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EMBEDDED
52 • MAGGIO • 2014
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dell’automazione della superiorità di Powerlink rispetto a
ogni altro fieldbus esistente.
Nel 2003 fu fondato l’Ethernet Powerlink Standardization
Group (Epsg) e il protocollo fu esteso includendo
CANopen, che portò molteplici benefici per gli utenti che
poterono così impiegare profili già accettati e supportati
da innumerevoli produttori. Oggi Powerlink è diffuso in
tutto il globo e il gruppo è cresciuto fino a includere oltre
3100 produttori di dispositivi in ogni area dell’automazione
industriale. Grazie alle sue caratteristiche – in particolare
un’accuratezza di sincronizzazione di 100ns e una velocità
di trasmissione di 100Mbit/s – Powerlink è adeguato
anche per tutte quelle applicazioni industriali che hanno
come requisito elevate performance real-time. Inoltre il
suo sistema di gestione della comunicazione previene le
collisioni, assicurando così il determinismo necessario.
Dal 2008 lo stack Powerlink è stato reso disponibile come
software open-source, facilitando ulteriormente la crescita
di questo standard di comunicazione avanzato, da allora
continuata senza interruzioni e convalidata dai sempre più
numerosi costruttori che hanno integrato Powerlink nei
loro prodotti, tra i quali ABB, Baumüller, B&R, Danfoss,
Infranor, KEB, Lenze, Nord Drivesystems, Schneider
Electric e Yaskawa, per citarne alcuni.
Le reti industriali continuano anche ad adottare una larga
varietà di tecnologie di comunicazione wireless. In ambito
industriale il principale protocollo adottato è il Wireless Lan
(Wlan), grazie alla sua forte espansione ed evoluzione avve-
nuta nel mondo corporate. Sono molto usati anche i proto-
colli Bluetooth (per la sua capacità di accoppiare dispositivi
in modo semplice e sicuro), WirelessHART e ISA 100.11.
Sicurezza: un aspetto importante
La crescente interconnessione delle apparecchiature di
produzione ha aperto le fabbriche ai benefici della pro-
duzione flessibile e delle comunicazioni mobili wireless.
Tuttavia questa trasformazione sta anche esponendo i
siti produttivi a minacce di sicurezza informatica e cyber-
attack, costringendo le aziende a trovare soluzioni per
proteggere le proprie reti. Il tema della sicurezza nelle reti
industriali si è imposto all’attenzione pubblica nel 2010,
quando il virus worm Stuxnet infettò sistemi di controllo
industriale in Iran. Sebbene Stuxnet fosse stato pensato
come uno strumento di intelligence, altri tipi di malware
vengono progettati semplicemente per infettare e dan-
neggiare sistemi di produzione. In alcuni casi gli hacker
hanno bloccato documenti o comunicazioni aziendali,
chiedendo un riscatto per togliere il malware dai sistemi
dell’azienda presa di mira.
Ulteriori vulnerabilità possono derivare dalla crescente
tendenza all’utilizzo del cosiddetto Byod (Bring your own
device) in azienda, dove i lavoratori possono usare i pro-
pri smartphone e tablet per monitorare e controllare gli
impianti industriali. I dispositivi personali, se non adegua-
tamente gestiti, possono presentare scarse misure di sicu-
rezza, e quindi offrire una breccia agli hacker per accedere
a dati confidenziali o utilizzare l’apparecchio per inoculare
il malware attraverso i sistemi di automazione di fabbrica.
Per contrastare questo tipo di minaccia è possibile adotta-
re alcune contromisure, come ad esempio l’allestimento
di siti “honeypot” (copie di quelli reali ma pensati solo per
sviare l’attenzione degli hacker), strumenti anti-malware
e sistemi Mdm (Mobile device management) per la
gestione sicura dei dispositivi di comunicazione aziendali
e personali.
Degna di nota è la soluzione openSAFETY, il primo
standard di sicurezza aperto, e l’unico indipendente dal
bus, attualmente disponibile per tutte le soluzioni con
bus di campo ed Ethernet industriale. Questa tecnologia,
conforme con la norma IEC 61508, semplifica l’implemen-
tazione delle misure di sicurezza secondo le linee guida
della direttiva macchine 2006/42/CE e di altri standard
attualmente in vigore. Grazie all’adozione del principio
del “black channel”, openSAFETY è l’unico protocollo di
sicurezza al mondo in grado di trasferire i dati di sicurezza
tramite qualunque sistema di bus di campo. Oltre a un alto
livello di interoperabilità, le sue modalità di funzionamento
garantiscono la ricezione e l’elaborazione dei messaggi
da parte di tutti i destinatari allo stesso tempo. La combi-
nazione di tempi di risposta più rapidi e minori distanze
di sicurezza si traduce in un aumento della produttività,
un fattore particolarmente importante per i produttori di
macchine. Unitamente alla tecnologia di azionamento di
sicurezza, il protocollo rende possibile un numero molto
elevato di risposte di sicurezza estremamente rapide,
offrendo agli sviluppatori di macchine un’opportunità per
ridurre la loro dipendenza dai pulsanti di arresto di emer-
genza, spesso all’origine di diversi danni. I cablaggi dei
Tabella 1- Fieldbus industriali più diffusi e relativi
protocolli Industrial Ethernet
Protocolli Seriali
Protocolli Ethernet-Based
CANopen
EtherCAT
CANopen
Ethernet Powerlink
DeviceNet/ControlNet
Ethernet/IP
LonWorks
Lon over Ethernet
Modbus-RTU
Modbus-TCP
PROFIBUS
PROFINET
SERCOS I/II
SERCOS III
-
VARAN
CC-Link
CC-Link IE
Fieldbus Foundation H1
Fieldbus Foundation HSE
1...,28,29,30,31,32,33,34,35,36,37 39,40,41,42,43,44,45,46,47,48,...86
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