Elettronica_Oggi_438 - page 83

POWER 5 - luglio/agosto 2014
XV
POWER INTEGRITY
aggiungono gli effetti di scarica e carica
delle capacità presenti in tutta le rete
di potenza nella stessa zona. La corren-
te richiesta dalla commutazione dinami-
ca dei transistor viene pertanto fornita
sia dall’energia accumulata dalle celle
vicine sia dal regolatore principale con
una conseguente caduta di tensione ge-
neralizzata sull’intero circuito integrato.
Inoltre, vanno considerati anche tutti gli
accoppiamenti tempo-varianti capacitivi e
induttivi che si producono nella rete PDN
e che invece vengono totalmente ignora-
ti dall’analisi statica degli IR Drop che si
effettua solo sulle resistenze. Invero, l’a-
nalisi dinamica sui transitori di potenza
coinvolge resistenze, capacità e indut-
tanze sia circuitali sia parassite presenti
nel chip e deve considerare le correnti
di commutazione necessarie in ciascu-
na cella. Le equazioni da applicare per
esprimere le cadute di tensione sono ben
note: V=I
2
R, V=L*di/dt e I=C*dv/dt. Una
volta che la rete è correttamente descrit-
ta con queste equazioni si può utilizzare
un software per la risoluzione circuitale
capace di tenere conto dei transitori per
determinare l’andamento tempo-variante
v(i) della tensione su ciascun transistor e applicare op-
portuni criteri d’interpretazione dei risultati.
Inoltre, la rete di distribuzione della potenza è connes-
sa al chip anche tramite i package e attraverso l’intera
scheda PCB e, dunque, per fare in modo che ciascun
chip riceva un’adeguata e stabile polarizzazione in ten-
sione sia i package sia la PCB sono progettati in
modo da minimizzare l’impedenza su tutta la
banda delle frequenze coinvolte. Oggi, l’esigen-
za di ridurre sia i costi sia i consumi di potenza
sta portando a una conseguente maggior com-
plessità del disegno delle PCB. Per esempio, per
ridurre il costo dei package si cerca di ridurre
al minimo il numero dei livelli implementati
al loro interno mentre le moderne tecniche di
progetto a basso consumo sono per lo più orien-
tate a creare domini multipli di aree circuitali
dove i blocchi a basse prestazioni sono alimen-
tati con tensioni più basse, in modo da limitare
i consumi e viceversa per i blocchi a elevate pre-
stazioni. A causa di questa tendenza i progettisti
si sono trovati a dover considerare nei circuiti
un gran numero di domini di potenza e perciò
hanno abbandonato i metodi di progettazione
tradizionali basati su sistemi di alimentazione
grandi e centralizzati, per preferire strutture gerarchi-
che che aumentano la complessità della PCB, perché
richiedono parecchi gruppi di connessioni distribuiti
su più livelli in tutti i domini di potenza.
Questa tendenza influisce inevitabilmente con l’au-
mento dell’impedenza nei package e nelle PCB e, per
Fig. 2 – Modello per l’analisi dinamica della caduta di tensione. L’a-
limentazione è connessa al modello del chip nel quale i transistor
sono considerati come generatori di corrente tempo-varianti le cui
caratteristiche dipendono dal carico, dalla Vdd e dalla variabilità
dell’ingresso. La rete PDN è interamente modellata in termini di
componenti R, L e C, necessari per la simulazione dinamica e, inol-
tre, sono compresi anche tutti i componenti capacitivi di disaccop-
piamento
Fig. 3 – Esempio di layout di package a dodici strati. La com-
plessità dei circuiti integrati e i domini multipli di distribu-
zione della potenza concorrono a intricare la geometria e ad
aumentare l’impedenza dei package
1...,73,74,75,76,77,78,79,80,81,82 84,85,86,87,88
Powered by FlippingBook