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PHOENIX CONTACT

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- ELETTRONICA OGGI 469 - APRILE 2018

tomatizzato e alla conseguente ottimizzazione

dei processi di produzione dei dispositivi. Con-

centrati nello sviluppo di sistemi sempre più

performanti, si è infatti lasciato a lungo in se-

condo piano il processo di realizzazione degli

stessi, che è rimasto pressoché invariato, ge-

neralmente manuale e oneroso.

Sicurezza per ogni applicazione

Leghe di rame trattate superficialmente garan-

tiscono resistenze di contatto estremamente

basse e di conseguenza la massima trasmis-

sione di corrente, mentre la speciale molla

assicura massime forze di contatto e di estra-

zione dei conduttori, oltre ad un collegamen-

to resistente ai gas e alle vibrazioni. L’elevato

grado di sicurezza meccanica è un requisito

indispensabile per i punti di connessione dei

conduttori cablati: la tecnologia di connessio-

ne Push-in riduce le forze di inserzione del 5%,

ma ad esempio, nel caso di un morsetto da 2,5

mm

2

con un cavo da 1,0 mm

2

, per l’estrazione

accidentale necessita di forze pari a 180 N a

fronte dei 35 N previsti dalla norma.

Sulla base della norme standard, la connes-

sione Push-in viene sottoposta a test che ne

permettono l’utilizzo in tutti i settori, come ad

esempio il settore energetico, la gestione del

traffico, tecnologie di produzione e processo,

in particolare nel settore chimico, petrolchimi-

co e navale.

La connessione Push-in è stata sottoposta a

test per la verifica della resistenza alle vibra-

zioni. Per i test viene utilizzato un campo di

frequenza da 5 Hz a 150 Hz e un’accelerazio-

ne fino a 5,72 m/s². I campioni vengono testati

sui tre assi (x, y, z). Durante la prova non sono

ammesse interruzioni di contatto superiori al

1 µs. La tecnologia di connessione Push-in

soddisfa questi elevati requisiti di resistenza

alle vibrazioni.

Per garantire l’idoneità delle parti metalliche

dei collegamenti elettrici all’impiego in un am-

biente aggressivo, i componenti sono stati sot-

toposti ad un test di resistenza alla corrosione,

eseguito in camera di condensa con atmosfera

contenente biossido di zolfo e nebbia salina. La

tecnologia di connessione Push-in crea colle-

gamenti a tenuta di gas di alta qualità, in grado

di resistere anche a sostanze aggressive.

I sistemi basati su tecnologia Push-in hanno

dimostrato di fornire la massima sicurezza

di contatto anche in caso di sovraccarico

estremo – come necessario qualora i punti

di connessione debbano sopportare correnti

di cortocircuito. In questi casi, i componenti

non devono subire danni fino a che il dispo-

sitivo di protezione non abbia disinserito la

corrente. Possono passare alcuni centesimi

di secondo.

La connessione Push-in soddisfa i requisi-

ti di resistenza a urti intermittenti e assicura

una qualità del punto di connessione elevata

anche in caso di repentine variazioni di tem-

peratura, come provato dal test di resistenza

a shock termici. Questa prova serve a docu-

mentare l’elevata qualità del punto di connes-

sione anche in caso di repentine variazioni di

temperatura. Il tempo di sosta nella rispettiva

camera climatica è di 45 minuti, mentre il cam-

bio ha luogo nell’arco di pochi secondi. Questo

cambio viene effettuato su 100 cicli. Grazie ai

materiali pregiati, la connessione Push-in offre

un buon comportamento in presenza di tem-

perature elevate che rimane qualitativamente

costante nel tempo.

Oltre l’elettronica

La connessione Push-in trova valida applica-

zione anche al di fuori del settore elettronico.

Nata nel 2009 come nuova tecnologia di con-

nessione per i morsetti componibili, ricevette

presto dal mercato un riscontro così positivo

da convincere l’azienda non solo ad equipag-

giare con essa un numero sempre maggiore di

morsetti componibili, ma anche ad usarla per

attrezzare anche altri gruppi di prodotti quali

connettori ad innesto, sistemi a relè e optoac-

coppiatori, avviamenti per motori ibridi, prote-

zioni contro le sovratensioni, componenti per

la sicurezza, moduli I/O e controllori.

La gamma di soluzioni basate su questo siste-

ma di connessione permette dunque oggi di

realizzare in modo continuo e senza l’ausilio

di utensili collegamenti elettrici dall’interno

del dispositivo fino al campo e ai livello di

potenza e di controllo, aprendo la strada per

nuove e più razionali installazioni di macchi-

nari e impianti.

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