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COMM

RETI LPWAN

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- ELETTRONICA OGGI 468 - MARZO 2018

La potenza trasmessa dal nodo

più remoto può essere infat-

ti anche di soli +14 dBm, con

un’ampiezza del pacchetto dati

definita dall’utente. L’ampiez-

za di banda è di 8x125 kHz, i

data-rate di uplink e downlink

possono andare dai 0.3 kbps a

50 kbps (tipicamente 10 kB al

giorno), mentre i dispositivi che

possono far capo a ogni punto

di accesso possono essere fino

a 100 mila in down link e fino a

1 milione in uplink.

Grazie alla ridotta potenza uti-

lizzata (10 mA in modalità attiva

e 200 nA in sleep mode) i nodi

della rete LoRa sono in grado

di operare in maniera autonoma per una durata di 10

anni con una batteria AA o due batterie mini-stilo AAA.

Ciò è facilitato anche dal fatto che ogni gateway può in-

tervenire sul data-rate e sulla potenza d’uscita di ogni

nodo in base all’importanza o alla periodicità di invio

delle informazioni.

Lo standard IEEE è l’802.15.4.g, e per la modulazione

vengono utilizzati impulsi FM lineari a larga banda, che

permettono di ottenere un miglioramento di ben 30 dB

rispetto alla classica tecnica FSK e che, a scapito di un

maggiore throughput, garantisce una maggiore tolle-

ranza verso le interferenze e le possibili attenuazioni

del segnale. Ogni gateway LoRa è in grado di gestire

fino a varie migliaia di nodi, e il livello fisico si inca-

rica di gestire la frequenza portante, la modulazione,

la potenza di trasmissione, gli impulsi di segnalazione

nonché il gateway stesso.

Proprio grazie all’utilizzo di una tecnica di tipo spread-

spectrum, le comunicazioni a diverse frequenze e a di-

versi data-rate non interferiscono le une con le altre

tra i vari nodi, e ogni nodo può colloquiare con più di

un gateway. Tale caratteristica permette di conseguen-

za di richiedere da un quinto a un decimo dei nodi ri-

spetto ad una tipica soluzione 3G o 4G.

La struttura di una tipica rete LoRa è quella di figura 2,

in cui una serie di dispositivi e sensori trasmette i pro-

pri dati e riceve istruzioni e comandi ai gateway, che a

loro volta comunicano con i server tramite o reti cabla-

te (tipicamente Ethernet) o reti mobili (normalmente su

standard 2.5G o 3G).

Per quanto riguarda la sicurezza delle informazioni, lo

standard LoRaWAN prevede l’utilizzo di una cifratura

AES128, ed è inoltre possibile prevedere tre livelli: una

Unique Network key (EUI64) per garantire la sicurezza

a livello di rete, una EUI64 per il livello applicativo e

una ulteriore Device Specific key (EUI128).

LoRaWAN è configurata per disporre di tre categorie di

dispositivi terminali, al fine di soddisfare tutte le richie-

ste delle applicazioni di IoT, e precisamente: una Clas-

se A (comunicazioni bidirezionali nelle quali ogni fase

di trasmissione del dispositivo periferico è seguita da

due brevi finestre di ricezione), una Classe B (dispone

di ulteriori finestre di ricezione a intervalli prefissati)

e una Classe C, in cui il dispositivo periferico dispone

Fig. 4 – Il modulo LoRamote di Semtech

Fig. 5 – Il kit LoRaWAN di STMicroelectronics