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dicembre
2014
4
H
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tech
&
finanza
F
ra i big del settore la paro-
la d’ordine è diversificazione.
Da sempre giocare su più
tavoli aiuta infatti a minimiz-
zare i rischi di una flessione
della domanda. Tuttavia c’è
anche chi punta molto sugli
smartphone e riesce a es-
sere decisamente vincente.
È la storia di successo di
Skyworks ,fornitore di ra-
dio frequency (RF) chip che
vanta fra i suoi migliori clienti
aziende leader come
Ap- pleo
Samsung .La società
statunitense, basata a Wo-
burn, in Massachusetts, ha
fatto sapere che archivierà il
quarto trimestre con profitti e
fatturato ben oltre le attese
degli analisti (rispettivamente
1.08$ per azione e 718 milio-
ni di dollari US, rispetto alle
previsioni di 1$ per azione e
680 milioni di fatturato).Una
buona notizia che gli inve-
stitori, abituati ormai ai profit
warning, hanno apprezzato
acquistando titoli in massa.
Dall’inizio dell’anno l’azione
quotata al NASDAQ (SWKS)
ha infatti più che raddoppia-
to il suo valore. Il segreto di
Skyworks è nel successo di
smartphone e tablet ed è le-
gato all’ affermarsi della tec-
nologia 4G (LTE) oltre che al
boom di Apple che ha vendu-
to ben 10 milioni di iPhone6
e 6 plus nel solo primo week
end di uscita del prodotto.
Un test che promette molto
bene per Apple e per la stes-
sa Skyworks dal momento
che il nuovo smartphone,
oggetto del desiderio degli
appassionati di tecnologia,
sarà disponibile in più di 115
paesi del mondo entro fine
anno. “Quello che si può dire
per Skyworks è che sono nel-
la fase iniziale di quello che
chiamiamo Radio Frequency
boom cycle” hanno spiegato
gli analisti di
Oppenheimer & Co.Lasciando intendere che
le prospettive per il gruppo
statunitense sono assai in-
teressanti. Soprattutto se si
considera che l’iPhone6 e
l’iPhone 6 Plus contengono
ben il 20-25% circa di compo-
nenti Skyworks in più rispetto
alla versione iPhone 5S. Non
solo: Skyworks è anche for-
nitore di altri big del settore.
Fra questi anche Samsung
Electronics, il principale
concorrente di Apple per la
conquista di nuovi segmenti
di mercato sia nei paesi ma-
turi sia in quelli emergenti.
Inoltre il gruppo americano
sta anche sviluppando nuovi
prodotti nel settore manifat-
turiero e automobilistico. Per
non parlare del fatto che la
società è ben posizionata sul
mercato dell’Internet delle
cose (IOT, ovvero reti di ap-
parecchi intelligenti in grado
di comunicare e interagire fra
di loro) di cui ci si aspetta una
crescita consistente nei pros-
simi anni.
Intel
da primato a Wall Street
Skyworks
cavalca
il boom Apple
Il gruppo
specializzato in
Radio Frequency
chip promette di fare
meglio delle attese.
Merito del successo
di Apple, fra i suoi
principali clienti,
ma anche di una
strategia in cui gli
smartphone hanno
un ruolo dominante
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er il secondo anno consecutivo,
il titolo
Intelsi appresta a regala-
re delle grosse soddisfazioni ai
suoi azionisti, grazie alla stabi-
lizzazione delle vendite mondiali
di PC dopo anni di declino e alla
decisione strategica del nuovo
numero uno, Brian Krzanich, di
considerare prioritaria l’espan-
sione sul mercato dei chip per
dispostivi mobili. Da inizio 2014,
le quotazioni di Intel sono au-
mentate di oltre il 40%, che si
aggiunge all’ottimo risultato del
2013, anno in cui la performance
borsistica del colosso di Santa
Clara era stata del 25,9 per cen-
to. L’andamento del titolo Intel
a Wall Street negli ultimi undici
mesi è ancora più significativo
se si considera che nello stesso
orizzonte temporale l’indice Sox
di Filadelfia, cioè il paniere co-
stituito dalle principali società di
chip quotate sui listini a stelle e
strisce, è cresciuto di quasi il 30
per cento. A sostenere le quota-
zioni del gruppo guidato da Krza-
nich, salito alla testa del gruppo
californiano lo scorso maggio,
la buona dinamica del fatturato
e soprattutto dei profitti nei pri-
mi nove mesi del 2014 cresciuti
rispettivamente del 5,9% e del
16,1% su base annua. Dinamica
che dovrebbe essere ulterior-
mente migliorata anche nell’ulti-
mo trimestre dell’anno in corso.
Sulla base delle stime degli ana-
listi raccolte da Bloomberg, Intel
si avvia a chiudere il 2014 con un
giro di affari complessivo di 55,9
miliardi di dollari, in salita del
6,1% rispetto al 2013 e con un
utile per azione di 2,25, in cresci-
ta del 19,8% su base annua. Ma
la casa di Santa Clara è pronta
a recuperare il ritardo. Il Ceo del
gruppo californiano Brian Krza-
nich – fin dalla sua ascesa alla
testa di Intel nello scorso maggio
– ha reso chiaro che per la com-
pagnia l’espansione sul mercato
mobile è diventata una priorità,
e che l’obiettivo è quadruplicare
entro la fine dell’anno le vendite
di chip per tablet, portandole a
40 milioni di pezzi. Per avere la
verifica di queste previsioni, bi-
sognerà attendere il prossimo 16
gennaio, data in cui il top mana-
gement del colosso dei semicon-
duttori alzerà il velo sui conti del
quarto trimestre del 2014. Nella
stessa occasione, i vertici di Intel
forniranno anche le prime indica-
zioni sull’ammontare dei ricavi e
del gross margin relativi al primo
trimestre del 2015. Le stime de-
gli analisti raccolte dalla stessa
Bloombergindicano che i ricavi
dovrebbero aumentare di circa 1
miliardo rispetto ai primi tre mesi
del 2014, raggiungendo così
quota 13,8 miliardi, mentre per i
profitti unitari è atteso un balzo
di quasi il 40% su base annua. È
evidente che se le indicazioni for-
nite dal leader mondiale dei chip
non saranno inferiori a queste
previsioni, è assai probabile che
la corsa del titolo prosegua an-
che all’inizio del 2015. Allo stato
attuale, dei 51 esperti intervistati
da Bloomberg che coprono il tito-
lo Intel, 21 consigliano di acqui-
starlo mentre 23 ritengono che,
a questi prezzi, sia correttamente
valutato.Solo sette ritengono che
sia giunto il momento di prende-
re profitto.
Da inizio anno le quotazioni
del leader mondiale dei
semiconduttori sono
aumentate di oltre il 40%,
battendo di oltre 10 punti
percentuali la performance
dell’indice settoriale Sox
di Filadelfia. A sostenere il
titolo, il buon andamento del
fatturato e il balzo dei profitti
nei primi nove mesi del
2014. Numeri che dovrebbero
migliorare ulteriormente nei
trimestri successivi. Per la
maggioranza degli analisti, a
questi prezzi il titolo rimane
correttamente valutato
Brian
Krzanich,
Ceo di Intel