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EON

ews

n

.

583

-

febbraio

2015

25

D:

Qual è la vostra opinione

in merito alle principali ten-

denze per questo mercato

(sta rallentando, crescendo,

esplodendo…)?

R:

Prevediamo che nel corso

del 2015 si assisterà

a una crescita nel nu-

mero di architetti di si-

stema e di sviluppatori

software che avranno

accesso alle funzio-

nalità degli FPGA e

dei SoC Interamente

Programmabili in una

gamma ancora più va-

sta di applicazioni. Ci aspet-

tiamo ugualmente un grado

di accettazione crescente di

OpenCL da parte dei fornitori

di CPU/GPU, dei produttori

OEM di server e dei respon-

sabili dei centri elaborazione

dati, dal momento che sem-

pre più soggetti riconoscono

che i compilatori basati su lin-

guaggio C, usati per l’ottimiz-

zazione delle architetture a

singolo processore, possono

offrire solo riduzioni modeste

della dissipazione di poten-

za complessiva all’interno dei

rack dei server. Questo era

evidente da tempo in applica-

zioni che fanno pesantemente

uso di DSP e di grafica, co-

me la ricerca e la gestione dei

dati, la visualizzazione in 3D

e lo sfruttamento degli algo-

ritmi paralleli nel campo della

microbiologia, degli scambi

finanziari e di altri mercati ver-

ticali con caratteristiche simili.

Lo sforzo compiuto su larga

base dagli OEM per usare in

modo più massiccio

gli FPGA all’inter-

no dei centri ela-

borazione dati, sta

a indicare tuttavia

che la necessità di

un grado superiore

di integrazione e di

consumi più conte-

nuti nelle soluzioni

di calcolo eterogenee si sta

estendendo ad applicazioni

generiche come le interroga-

zioni dei motori di ricerca e le

interrogazioni Hadoop.

D:

Quali sono le strategie

chiave adottate dalla vostra

azienda nel breve/medio pe-

riodo per rispondere (o per

rispondere meglio) alle esi-

genze del mercato?

R:

Gli sforzi più drastici com-

piuti dai produttori di micro-

processori allo scopo di

ridurre le dimensioni carat-

teristiche dei dispositivi, di

migrare verso nuovi processi

tecnologici di tipo FinFET e

di istruzioni da flash (active

mode), e in media correnti

in ‘sleep mode’ attorno a 100

nA (nano ampere). E consu-

mi di tale livello ne amplia-

no le possibilità di utilizzo. I

vendor di MCU, continua il

manager, quando si tratta di

microcontroller low power,

invariabilmente parlano solo

di core ARM Cortex-M0, e ri-

servano i core M4 alla gam-

ma di prodotti per alte pre-

stazioni. “Noi non dobbiamo

prendere questo tipo di de-

cisioni”. Perché, spiega, dal

punto di vista dei consumi,

la tecnologia SPOT rende

minima la differenza fra l’uti-

lizzo di un Cortex-M0 o di un

Cortex-M4, in modalità acti-

ve o sleep. Dunque, un core

ad alte prestazioni come

ARM Cortex-M4F, grazie alla

sua potenza computaziona-

le, rappresenta la soluzione

perfetta per le applicazioni

IoT, conclude Salas.

Forti di tali caratteristiche, le

MCU Apollo puntano a en-

trare nel mercato con tutte le

carte in regola per aprire la

strada ad applicazioni e pro-

dotti di nuova generazione.

L’idea è abilitare la creazio-

ne di smartphone, disposi-

tivi indossabili, e device IoT

(Internet of Things) con bat-

terie in grado di più che rad-

doppiare la propria vita utile,

con tempi di usabilità fra le

ricariche che si estendono,

dall’ordine di grandezza del-

le ore o dei giorni, a quello

dei mesi o, addirittura, anni.

Non solo, ma l’espansione

del ‘power budget’ e, quindi,

la messa a disposizione di

energia aggiuntiva, può con-

sentire anche di ridurre le

dimensioni e il numero delle

batterie, rendendo possibili

nuove modalità di packaging

e progettazione dei device.

Si pensa anche di abbinare

l’uso di tecnologie di ‘energy

harvesting’, o di micro su-

percondensatori in grado di

eliminare la necessità delle

tradizionali batterie. Ancora,

un’altra opzione progettuale

è sfruttare l’energia extra per

alimentare nuove funziona-

lità (più sensori, radio), che

possono essere aggiunte al

prodotto,

differenziandolo

e rendendolo più allettante

per gli utenti finali. Inoltre,

la possibilità di integrare più

sensori nel dispositivo per-

mette di raccogliere più dati

dall’ambiente esterno, o dal

corpo di un individuo nel

caso di un dispositivo indos-

sabile, combinando poi tutte

le informazioni per elaborare

analisi contestuali.

P

arola

alle

A

ziende

Xilinx

Intervista a Giles Peckham, responsabile

marketing regionale, America ed EMEA

A

cura

della

redazione

Pld

continua a pag.26

L’approccio

della

tecnologia

SPOT per

ottenere il

risparmio di

energia

Ambiq Micro

ha compiuto

progressi che

ritiene decisivi

per lo sviluppo

dei futuri prodotti

e dispositivi

elettronici

Giles

Peckham