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XII

Power

POWER 14 -

SETTEMBRE 2017

Il report “

Global Lithium Ion Battery Market 2016 –

2020

” pubblicato da

Technavio

prevede una crescita con

Cagr del 15,43% fino al 2020 per le batterie agli ioni di

litio ricaricabili. Fra i più importanti mercati applicativi,

troviamo citati al primo posto i veicoli elettrici HEV ed

EV, al secondo l’elettronica di consumo e al terzo l’im-

magazzinamento dell’energia.

Dello stesso parere è

Research and Markets

che nel suo

Automotive Battery Markets Analysis - Forecast 2016-

2021

” specifica che le batterie per automobili agli ioni

di litio saranno il prodotto

dominante di questo settore

almeno per i prossimi quat-

tro anni. Per di più, al conve-

gno di apertura del recente

Battery Show

statunitense

l’esperto Claire Curry di

Blo-

omberg New Energy Finance

ha dichiarato che la doman-

da del litio crescerà del 296%

nei prossimi dieci anni e ciò

giustifica il recente aumento

di prezzo del litio sul merca-

to. D’altro canto, nella stessa

occasione i produttori hanno

detto di non esserne preoc-

cupati, perché il litio costi-

tuisce appena il 3,5% del

costo di una batteria e, inol-

tre, tutt’oggi viene riciclato

poco, proprio perché è ancora relativamente economico

e abbondante in natura e perciò, semmai dovesse salirne

ulteriormente il prezzo, basterebbe aumentarne il rici-

claggio per riabbassarlo. C’è qualche preoccupazione in

più, invece, per il cobalto usato spesso nei catodi, per-

ché nella quasi totalità viene estratto in Congo, dove è

in corso una guerra civile che minaccia di farne lievitare

il prezzo e ciò potrebbe favorire i costruttori che sono

riusciti a ingegnerizzare l’utilizzo del manganese, che ne

è un dignitoso sostituto ed è disponibile in abbondan-

za a un prezzo più economico. Grandi aspettative sono

riposte nei catodi in litio-ferro-fosfato, che sembrano ri-

solvere ogni dubbio in termini di migliori prestazioni e

minori rischi, mentre per gli anodi la tecnologia consoli-

data è il carbonio, che sembra andare benissimo, ma c’è

già chi sperimenta il grafene.

Va detto che c’è differenza fra le batterie agli ioni di litio

per i veicoli elettrici (EV) e per gli ibridi (HEV, Hybrid

Electric Vehicles), perché le prime devono accumula-

re la massima quantità di

energia,al fine di far per-

correre quanti più chilome-

tri possibile all’autovettura

rilasciando gradualmente

l’energia contenuta, men-

tre le seconde sono proget-

tate per essere in grado di

generare la massima poten-

za possibile ogni volta che,

anche solo per un istante,

devono sopperire al moto-

re a combustione e perciò

sono progettate per eroga-

re buoni picchi di energia,

con una risposta molto più

reattiva rispetto alle prime.

Ci si auspica che il maggior

uso delle batterie nei veico-

li abbia un effetto benefico

sulla diminuzione delle emissioni di anidride carbonica

nell’atmosfera.

Nanofosfati

A123 Systems è stata fondata per sviluppare la tecnologia

dei nano-fosfati “Nanophosphate”, concepita nel vicino

Massachusetts Institute of Technology, e accreditata di

eccellenti prestazioni nel mantenimento della carica

delle batterie automotive. L’utilizzo di nanoparticelle di

Lucio Pellizzari

Le batterie automotive preferiscono

gli ioni di litio

Gli ioni di litio sono la tecnologia dominante nelle batterie automotive

e si cerca oggi di migliorarne gli elettrodi per elevare quanto più possibile

la densità di energia immagazzinabile e la potenza specifica generabile

Fig. 1

– Le celle Nanophosphate di A123 Systems sono modulari con den-

sità di energia che va da 2,5 a 260 Ah e si caratterizzano per il prolungato

ciclo vitale