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COMM

LTE

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- ELETTRONICA OGGI 465 - OTTOBRE 2017

dware sul campo o fornire servizi (provisioning) in una

fase successiva alla spedizione. Alcuni ritengono che l’e-

SIM (che è integrata direttamente nel dispositivo) favori-

rà il processo di cooperazione tra MVNO, contribuendo

quindi a migliorare l’efficienza della catena di fornitura.

La eSIM dovrebbe essere parte integrante della prossima

ondata di dispositivi LTE-IoT, in quando essa consentirà

la spedizione di prodotti con una SIM “vuota” che potrà

essere attivata nei Paesi di destinazione. Per i produttori

sarà quindi più facile sviluppare e offrire nuovi prodotti

destinati a differenti segmenti di mercato.

La realtà di LTE

La tipologia di applicazioni di interesse per gli sviluppatori

che vogliono utilizzare le tecnologie LTE-M e NB-IoT sono

sensori e azionamenti; si tratta di dispositivi che richiedo-

no una ridotta ampiezza di banda per la trasmissione dei

dati e sono caratterizzati solitamente da bassi duty-cycle.

Ciò ha dato origine all’idea, molto diffusa ma sostanzial-

mente errata, che sensori e azionamenti “intelligenti” pos-

sono funzionare per diversi anni con una singola batteria.

In realtà, la durata di sensori e azionamenti “intelligenti” in-

stallati in luoghi remoti dipenderà dal caso d’uso specifico

(Figg. 2 a e b).

Gestire rischi e opportunità

I produttori di chipset e di moduli stanno

ora operando in sinergia con i fornitori di

piattaforme al fine di sfruttare al meglio le

potenzialità della tecnologia LTE per ap-

plicazioni IoT. Nonostante la complessità

associate all’adozione di LTE, una proget-

tazione avanzata e un’oculata scelta degli

stack possono contribuire ad attenuare i

rischi legati allo sviluppo dei prodotti e

ad aumentare il ritorno dell’investimento (ROI). Per rea-

lizzare prodotti in grado di supportare future evoluzioni,

i produttori devono prendere in considerazioni soluzioni

hardware, eSIM e piattaforme dati/MVNO.

La comprensione delle limitazioni dell’hardware è un

aspetto critico. Un modem dual-mode, ad esempio, an-

che se potrebbe sembrare la migliore opzione per ga-

rantire una copertura su scala globale per una singola

gamma di prodotti, contribuisce a far lievitare in modo

sensibile e non giustificato i costi.

Un approccio migliore prevede l’adozione di un modu-

lo che garantisca la compatibilità – a livello di ingom-

bri, piedinatura e software – per tutte le versioni di

un prodotto.

In questo modo, mediante la semplice sostituzione dei

moduli, un singolo prodotto può essere usato in una plu-

ralità di mercati.

Per superare gli ostacoli legati ai costi e alle problema-

tiche associate alla stipula di accordi di roaming alcuni

produttori stanno rivolgendo la loro attenzione a una

nuova alternativa, costituita dalle piattaforme IoT/MVNO

di terze parti. Queste piattaforme permettono di sempli-

ficare il lavoro dei produttori eliminando la necessità di

negoziare accordi con i carrier in un mercato globale

sempre più complesso.

Realizzate su hardware dedicato, le piattaforme IoT/MVNO

rappresentano un mezzo efficace che permette ai produt-

tori di introdurre e adattare i loro prodotti in modo più

semplice e veloce. Tali piattaforme mettono a disposizione

l’infrastruttura richiesta per trasmettere, gestire e proteg-

gere i dati lungo tutto il percorso dal dispositivo al cloud.

L’utilizzo di moduli cellulari per aggiungere la connettività

ai macchinari è una prassi consolidata da molti anni. In

passato, vincoli di natura economica e tecnologica, han-

no reso impossibile l’applicazione su larga scala della

connettività cellulare.

Grazie alle sue caratteristiche – basso costo, ampiezza di

banda ridotta e costi contenuti – la tecnologia LTE per-

mette di rimuovere tali barriere rendendo possibile l’im-

plementazione di un gran numero di applicazioni IoT nuo-

ve e innovative (Fig. 3).

In ogni caso, il cammino verso questa

nuova realtà non è privo di ostacoli. La

frammentazione del mercato imputabile

all’adozione su scala globale di tecnolo-

gie e bande di frequenza differenti ha già

contribuito a complicare in modo signi-

ficativo il passaggio alla tecnologia LTE.

Nel momento in cui quest’ultima si diffon-

derà ulteriormente, è probabile che sor-

geranno altri problemi al momento non

previsti.

Ad esempio, un’incompatibilità chiave tra il softwa-

re del sistema radio creato da Huawei e Ericsson

rappresenta già una minaccia per il futuro di NB-

IoT, ovvero la tecnologia scelta dai carrier europei

per IoT2.

In uno scenario come quello delineato, soluzioni come

eSIM, moduli cellulari compatibili a livello di ingombri,

pinout e software e piattaforme IoT/MVNO garantiscono

la flessibilità richiesta per affrontare in modo efficace le

attuali incertezze.

Riferimenti bibliografici

http://www.cisco.com/c/dam/en_us/about/ac79/docs/

innov/IoT_IBSG

_0411FINAL.pd http://www.lightreading.com/iot/nb-iot/ericsson-

huawei-incompatibility-threatens-nb-iot---sources/d/d-

id/732345

LTE diventerà molto

probabilmente

la tecnologia di

riferimento per

lo sviluppo di

Internet of Things