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MEDICAL 7 - aprile 2015

XII

Medical

un indubbio vantaggio per tutti i dispositivi medicali por-

tatili alimentati mediante una batteria primaria. Il nucleo

richiede una corrente di 175 µA/MHz in modalità attiva a

una frequenza di 24 MHz e una corrente di soli 1,8 µA in

modalità “low-power” con l’RTC abilitato, mentre numero-

se modalità di gestione della potenza consentono di ridurre

i consumi. La possibilità di arrestare il funzionamento delle

periferiche non attive è un’altra opzione disponibile per

contenere ulteriormente i consumi. Un controllore DMA a

6 canali garantisce il funzionamento delle periferiche men-

tre il microcontrollore si trova in “sleep mode”. Il converti-

tore A/D può quindi essere programmato inmodo da effet-

tuare la scansione dei canali di ingresso, raccogliere i dati e

“svegliare” il core solo quando è richiesto il suo intervento.

Periferiche cablate per una maggiore flessibilità

dell’interfaccia

Le periferiche embedded forniscono tutte le funzionalità

necessarie per la realizzazione di un dispositivo medicale

portatile. Un controlloreUSB 2.0 Full Speed con interfaccia

fisica (PHY) permette un collegamento diretto con il cavo

USB, con conseguente riduzione sia degli ingombri sulla

scheda sia del costo del sistema. Un regolatore di tensio-

ne integrato consente di eseguire una commutazione “in-

telligente” tra l’alimentazione principale e V

BUS

nel caso di

connessione con un host USB. Una caratteristica di questo

tipo è particolarmente utile nei sistemi in cui l’alimentazio-

ne VDD è costituita da una batteria. Per la comunicazione

sincrona con più periferiche di tipo slave sono disponibili

fino a un massimo di tre interfacce SPI master. È possibile

trasferire dati fino a 24 MHz, mentre la modalità DMA è

supportata per i buffer sia di ricezione sia di trasmissione.

Le due interfacce per bus I

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C master/slave consentono di

comunicare con un’ampia gamma di periferiche compati-

bili con questo tipo di bus. Il dispositivo supporta i protocol-

li master e slave. Due porte USART (universal synchronous

/ asynchronous receiver / transmitter) permettono di effet-

tuare la comunicazione in modalità asincrona full-duplex o

sincrona half-duplex.

Opzioni di connettività wireless (disponibili in futuro)

Uno slave compatibile con lo standard BLE (Bluetooth

low-energy) v4.0 copre il range di frequenza radio (RF)

compreso tra 2.400 GHz e 2.4832 GHz. Questa interfaccia

può essere utilizzata ad esempio per collegare un sensore

glicemico e le pompe per l’insulina utilizzate per un pan-

creas artificiale. Uno stack gratuito con codice sorgente sarà

disponibile per un profilo medicale al seguente indirizzo:

http://content.maximintegrated.com/datasheet/index. mvp/id/8425/t/do#Software%2FModels

.

Un transceiver ISM quad band (per le bande 315, 433, 868

e 915MHz) supporta diversi schemi di modulazione – FFSK,

FMSK, AFSK – oltre a svariate modalità di “sleep” caratteriz-

zate da un “risveglio” in tempi brevissimi.

Soluzioni di potenza per aggiungere funzioni

di sicurezza e ridurre gli ingombri

Si prenda ora in considerazione un dispositivo medicale

portatile alimentato da una sorgente ricaricabile esterna.

MAX14663 (Fig. 6), un PMIC con caricabatteria a com-

mutazione a ioni di litio (Li+) integrato, si propone come

una soluzione di potenza ottimizzata per dispositivi medica-

li portatili di dimensioni molto ridotte. Utilizzato insieme

al microcontrollore MAX32600, permette di ottimizzare

la potenza, diminuire gli ingombri e aggiungere ulteriori

funzionalità. Di seguito saranno analizzate le caratteristiche

di MAX14663 in relazione alla gestione della batteria e la

connettività USB.

Fig. 7 – L a protezione “ermetica” di MAX14663

unitamente a un commutatore di isolamento per-

mette di conservare la carica della batteria

Fig. 8 – Andamento dello stato della carica (SOC)

in funzione del tempo. Osservando la figura si de-

duce che la tecnologia ModelGauge permette di

non accumulare gli errori in funzione del tempo