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ANALOG MIXED SIGNAL

DC/DC CONVERTER

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- ELETTRONICA OGGI 454 - MAGGIO 2016

tiva contribuisce ad attenuare questo fenomeno. Tutti i tipi di

MOSFET esibiscono lo stesso comportamento.

Considerazioni sulla potenza del gate

Il gate di un IGBT/MOSFET deve essere caricato e scaricato

attraverso Rg durante ciascun ciclo di commutazione (si faccia

sempre riferimento alla Fig. 2). Nel caso il datasheet dell’IGBT

fornisca una curva relativa alla carica di gate, la potenza dissi-

pata P che deve essere fornita dal convertitore DC-DC è data

dalla formula:

P = Qg. F .Vs

dove Qg è il valore della carica fornito dal data sheet in cor-

rispondenza di una determinata oscillazione della tensione

(voltage swing) del gate, positiva o negativa, di valore pari a

Vs e F è la frequenza. Si noti che questa potenza è dissipata

dalla resistenza interna del gate del dispositivo e da qualsiasi

resistenza in serie esterna.

Nel caso il data sheet non fornisca una curva della carica ma

semplicemente un valore di Qg in corrispondenza di specifici

valori di tensioni di gate, il valore di Qg per altre oscillazioni di

tensione del gate può essere ricavato in modo approssimativo

moltiplicando tale valore per il rapporto tra l’oscillazione effet-

tiva e quella fornita dal data sheet.

Per esempio, nel caso del componente FZ400R12KE4 di Infi-

neon il valore di Qg è pari a 3,7 µC in corrispondenza di un’o-

scillazione della tensione di gate di ±15V (quindi 30V in totale).

Per un’oscillazione di +15/-10V (25V in totale) la carica di gate

sarà data approssimativamente da:

Qg = 3.7e

-6

* 25/30

3,1 µC

A una frequenza di 10 kHz ciò richiede una potenza di pilotag-

gio del gate di:

Pg = 3,1e-6 * 10e

3

* 25

0.78W

Tenendo conto di fenomeni di derating e di altre perdite ac-

cidentali, un convertitore DC-DC da 2W, come un dispositivo

della serie MGJ2, risulta una scelta adeguata.

Calcolo delle correnti media e di picco

Poiché la corrente media nella capacità di gate deve essere

nulla per ogni ciclo di commutazione, la corrente di carica e di

scarica media per ogni ciclo di commutazione deve essere la

stessa e pari a +/-Pg/Vs (+/-31 mA nell’esempio preso in con-

siderazione). La corrente di picco Ipk, richiesta per caricare

e scaricare il gate è funzione di Vs, della resistenza del gate

dell’IGBT/MOSFET (Rint) e della resistenza esterna Rg, ovvero:

Ipk = Vs/(Rint + Rg)

Poiché l’IGBT FZ400R12KE4 preso come esempio è

caratterizzato da una Rint = 1,9 Ohm, un resistore esterno di

2 Ohm e un’oscillazione di 25V produrranno una corrente di

picco superiore a 6A.

Questa corrente di picco deve essere fornita dai condensatori

‘bulk’ sui rail di alimentazione del driver, in quanto è assai im-

probabile che il convertitore DC-DC sia dotato di condensatori

di uscita di capacità tale da poter fornire questa corrente senza

incorrere in fenomeni di “droop” significativi. Naturalmente il

gate driver stesso deve avere caratteristiche nominali idonee

per supportare questi valori di correnti di picco, così come i

resistori di gate.

Nel caso dell’esempio preso in considerazione, l’energia totale

per il pilotaggio del gate (E) che viene aggiunta e rimossa per

ogni ciclo è data da:

E = Qg. V s = 75 µJ

I condensatori bulk C1 e C2 (Fig. 2) presenti sui rail a +15 e

-10V forniscono questa energia in misura proporzionale alle

loro tensioni, per cui il rail a +15V fornirà un’energia pari a

45 µJ.

Nel caso si ipotizzi che la caduta di tensione del conden-

satore “bulk” sul rail a +15V non sia superiore a 0,5V per

ciascun ciclo, è possibile calcolare la capacità minima C

eguagliando l’energia fornita con la differenza tra l’energia

del condensatore in corrispondenza dei valori di tensione

iniziale e finale, ovvero:

45 µJ = ½ C (Vinit

2

– Vfinal

2

)

C = (45e

-6

. 2)/(152 – 14.5

2

)

6.1 µF

Fig. 1 – Qualsiasi induttanza (L) dell’emettitore tra lo switch e il riferi-

mento del driver (punto x) provoca una tensione tra gate ed emettito-

re che si oppone alla tensione di turn-off dello switch