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COVERSTORY

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- ELETTRONICA OGGI 464 - SETTEMBRE 2017

Le emissioni irradiate presentano invece

problemi completamente differenti. Qualsi-

asi componente della scheda in cui circoli

corrente, irradia un campo elettromagneti-

co. Ogni traccia della scheda è un’antenna e

ogni piano di rame è un risuonatore. Qualsi-

asi grandezza fisica, tranne una tensione DC

o un’onda sinusoidale pura, genera rumore

nell’intero spettro dei segnali.

Anche quando il progetto è eseguito con at-

tenzione, il progettista di un alimentatore non

sa mai veramente quali saranno i problemi

causati dalle emissioni irradiate finché il si-

stema non viene sottoposto ai test. E i test ri-

guardanti le emissioni irradiate non possono

essere eseguiti formalmente finché il progetto

non è sostanzialmente completato.

Spesso si impiegano filtri per ridurre l’interfe-

renza elettromagnetica, attenuando l’intensità

dei segnali a una certa frequenza o in un ran-

ge di frequenze.

Una parte di questa energia che si propaga

via etere (irradiata) viene attenuata aggiun-

gendo schermi metallici e magnetici, mentre

la parte che si propaga lungo le tracce della

scheda di circuiti stampati (condotta) viene

attenuata aggiungendo anelli di ferrite e altri

filtri. L’interferenza elettromagnetica non può

essere eliminata, ma può essere attenuata a

un livello accettabile da altri componenti di-

gitali e di trasmissione dati. Inoltre, numerosi

enti normativi applicano standard volti ad as-

sicurare la conformità.

I componenti dei moderni filtri d’ingresso re-

alizzati a montaggio superficiale presentano

prestazioni migliori rispetto ai componenti a

foro passante. Tuttavia, questo miglioramento

è sopravanzato dall’aumento delle frequen-

ze operative dei regolatori switching. I bassi

tempi di On e Off minimi necessari per un’effi-

cienza più elevata, comportano un contenuto

armonico superiore a causa delle transizioni

di commutazione più veloci. Ogni volta che la

frequenza di commutazione raddoppia, l’in-

terferenza elettromagnetica peggiora di 6 dB

mentre tutti gli altri parametri, come la capa-

cità di commutazione e i tempi di transizione,

rimangono costanti.

Gli effetti dell’interferenza elettromagnetica a

banda larga sono analoghi a quelli di un fil-

tro passa alto del primo ordine con emissioni

di 20 dB maggiori se la frequenza di commu-

tazione si decuplica. I progettisti di schede

di circuiti stampati accorti, realizzeranno

gli anelli “caldi”, affinché abbiano ingombro

ridotto e useranno strati di massa di scher-

matura quanto più vicini possibile allo strato

attivo. Nondimeno, le piedinature del disposi-

tivo, la costruzione del package, i requisiti sul

progetto termico e le dimensioni del package

stesso necessarie per un adeguato immagaz-

zinamento dell’energia nei componenti di di-

saccoppiamento impongono un limite minimo

alle dimensioni degli anelli “caldi”.

Complica ulteriormente il problema il fatto

che nelle tipiche schede di circuiti stampati

planari, l’accoppiamento a trasformatore o

magnetico fra le tracce a frequenze superiori

a 30 MHz riduce tutti gli effetti dei filtri, poiché

quanto più elevate sono le frequenze delle ar-

moniche, tanto più efficace diventa l’accop-

piamento magnetico indesiderato.

Fig. 1 – Schema dell’LT8650S che genera uscite di 5V a 4A e di 3,3V a 4A, a 2 MHz