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EON

ews

n

.

581

-

dicembre

2014

4

H

i

-

tech

&

finanza

F

ra i big del settore la paro-

la d’ordine è diversificazione.

Da sempre giocare su più

tavoli aiuta infatti a minimiz-

zare i rischi di una flessione

della domanda. Tuttavia c’è

anche chi punta molto sugli

smartphone e riesce a es-

sere decisamente vincente.

È la storia di successo di

Skyworks ,

fornitore di ra-

dio frequency (RF) chip che

vanta fra i suoi migliori clienti

aziende leader come

Ap- ple

o

Samsung .

La società

statunitense, basata a Wo-

burn, in Massachusetts, ha

fatto sapere che archivierà il

quarto trimestre con profitti e

fatturato ben oltre le attese

degli analisti (rispettivamente

1.08$ per azione e 718 milio-

ni di dollari US, rispetto alle

previsioni di 1$ per azione e

680 milioni di fatturato).Una

buona notizia che gli inve-

stitori, abituati ormai ai profit

warning, hanno apprezzato

acquistando titoli in massa.

Dall’inizio dell’anno l’azione

quotata al NASDAQ (SWKS)

ha infatti più che raddoppia-

to il suo valore. Il segreto di

Skyworks è nel successo di

smartphone e tablet ed è le-

gato all’ affermarsi della tec-

nologia 4G (LTE) oltre che al

boom di Apple che ha vendu-

to ben 10 milioni di iPhone6

e 6 plus nel solo primo week

end di uscita del prodotto.

Un test che promette molto

bene per Apple e per la stes-

sa Skyworks dal momento

che il nuovo smartphone,

oggetto del desiderio degli

appassionati di tecnologia,

sarà disponibile in più di 115

paesi del mondo entro fine

anno. “Quello che si può dire

per Skyworks è che sono nel-

la fase iniziale di quello che

chiamiamo Radio Frequency

boom cycle” hanno spiegato

gli analisti di

Oppenheimer & Co.

Lasciando intendere che

le prospettive per il gruppo

statunitense sono assai in-

teressanti. Soprattutto se si

considera che l’iPhone6 e

l’iPhone 6 Plus contengono

ben il 20-25% circa di compo-

nenti Skyworks in più rispetto

alla versione iPhone 5S. Non

solo: Skyworks è anche for-

nitore di altri big del settore.

Fra questi anche Samsung

Electronics, il principale

concorrente di Apple per la

conquista di nuovi segmenti

di mercato sia nei paesi ma-

turi sia in quelli emergenti.

Inoltre il gruppo americano

sta anche sviluppando nuovi

prodotti nel settore manifat-

turiero e automobilistico. Per

non parlare del fatto che la

società è ben posizionata sul

mercato dell’Internet delle

cose (IOT, ovvero reti di ap-

parecchi intelligenti in grado

di comunicare e interagire fra

di loro) di cui ci si aspetta una

crescita consistente nei pros-

simi anni.

Intel

da primato a Wall Street

Skyworks

cavalca

il boom Apple

Il gruppo

specializzato in

Radio Frequency

chip promette di fare

meglio delle attese.

Merito del successo

di Apple, fra i suoi

principali clienti,

ma anche di una

strategia in cui gli

smartphone hanno

un ruolo dominante

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irienko

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ederico

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ilocca

P

er il secondo anno consecutivo,

il titolo

Intel

si appresta a regala-

re delle grosse soddisfazioni ai

suoi azionisti, grazie alla stabi-

lizzazione delle vendite mondiali

di PC dopo anni di declino e alla

decisione strategica del nuovo

numero uno, Brian Krzanich, di

considerare prioritaria l’espan-

sione sul mercato dei chip per

dispostivi mobili. Da inizio 2014,

le quotazioni di Intel sono au-

mentate di oltre il 40%, che si

aggiunge all’ottimo risultato del

2013, anno in cui la performance

borsistica del colosso di Santa

Clara era stata del 25,9 per cen-

to. L’andamento del titolo Intel

a Wall Street negli ultimi undici

mesi è ancora più significativo

se si considera che nello stesso

orizzonte temporale l’indice Sox

di Filadelfia, cioè il paniere co-

stituito dalle principali società di

chip quotate sui listini a stelle e

strisce, è cresciuto di quasi il 30

per cento. A sostenere le quota-

zioni del gruppo guidato da Krza-

nich, salito alla testa del gruppo

californiano lo scorso maggio,

la buona dinamica del fatturato

e soprattutto dei profitti nei pri-

mi nove mesi del 2014 cresciuti

rispettivamente del 5,9% e del

16,1% su base annua. Dinamica

che dovrebbe essere ulterior-

mente migliorata anche nell’ulti-

mo trimestre dell’anno in corso.

Sulla base delle stime degli ana-

listi raccolte da Bloomberg, Intel

si avvia a chiudere il 2014 con un

giro di affari complessivo di 55,9

miliardi di dollari, in salita del

6,1% rispetto al 2013 e con un

utile per azione di 2,25, in cresci-

ta del 19,8% su base annua. Ma

la casa di Santa Clara è pronta

a recuperare il ritardo. Il Ceo del

gruppo californiano Brian Krza-

nich – fin dalla sua ascesa alla

testa di Intel nello scorso maggio

– ha reso chiaro che per la com-

pagnia l’espansione sul mercato

mobile è diventata una priorità,

e che l’obiettivo è quadruplicare

entro la fine dell’anno le vendite

di chip per tablet, portandole a

40 milioni di pezzi. Per avere la

verifica di queste previsioni, bi-

sognerà attendere il prossimo 16

gennaio, data in cui il top mana-

gement del colosso dei semicon-

duttori alzerà il velo sui conti del

quarto trimestre del 2014. Nella

stessa occasione, i vertici di Intel

forniranno anche le prime indica-

zioni sull’ammontare dei ricavi e

del gross margin relativi al primo

trimestre del 2015. Le stime de-

gli analisti raccolte dalla stessa

Bloomberg

indicano che i ricavi

dovrebbero aumentare di circa 1

miliardo rispetto ai primi tre mesi

del 2014, raggiungendo così

quota 13,8 miliardi, mentre per i

profitti unitari è atteso un balzo

di quasi il 40% su base annua. È

evidente che se le indicazioni for-

nite dal leader mondiale dei chip

non saranno inferiori a queste

previsioni, è assai probabile che

la corsa del titolo prosegua an-

che all’inizio del 2015. Allo stato

attuale, dei 51 esperti intervistati

da Bloomberg che coprono il tito-

lo Intel, 21 consigliano di acqui-

starlo mentre 23 ritengono che,

a questi prezzi, sia correttamente

valutato.Solo sette ritengono che

sia giunto il momento di prende-

re profitto.

Da inizio anno le quotazioni

del leader mondiale dei

semiconduttori sono

aumentate di oltre il 40%,

battendo di oltre 10 punti

percentuali la performance

dell’indice settoriale Sox

di Filadelfia. A sostenere il

titolo, il buon andamento del

fatturato e il balzo dei profitti

nei primi nove mesi del

2014. Numeri che dovrebbero

migliorare ulteriormente nei

trimestri successivi. Per la

maggioranza degli analisti, a

questi prezzi il titolo rimane

correttamente valutato

Brian

Krzanich,

Ceo di Intel