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Power

POWER 14 -

SETTEMBRE 2017

Alla crescente diffusione dei superconden-

satori (chiamati anche ultra-condensatori

o EDLC (Electric Double-Layer Capacitor

– condensatori a doppio strato elettrico)

corrisponde un analogo incremento del

desiderio di convertire il sistema di alimen-

tazione elettrica di varie applicazioni, sostituen-

do le tradizionali batterie con gli EDLC. La semplice sostitu-

zione degli uni con gli altri, tuttavia, inmolti casi non ha senso

o non è proprio possibile. Nonostante ciò, i supercondensato-

ri consentono di ottimizzare molte applicazioni.

Batterie e supercaps si basano su metodi di accumulo dell’e-

nergia completamente diversi. Analizzandoli più in dettaglio,

si spiega il perché non possano semplicemente sostituirsi gli

uni alle altre.

Batteria: un accumulatore elettrochimico

Una batteria è in pratica una sorgente di tensione. Durante la

scarica, la tensione mantiene un’elevata stabilità per un am-

pio range e solo a fine scarica diminuisce radicalmente, come

si evince dal grafico di figura 1. Durante il processo di carica,

l’energia elettrica viene trasformata in energia chimica e im-

magazzinata sotto questa forma; durante la scarica viene nuo-

vamente liberata sotto forma di energia elettrica. L’energia

accumulata si calcola con la seguente formula: Energia (Ws)

= (capacità (Ah) / 3600s) x tensione nominale (V). A seconda

della tecnologia di accumulo, si possono raggiungere livelli di

rendimento dell’ordine del 50-90% circa. Rispetto ai conden-

satori, le batterie hanno il vantaggio di poter immagazzinare

un contenuto di energia nettamente maggiore. Gli svantaggi

sono la sensibilità ai picchi di corrente elevati, che danneggia-

no la batteria in modo permanente e il range di temperatura

di funzionamento limitato, da 0 a 45 °C circa. Valori superiori

o inferiori a questi limiti comportano una riduzione della vita

utile della batteria, dovuta alla sua composizione chimica.

Condensatore: un accumulatore elettrostatico

Poiché i condensatori accumulano l’energia in forma elet-

trostatica e la diminuzione della tensione dovuta al consumo

di corrente ha un andamento quasi lineare (si faccia sempre

riferimento alla Fig. 1), sono considerati una sorgente di ali-

mentazione basata sulla corrente. Essi raggiungono un rendi-

mento del 98% circa e funzionano senza subire danni in un

intervallo di temperatura compreso tra -40 °C e +65 °C; senza

dimenticare che alle basse temperature la loro capacità resta

costante. Grazie a un’ESR nell’ordine dei milliohm, è possibi-

le gestire picchi di corrente di parecchie centinaia o migliaia

di ampere. Il loro tallone d’Achille è il contenuto energeti-

co notevolmente inferiore rispetto alla batteria. Il contenuto

energetico viene calcolato con la formula:

Energia (Ws) = 0,5 x Capacità (As/V) x oscillazione tensione2

(carica² (V²) - scarica² (V²)).

Nella figura 2 sono riportate le caratteristiche salienti delle

due sorgenti di energia.

Dimensionamento del condensatore

Nel processo di migrazione dalle batterie agli Edlc, occorre

rivedere sostanzialmente il dimensionamento dell’accumu-

latore di energia, per via delle diverse tecnologie e caratteri-

stiche dei due prodotti. Fare semplicemente riferimento al

valore nominale delle batterie non è sicuramente una stra-

Technical support Rutronik

Supercondensatori,

un sostituto delle batterie?

Batterie e supercondensatori si basano su metodi di accumulo dell’energia

completamente diversi: questo è il motivo per cui non è possibile in molti casi

sostituire semplicemente gli uni con gli altri

Fig.1

– Mentre la tensione della batteria mantiene a lungo lo stesso livello,

quella del condensatore evidenzia un calo lineare