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- ELETTRONICA OGGI 447 - LUGLIO/AGOSTO 2015

TECH INSIGHT

SOFT ERROR

oppure apparati di sicurezza

di fascia alta. Gli errori soft

possono provocare malfunzio-

namenti dei sistemi di control-

lo di un montacarichi, mentre

in un sistema di networking

possono avere gravi riper-

cussioni sul traffico. Sebbene

rari, tali eventi possono essere

causa di gravi problemi su va-

sta scala.

Errori “soft”: cosa sono?

Un “soft-error” è una va-

riazione di stato causata da

una particella energetica. A

differenza di ciò che si verifi-

ca per un errore hard (errore

permanente), il funzionamen-

to normale del dispositivo

influenzato dall’errore può

essere ripristinato con una

semplice operazione di reset/

rewrite (riscrittura). Gli errori

soft si possono verificare nei

circuiti analogici e digitali, in

linee di trasmissione e nei

dispositivi di memorizzazione

magnetici.

Quando una particella ad alta

energia interagisce con il sub-

strato semiconduttore, genera

molte coppie lacuna-elettrone.

Il campo elettrico risultante

nella regione di svuotamento

causa una deriva delle car-

iche, generando disturbi della

corrente. Se lo spostamento

delle cariche supera la carica

critica (la minima quantità di

carica necessaria per variare

lo stato del circuito) immaga-

zzinata nella cella di memoria,

il dato memorizzato potrebbe

commutare, provocando un

errore alla lettura successiva.

Gli errori soft si manifestano

sotto forma di SBU (Single-

Bit Upset) o MBU (Multi-Bit

Upset), in funzione dell’ener-

gia della particella responsa-

bile dell’evento. Un SBU com-

porta la commutazione errata

di un solo bit prodotto dall’ur-

to di una particella energeti-

ca mentre un MBU si verifica

quando una particella ad alta

energia provoca cambiamenti

di più bit in una parola con-

temporaneamente.

Il termine Soft Error Rate (SER)

determina la probabilità che

si verifichi un guasto in un

dispositivo provocato da par-

ticelle energetiche. Poiché gli

errori soft sono di natura ran-

domica, il verificarsi di errori

soft non definisce l’affidabilità,

ma piuttosto il tasso di guasto

della memoria.

Errori soft: le cause

Le particelle alfa sono emesse

da nuclei di sostanze radioat-

tive in seguito a un processo

denominato decadimento alfa.

Le particelle alfa sono caratte-

rizzate da un’energia cinetica

di alcuni MeV e sono la causa

diretta degli errori soft che si

verificano nelle memorie a se-

miconduttore. Esse sono car-

atterizzate da un denso strato

di carica e generano coppie

lacuna-elettrone nel momento

in cui attraversano un sub-

strato. Se il disturbo è di in-

tensità abbastanza elevata, si

potrebbe verificare la commu-

tazione di un bit. Il fenomeno

dura solamente una frazione

di nanosecondo, ragion per

cui risulta molto difficile da

individuare. Le particella alfa a

bassa energia sono generate

dal decadimento radioattivo

di tracce di uranio-238 e to-

rio-232 presenti nei composti

realizzati per stampaggio, nei

package e in altri materiali

utilizzati per l’assemblaggio. In

ogni caso è praticamente im-

possibile mantenere la purez-

za del materiale ideale (meno

di 0,001 conteggi/ora/ cm

2

)

necessaria per garantire l’af-

fidabilità delle prestazioni di

molti circuiti. Piccole quantità

di resina epossidica possono

contribuire a ridurre l’inciden-

za degli errori soft, scherman-

do il chip dalle radiazioni alfa.

I produttori sono riusciti a

controllare i contaminanti re-

sponsabili delle emissioni di

particelle alfa, ma non sono

stati in grado di contrastare

la radiazione cosmica. Infatti i

raggi cosmici (Fig. 2) sono la

causa più probabile degli er-

rori soft nei moderni disposi-

tivi a semiconduttore, dato che

i contaminanti radioattivi sono

per la maggior parte sotto

controllo. Le particelle prima-

rie dei raggi cosmici di solito

non raggiungono la superficie

terrestre. Esse comunque ge-

nerano uno sciame di parti-

celle energetiche secondarie,

principalmente sotto forma di

neutroni energetici. Benchè i

neutroni siano privi di carica

e quindi non possono provo-

care errori soft, essi possono

venire catturati da un nucleo

in un chip, evento questo che

può dare origine a particelle

alfa. La radiazione comica au-

menta con l’altezza a causa

della diminuzione dell’effetto

schermante dell’atmosfera. I

moduli che vengono utilizzati

ai Poli sono quindi più sensibili

agli errori soft.

Per ridurre la

possibilità che si verifichino

errori soft i moduli utilizzati in

applicazioni dove è prevista

un’elevata esposizione alla ra-

diazione vengono sottoposti a

un particolare procedimento

denominato appunto “radia-

tion hardening”.

I neutroni privi di energia ci-

netica sono un’importante

fonte di errori soft a causa

della reazione di cattura prima

menzionata. La cattura di un

neutrone termico da parte di

un nucleo dell’isotopo di boro,

materiale presente in grandi

quantità negli strati dielettri-

ci di vetro boro fosfosilicato

(BPSG), produce l’emissione

di particelle alfa, nuclei di litio

e raggi gamma. Le particelle

alfa o i nuclei di litio possono

provocare errori soft. I neu-

troni termici (quindi a bassa

energia) sono importanti per i

dispositivi elettronici medicali

utilizzati nella terapia contro

Fig. 2 – Raggi cosmici dispersi dall’atomosfera (Fonte: CERN)