Table of Contents Table of Contents
Previous Page  41 / 86 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 41 / 86 Next Page
Page Background

COMM

LTE

41

- ELETTRONICA OGGI 465 - OTTOBRE 2017

con l’avvento di LTE è destinato a complicarsi notevol-

mente. Essi dovranno affrontare i problemi legati alla di-

smissione pianificata (ma non sempre annunciata pubbli-

camente) delle reti 2G/3G esistenti e alla frammentazione,

su scala internazionale, di bande e standard LTE.

Molti carrier, anche se non tutti, hanno già annunciato i

piani per dismettere le loro reti 2G nell’arco di un decennio.

Inoltre, visti gli investimenti nelle reti LTE, anche il futuro

delle reti 3G appare abbastanza nebuloso. Nello stesso

tempo, gli operatori si trovano ad affrontare il problema di

individuare strategie idonee per la fidelizzazione dei clien-

ti. Per supportare i clienti nel passaggio verso la tecnologia

LTE, è necessaria un’approfondita conoscenza delle com-

plesse relazioni che intercorrono tra produttori di chipset,

costruttori di moduli e carrier. Il settore della telefonia cel-

lulare è sempre stato soggetto a variazioni su base regiona-

le (che sono anche

in parte responsa-

bili della sua com-

plessità) e questa

situazione verosi-

milmente non è de-

stinata a cambiare

con LTE. In passato,

i produttori hanno

sfruttato accordi di

roaming per garan-

tire la compatibilità

a livello internazio-

nale. Con l’avvento

di LTE, la frammen-

tazione nelle bande

utilizzate dai vari

carrier renderà di

fatto

impossibile

la stipula di questi

tipi di accordi di

roaming. Alcuni ri-

tengono che i pro-

duttori dovrebbero

iniziare ad agire

come MVNO (Mobile Virtual Network Operator – operatori

mobili virtuali) e stabilire accordi diretti con i carrier.

Lungi dal favorire l’innovazione, problematiche di questo

tipo potrebbero rappresentare un freno e costituire una

barriera per l’ingresso sul mercato. Ogni accordo con un

carrier potrebbe richiedere diversi mesi di negoziazione

ed essere soggetto a condizioni in termini di servizi, costi

e volumi di dati. I produttori che agiscono alla stregua

di MVNO devono poi cercare di rivendere tutto ciò sotto

forma di servizio, operazione che comporta l’insorgere

di ulteriori problemi. Alcune aziende, tra le più intrapren-

denti, stanno cercando di affrontare queste problemati-

che emergenti realizzando piattaforme IoT che sollevano

i produttori dagli oneri legati alla connettività. Obiettivo

di queste piattaforme è abbinare i vantaggi propri degli

MVNO con le capacità e le risorse dei fornitori di servizi

basati su cloud.

Complessità dei prodotti a livello internazionale

Nel campo delle comunicazioni cellulari non esiste un

solo standard universale. Ciò ha comportato l’insorgere

di parecchie problematiche per i produttori nel corso de-

gli anni ma nel caso della tecnologia LTE per applicazioni

IoT la mancanza di uno standard di riferimento può es-

sere giustificata. Ciò è dovuto al fatto che né LTE-M né

NB-IoT possono essere supportati senza dare adito a pro-

blemi. Il passaggio a LTE-M comporta un aggiornamento

software alle torri

cellulari esistenti,

mentre il passaggio

a NB-IoT richiede

un aggiornamento

software e un nuo-

vo hardware per la

sezione radio.

Per i carrier, una si-

tuazione di questo

tipo contribuirà a

creare ulteriori di-

visioni a livello sia

geografico sia tec-

nologico. Negli Stati

Uniti, in Canada e in

Messico, ad esem-

pio, si è affermato

LTE-M1 mentre in

Europa, Cina e Sud-

Est asiatico si sta

imponendo NB-IoT

(Fig. 1). Per i co-

struttori che realiz-

zano prodotti desti-

nati a più mercati una situazione di questo tipo si traduce

nella necessità di realizzare due diverse gamme di prodotti

oppure un’unica gamma di prodotti in grado di supportare

entrambe le tecnologie. In tutti e due i casi ciò significa che

i produttori dovranno sostenere costi aggiuntivi.

L’avvento delle eSim

Un’altra innovazione che avrà un impatto sugli MVNO è

sicuramente l’eSIM (embedded SIM). In sintesi, una eSIM

garantisce l’indipendenza dell’hardware dal carrier (car-

rier neutral); in questo modo è possibile sostituire l’har-

Fig. 3 – La tecnologia LTE rappresenta una valida scelta per supportare nuove

applicazioni IoT