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53 • SETTEMBRE • 2014
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Altera ritiene di poter rappresentare una
grande occasione per molte aziende, perché
nonostante la passata carenza di investimenti
tecnologici in questo Paese, oggi la microelet-
tronica sta diventando pervasiva, e un investi-
mento in quest’area diventa fondamentale. In
un panorama in cui l’Italia comincia a intrave-
dere la crescita, la nostra missione è seguire
tutti i clienti che oggi vedono aumentare il
contenuto di elettronica dei prodotti, fornen-
do loro gli strumenti per passare dall’idea,
all’implementazione finale, fino al lancio sul
mercato dei prodotti stessi”.
L’obiettivo insomma è alleviare, o evitare a
queste aziende, l’onere di ricercare tecno-
logia d’avanguardia all’estero, esternalizza-
re competenze, o programmare politiche di
outsourcing. “Nel quadro di crescente com-
plessità tecnologica, intendiamo proporci come un partner
in grado di fornire accesso a tecnologie allo stato dell’arte,
che consentano ai clienti di innovare con costi contenuti, e
di concentrarsi sugli elementi di differenziazione nel mer-
cato finale”. E gli FPGA rappresentano il fulcro della visio-
ne che traguarda i prossimi anni. “Riteniamo che in futuro
vi saranno piattaforme programmabili per ogni segmento
di mercato, dove daranno agli utenti la possibilità di svilup-
pare funzionalità nuove, eseguire personalizzazioni, antici-
pare trend, e anchemantenere supremazie in determinate
fasce di prodotti. E tutto ciò senza necessariamente dover
veder crescere in maniera esponenziale gli investimenti,
perché questi risulteranno integrati e complementati dagli
investimenti di Altera, sia di tipo tecnologico, sia applica-
tivo, in termini di IP ed ecosistemi con partner qualificati
e di alta qualità. L’integrazione nel mondo degli FPGA di
architetture micro come ARM permetterà di sviluppare
questo scenario, sia sugli investimenti hardware, sia su
quelli software.
Perché gli FPGA.
Un business più ‘sostenibile’
Come si è accennato, il mercato dei semiconduttori sta
attraversando una fase di maturità, rispetto alla crescita
registrata in passato, e negli anni il costo di sviluppo di
soluzioni custom o ASIC (application-specific integrated
circuit) è continuato a crescere in maniera esponenziale.
“Oggi, dati riconosciuti indicano che il costo di sviluppo
di un ASIC, usando tecnologie allo stato dell’arte, parte
da una soglia attorno ai 60-70 milioni di dollari”. Costo
che include una serie di complesse variabili (costi delle
maschere, del software di verifica; costi di ramp-up in
produzione e così via). Anche ipotizzando, per semplicità
di calcolo, di partire da un investimento di 50 milioni di
dollari, affinché tale business possa esse-
re economicamente sostenibile, il fatturato
sull’applicazione di quel dispositivo ASIC, in
base agli attuali parametri finanziari, dovreb-
be essere cinque volte tanto, cioè 250 milioni
di dollari che, assumendo di mantenere una
marketshare del 20%, significa traguardare un
mercato complessivo da unmiliardo di dollari.
Immaginando un costo per unità di 50 dollari,
occorrerebbe quindi produrre e vendere un
volume di 5 milioni di pezzi. Per tale ragione,
giustificare investimenti in tecnologie ASIC, e
anche in ASSP (application-specific standard
product), diventa sempre più difficile. E ciò,
spiega Montanaro, permette agli FPGA, che
non sono sviluppati per una specifica appli-
cazione, di ‘soffrire’ meno. “Anche per noi,
comunque gli investimenti non sono banali, e
infatti ne abbiamo uno significativo in R&D. Però sono più
sostenibili perché, essendo programmabili, gli FPGA non
devono essere sviluppati in modo specifico per un deter-
minato utilizzo, e la loro produzione è giustificabile per
volumi più bassi, e trasversali a piùmercati e applicazioni”.
Negli anni Altera, attraverso questo modello, è riuscita
progressivamente a introdurre i propri FPGA, ad esempio
la gamma a basso costo Cyclone, in sostituzione di alcune
fasce di ASIC. E la stessa cosa l’ha fatta nel dominio degli
ASSP, laddove i volumi non ne rendevano più conveniente
lo sviluppo. A quel punto, però, è entrata in gioco anche
la capacità di comprendere le applicazioni specifiche, e di
disporre della ‘intellectual property’ (IP) che tipicamente
si trova integrata all’interno di un ASSP. Da tale punto di
vista, aggiunge Montanaro, Altera ha già attuato in passa-
to, e continua a portare avanti anche oggi, una strategia di
investimenti in IP, attuata sia attraverso lo sviluppo diretto
di tecnologie di base (interfacce di memoria, sistemi di
interconnessione e così via), sia tramite varie acquisizioni
societarie, fra cui ad esempio quella recente di TPAK,
nell’area dei prodotti OTN (optical transport network)
FPGA-based, che arricchisce l’ecosistema esistente dei
fornitori di IP.
Generation 10 scandisce
la roadmap tecnologica
In termini di tecnologie di fabbricazione dei semicondut-
tori, l’introduzione l’anno scorso della Generation 10 si
è compiuta all’insegna delle collaborazioni con fonderie
di silicio come TSMC e Intel, e scandisce l’integrazione,
nella gamma di soluzioni, di famiglie di dispositivi pro-
grammabili ancora più evoluti. A partire dagli FPGA Arria
10, dedicati al segmento ‘midrange’, e basati sulla tecnolo-
gia a 20 nm di TSMC, per arrivare alla gamma ‘high-end’
Achille
Montanaro,
regional
sales manager
per il Sud Europa
di Altera
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