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- ELETTRONICA OGGI 450 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2015

L

e ricerche sulle nanotecnologie non cessano di stupire e

lasciano intravedere un’ulteriore proliferazione di svariate

promettenti opportunità di mercato. Del resto, il report “Nano-

technology: A Realistic Market Assessment” pubblicato da

Bcc Research

dice che il mercato globale delle nanotecnologie

raggiungerà un valore di 64,2 miliardi di dollari entro il 2019,

con una crescita media annuale (CAGR) del 19,8%. Fra i seg-

menti più dinamici di questo mercato gli esperti analisti di

Wellesley, Massachusetts, segnalano al primo posto i nano-

dispositivi che fino al 2019 registreranno una crescita an-

nua del 34%, seguiti dai nanomateriali con il 20,7% e al terzo

posto dai nanotool con il 16,2%. Vediamo, dunque, le novità

sull’argomento.

Il silicene è meglio del grafene

Com’è noto il grafene è costituito da uno strato monoatomico

di atomi di carbonio che formano un reticolo bidimensionale

a celle esagonali dotato di eccezionali caratteristiche di resi-

stenza e conducibilità.

Una ricerca condotta dal Laboratorio MDM dell

Istituto per la Microelettronica e Microsistemi del CNR

di Agrate Brian-

za e dall

Università del Texas di Austin

è riuscita a realizzare

un analogo foglio monoatomico

bidimensionale di celle esago-

nali di silicio superando la sua

naturale instabilità all’esposi-

zione in aria che finora ne ave-

va ostacolato ogni tentativo di

fabbricazione. In pratica, hanno

protetto il foglio fin dal momen-

to della deposizione coprendolo

con uno strato nanometrico di

ossido di allumina da una parte e

con uno strato ultrasottile di ar-

gento dall’altra. In questo modo

sono riusciti a deporlo senza

danneggiarlo su uno strato di ossido di silicio e poi hanno

rimosso quasi tutto l’argento lasciandolo solo dove doveva

servire per i contatti, realizzando così un wafer su cui si

possono disegnare transistor a

effetto di campo che mostrano

ottime proprietà e si prestano

alla produzione sulle attuali li-

nee già installate.

L’unico difetto è che non hanno

ancora una vita stabile molto

lunga ma le prospettive di mi-

glioramento in tal senso ci sono

perché i ricercatori stanno ora

provando a rinforzare ulterior-

mente l’armatura di protezio-

ne e sono fiduciosi di ottenere

presto dei prototipi utilizzabili

in una nuova generazione di

circuiti.

Nanotecnologie in evoluzione

Massimo Fiorini

Fra le più recenti novità, la dimensione nanometrica

propone i transistor in silicene, i nanorivelatori risonanti ai THz,

i sensori ai nanodiamanti, il grafene come

dissipatore termico perfetto, i modulatori plasmonici

e le nanoantenne cubiche per i lab-on-a-chip

Fig. 1 – Prototipo di transistor di silicene realizzato dal CNR di Agrate

Brianza insieme all’Università del Texas usando un foglio monoatomico

di celle esagonali di silicio con proprietà simili a quelle del grafene

Fig. 2 – I transistor QFET realizzati a Pisa con nanofili di grafene

consentono di rivelare le radiazioni ottiche nella banda poco

esplorata dei THz che favorirà lo sviluppo di nuove interessanti

applicazioni fotoniche

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