a rafforzarsi, grazie alla
prosecuzione delle politiche
economiche del governo e la
continua spinta alle esportazio-
ni fornite dalla debolezza dello
yen. Come risultato, si prevede
una crescita in valuta locale del
3,7%. La Corea del Sud, forte
della sua leadership nel set-
tore dei semiconduttori, nelle
comunicazioni mobili e nell’elet-
tronica di consumo avanzata è
il quarto più grande produttore
di elettronica a livello mondiale,
con una produzione di 111,2
miliardi di dollari nel 2013.
Dopo essere scesa del 3,4%
nel 2012 la produzione di elet-
tronica è rimbalzata nel 2013,
con un incremento dell’8,9%,
sostenuta dalla crescita sia dei
semiconduttori sia dei segmenti
Il mercato
globale
dell’elettronica:
luci e ombre
Come sta andando a livello globale il settore
dell’elettronica? Abbiamo considerato i principali
Paesi, per capire come sarà l’andamento del mercato
e che cosa dobbiamo aspettarci nel medio periodo.
USA, Giappone, Corea del Sud, Taiwan, Malesia e Cina
sono i protagonisti della nostra inchiesta
A
ntonella
P
ellegrini
8
Produzione
elettronica,
crescita per
Paese 2009-
2014