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EDITORIALE

Le aziende fabless hanno un peso sempre più rilevante nel mondo dei chip: secondo

un recente rapporto di IC Insights queste società hanno rappresentato, lo scorso anno,

il 27% delle vendite totale di integrati, un incremento di 9 punti percentuali rispetto al

dato fatto registrare 10 anni fa. Il 2017 è stato un anno importante di queste società

senza sito produttivo, in quanto è stato per la prima volta raggiunto il traguardo dei

100 miliardi di vendite, con un incremento dell’11% rispetto al 2016. Ai prmi tre posti

nell’ordine Qualcomm, Broadcom e Nvidia (che ha fatto registrare un +44% rispetto al

2016). A livello di ripartizione geografica, le aziende americane (o meglio quelle che

hanno il quartier generale nel Paese a stelle e strisce) detengono una quota del 53%,

una quota nettamente inferiore rispetto al 69% di otto anni orsono. Questo fatto è dovu-

to essenzialmente all’acquisizione di Broadcom (con sede negli Stati Uniti) da parte di

Avago (con sede a Singapore).

Taiwan detiene invece il secondo posto, a livello di share di mercato, con una per-

centuale del 16%, più o meno in linea con il dato del 2010. Le sue aziende di punta,

MediaTek, Novatek e Realtek sono tra le prime 20 realtà del settore.

Sempre più importante il ruolo della Cina. A partire dal 2010 il market share delle azien-

de cinesi è cresciuto in maniera sostenuto, passando dal 5% all’11% del 2017. Nella

classifica delle top 50 sono 10 le aziende fabless presenti, contro solo una (HiSilicon)

nel 2009. Escludendo i trasferimenti interni di HiSilicon (il 90% delle sue vendite sono

destinate alla consociata Huawey), ZTE e Datang, la percentuale detenuta dalle società

cinesi scende al 6%.

Il 2% del totale mercato è detenuto da realtà europee, contro il 4% del 2010. Il dimez-

zamento della quota di mercato è dovuta all’acquisizione di Csr (con base in Gran

Bretagna), la seconda società fabless in Europa, da parte di Qualcomm e di Lantiq

(con base in Germania) da parte di Intel. Entrambe le operazioni sono state condotte

nel 2015. Le uniche due società europee presenti nel Vecchio Continente inserite nella

classifica delle top 50 sono Dialog (1,4 miliardi di dollari di fatturato nel 2017) e Norway

(236 milioni). Il modello fabless non attecchisce in Giappone o in Corea del Sud. Nel

Paese del Sol Levante il fornitore di chip di maggiori dimensioni è Megachips (con un

fatturato di 640 milioni), mentre l’unica realtà sudcoreana presente nella classifica delle

migliori 50 è Siliconk Work, con un fatturato di 605 milioni di dollari.

Filippo Fossati

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- ELETTRONICA OGGI 469 - APRILE 2018

Fabless: il punto della situazione