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MEDICAL 7 - aprile 2015

IV

Medical

La terza edizione dello standard ANSI/AAMI ES 60601-

1:2005 / IEC 60601-1 è così complessa, stratificata e in

molti casi ambigua e contradditoria che i progettisti di

sistemi e di alimentatori possono essere scusati nel caso

perdano di mira l’obbiettivo per il quale è stato in origine

creato. Il nuovo “60601”, come è comunemente definito

questo standard, con tutta l’attenzione che ha dedicato

alle misure di protezione (MOP – Means Of Protection)

sia per l’operatore sia per il paziente, pone molto più

l’accento su aspetti quali classificazione dei sistemi, defi-

nizioni e sicurezza del sistema complessivo, piuttosto che

non sul miglioramento delle specifiche di progetto o del-

le prestazioni. Fatte queste doverose premesse, la scelta

di un alimentatore standard, in ossequio al principio che

le cose semplici sono le migliori (KISS – Keep It Simple,

Stupid), permette di “aggirare” un gran numero di col-

laudi e pratiche burocratiche, e i relativi costi, a fronte

di una notevole semplificazione in fase di progetto.Prima

di procedere è utile chiarire denominazioni e derivazioni

dello standard che possono esse stesse ingenerare confu-

sione. ANSI è l’acronimo di American National Standards

Institute, mentre AAMI è quello dell’Association for the

Advancement of Medical Instrumentation. ANSI/AAMI

ES 60601-1:2005 è identico allo standard IEC 60601-1:2005

accettato su scala globale a eccezione di alcuni scostamen-

ti che si sono resi necessari per garantire la conformità

alle specifiche previste per il funzionamento negli Stati

Uniti. Esso è regolamente restrato presso la FDA. In modo

del tutto analogo, EN 60601-1 è identico allo standard

IEC 60601-1:2005 a eccezione di alcuni scostamenti neces-

sari per adeguarsi alla legislazione europea, mentre CSA‐

C22.2 NO. 60601‐1:08UL è la versione valida sul territorio

canadese. UL è basato sulla versione statunitense di ES

60601-1:2005, in riconoscimento dell’accettazione su sca-

la globale di IEC 60601-1.

Secondo il

Medical Device Safety Reports

(MDSR) dell’E-

CRI Institute, i guasti dei dispositivi medicali che possono

comportare lesioni o morte rientrano in cinque categorie

principali, due delle quali – dispositivi e fattori esterni –

sono a loro volta suddivise in sotto-categorie, che possono

essere riconducibili direttamente agli alimentatori. Per

quanto concerne i dispositivi, il rapporto MDSR chiama

in causa carenze di natura software, mentre nel caso dei

fattori esterni gli alimentatori sono chiamati direttamente

in causa.

Jeff Schnabel

Vp of marketing

CUI

Gli alimentatori medicali

e la normativa 60601-1

Anche se la 3a edizione dello standard IEC/EN/ES 60601-1 definisce vari livelli

di protezione per l’operatore (MOOP) e il paziente (MOPP), sul lungo termine può

risultare più economico ed efficiente optare per un alimentatore che garantisca il più

alto livello di conformità

Fig. 1 – Una corrente di dispersione di anche di po-

chi milliAmpere può avere effetti sul corpo umano;

per questo motivo lo standard 60601-1 ha definito

limiti precisi. I progettisti devono fare attenzione

al fatto che in alcune parti del globo, ad esempio

in Nord America, i limiti possono essere inferiori

(0,3 mA invece di 0,5 mA) (Fonte: IAEI Magazine

http://iaeimagazine.org/magazine/2012/05/16/gfci- and-afci-basics/)