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POWER 5 - luglio/agosto 2014
XVII
POWER INTEGRITY
re solo risolvendo a livello di Chip, Package & System
(CPS) includendo tutti insieme i modelli di potenza
dei circuiti integrati, i modelli dei package e i modelli
della PCB in un simulatore di campo elettromagneti-
co. La designazione dei picchi di impedenza è un pas-
so fondamentale nella verifica della Power Integrity
perché questi picchi costituiscono l’impedenza mas-
sima del sistema. La massima potenza è dimensionata
da un parametro noto come fattore di qualità Q che
può essere descritto in termini proporzionali come
Q~Imag[Z]/Real[Z] dove Z è l’impedenza dell’intero
sistema. Nella teoria degli oscillatori un elevato valore
di Q indica un basso tasso di energia che viene persa
durante le oscillazioni e perciò queste si attenuano
più lentamente. In pratica, Q è 2
π
volte il rapporto
fra l’energia totale accumulata e l’energia persa du-
rante ogni oscillazione o, in altre parole, il rapporto
fra l’energia immagazzinata e l’energia dissipata in
un periodo di oscillazione. Per un circuito RLC serie
ideale, che possiamo assumere per rappresentare una
rete di potenza chip-package-PCB, Q è definito come
Q=(
LC)/R e comprende gli effetti parassiti di tutti i
componenti del sistema.
In un sistema PDN, la resistenza e l’induttanza sono
in gran parte determinati dall’architettura della rete
disegnata per distribuire i segnali di potenza dai re-
golatori di tensione ai transistor attraverso percorsi
su più livelli, che mirano a evitare le congestioni e i
cortocircuiti. Ciò significa che è ben difficile inter-
venire sui percorsi della PDN per cercare di ridurre
l’induttanza o la resistenza e il progettista, similmen-
te all’ottimizzazione della frequenza dei picchi di ri-
sonanza, può solo aggiungere qualche capacità nel
chip, nel package o nella PCB per ottenere dei piccoli
effetti sui picchi di impedenza. Inoltre, la minimizza-
zione dei contributi di tutti i picchi di impedenza alla
risonanza del sistema CPS è critica perché influenza
direttamente il rumore elettromagnetico sui contatti
fra chip e package. Un simulatore di campo elettro-
magnetico ibrido può calcolare la Q sull’intero siste-
ma considerando anche le capacità di disaccoppia-
mento nel chip e nella scheda. D’altra parte, quando
la corrente di un dominio di potenza scorre proprio
alla sua frequenza di risonanza, si verifica un effetto
ad anello indesiderato perché il rumore di potenza
può amplificarsi esageratamente per brevi intervalli
di tempo. Come si può vedere nella figura 5, il poten-
ziale di tensione (forma d’onda in basso) al contatto
C4 del circuito ha un andamento sinusoidale decre-
scente, nel quale l’intensità e il periodo dello smorza-
mento delle oscillazioni sono determinati dal fattore
di qualità del sistema.
Sopprimere le frequenza di risonanza è fondamentale
per garantire la Power Integrity. Tutti i circuiti sono
progettati per rispettare i limiti di rumore di tensio-
ne nelle condizioni operative normali, ma quando si
lavora in prossimità della frequenza di risonanza il ru-
more aumenta esageratamente causando malfunzio-
namenti. Nel precedente esempio, il rumore di ten-
sione appare come il 94% rispetto alla tensione ideale
riscontrabile con un’analisi sulla caduta di tensione a
livello di chip e, tuttavia, quando si aggiungono all’a-
nalisi anche i modelli del package e della scheda PCB,
allora si rilevano gli effetti di risonanza e la caduta di
tensione supera il 12% della tensione ideale. Eviden-
temente sono intervenuti dei picchi di tensione e cor-
rente che hanno amplificato gli effetti di risonanza.
In definitiva, numerosi fattori contribuiscono al ru-
more di potenza a livello di sistema. Chip, package e
PCB concorrono individualmente al rumore, ma sulla
qualità della Power Integrity intervengono svariati al-
tri fattori dovuti alla mutua interazione fra tutti i com-
ponenti del sistema. Questo appare evidente nell’ana-
lisi sulla caduta di tensione nel dominio del tempo,
nell’abbattimento dell’impedenza nel dominio della
frequenza e nella fase di ottimizzazione della frequen-
za di risonanza. In sintesi, la Power Integrity dev’es-
sere analizzata contestualmente sul sistema completo
per risolvere davvero tutte le complessità a livello di
sistema.
Fig. 5 – Esempio di simulazione nel dominio del tem-
po di un’analisi completa chip-package-PCB attorno
a una frequenza risonante. La forma d’onda in alto
rappresenta la domanda di corrente dei transistor
nel tempo, la forma d’onda intermedia è il flusso di
corrente dalla batteria fino al chip nel dominio del
tempo e, infine, la forma d’onda in basso rappresen-
ta il rumore di tensione osservato ai contatti. Si noti
l’esagerato effetto di amplificazione del rumore sui
contatti
1...,75,76,77,78,79,80,81,82,83,84 86,87,88
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