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EON

EWS

n

.

612

- OTTOBRE 2017

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sono essere configurati per

implementare interfacce di

bus proprietarie e “su misura”,

oltre a interfacce standard;

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7 $

obsolescenza può essere

emulata all’interno del dispo-

sitivo, sia che si tratti di logica

di collegamento attraverso

un CPLD, sia nel caso di un

processore più complesso,

che usa un core sintetizza-

bile all’interno di un FPGA

o il sistema di elaborazione

all’interno di un SoC Zynq.

L’uso dei dispositivi intera-

mente programmabili può, in

alcuni casi d’uso, eliminare

la necessità di riprogettare

le schede elettroniche attual-

mente impiegate. In alternati-

va, è possibile aggiungere al

sistema una scheda figlia che

contiene il dispositivo intera-

mente programmabile, con

gli ingressi e le uscite con-

nessi direttamente alle piaz-

zole del dispositivo obsoleto.

Naturalmente, se si deve se-

guire questa strada, occorre

analizzare le condizioni am-

bientali dinamiche e termiche

dell’apparecchio per garantire

che la soluzione sia fattibile.

Quando si tratta di emulare

funzioni complesse all’interno

di un CPLD, un FPGA o un

SoC per replicare una funzio-

ne complessa come un micro-

controllore o un processore, è

presente una gamma di opzio-

ni disponibili. La funzione può

essere replicata usando core

di Processore ARM A9 all’in-

terno di un SoC, o usando

core MicroBlaze o PicoBlaze

sintetizzabili su FPGA. Il ricor-

so a questo approccio sempli-

cemente richiede la riscrittura

del software per il processore

selezionato, e fornisce una

soluzione più ottimizzata. Un

secondo approccio consiste

nel ricreare il microcontrollore

obsoleto all’interno della logi-

ca programmabile ed eseguire

il software originale. Tale ap-

proccio richiede che sia dispo-

nibile una versione del core

sintetizzabile su silicio del pro-

cessore che è diventato ob-

soleto. Quest’ultima potrebbe

essere sia fornita commercial-

mente da uno sviluppatore IP

terzo, sia ottenuta usando una

risorsa di tipo open source. In

alternativa, se non esiste un

core sintetizzabile, è possibile

svilupparne uno internamen-

te. Ovviamente, realizzare un

nuovo progetto in un dispo-

sitivo Interamente Program-

mabile a partire dal concetto

iniziale, anziché ricorrere a

più componenti standard, as-

sicura anche una riduzione

significativa dell’obsolescen-

za. I dispositivi Interamente

Programmabili di Xilinx sono

pensati per supportare pro-

dotti con cicli di vita lunghi di

15 fino a 20 anni. I dispositivi

Interamente Programmabili di

Xilinx sono stati ideati per sup-

portare prodotti con cicli di vita

da 15 fino a 20 anni.

Holt sul primo microproces-

sore (l’MP944 del 1969) e di

Gastone Garziera, uno dei

progettisti del primo perso-

nal computer, l’Olivetti 101 o

Perottina. Nell’occasione è

stata presentata l’anteprima

di The Accidental Engineer,

l’autobiografia di Ray Holt,

alla quale ho collaborato per-

sonalmente.

Makers and Stem

Gli aspetti tecnici della rivo-

luzione digitale richiedono

buoni programmatori, inge-

gneri hardware aggiornati,

prototipi e prodotti basati sul

3D. La domanda è grande

e la risposta sta nel binomio

Maker/Stem. I Makers sono

una faccia della medaglia

del rinnovamento del termine

cultura che dall’altro lato por-

ta la scritta Stem, una forma-

zione di scienza, tecnologia,

engineering e matematica

che tanto successo ha oltre-

oceano. Da svariati anni Holt

si occupa di Stem + Robotics

nelle comunità rurali del Mis-

sissippi, uno stato per certi

versi simile all’Italia e che si

avvantaggerà molto della li-

beralizzazione dei programmi

scolastici appena varata negli

States. Nell’evento dedicato

a Makers e Stem, ospitato dal

Fablab Casilino del BIC Lazio

di Roma, Holt ha condiviso la

sua esperienza con i formato-

ri intervenuti, dialogando con

loro e regalando il program-

ma di una intera stagione.

Elettronica

@ La Sapienza

Il luogo d’elezione per ascol-

tare un progettista è tra i

progettisti. Ecco perché con

grandissimo piacere Ray ha

accettato l’invito dei profes-

sori Mauro Olivieri e Alessan-

dro Trifiletti e ha tenuto una

sessione storico-tecnica an-

che nell’Ateneo La Sapienza

di Roma. In questo incontro,

le domande sono state anche

molto tecniche, vista la pre-

senza di progettisti ricchi di

esperienza e d’entusiasmo.

M

olte applicazioni sono carat-

terizzate da una vita operati-

va lunga, ad esempio quelle

adottate in campo industriale,

scientifico e militare. In queste

ultime, la vita operativa potreb-

be superare la durata di dispo-

nibilità dei componenti, il che si

traduce in un impatto negativo

sulla capacità del costruttore di

effettuare riparazioni o di ini-

ziare nuovi cicli di produzione.

Se i dispositivi obsoleti sono

componenti discreti, come ad

esempio i passivi, le parti di

ricambio dovrebbero esse-

re identificate più facilmente.

Tuttavia, se il componente ob-

soleto è più complesso, come

nel caso di un processore, un

dispositivo logico o un micro-

controllore, allora è molto più

difficile individuare un compo-

nente sostitutivo idoneo. La

sostituzione di tali componenti

obsoleti più avanzati all’inter-

no di un progetto può essere

molto costosa, e richiede po-

tenzialmente l’intera riprogetta-

zione dell’hardware elettronico

e del software. L’uso dei di-

spositivi programmabili contri-

buisce a ridurre questi impatti,

consentendo ai progettisti non

solo di gestire l’obsolescenza

dei componenti, ma anche di

ridurre il costo e la complessi-

tà della soluzione. I dispositivi

interamente programmabili di

Xilinx sono disponibili sotto

forma di una gamma di com-

ponenti che si differenziano in

termini di tipologie, funzionalità

e dimensioni, dagli FPGA, ai

System on Chip (SoC), ai PLD

complessi (CPLD). I progettisti

possono scegliere il tipo di di-

spositivo più idoneo in relazio-

ne ai propri requisiti. La natura

flessibile di questi dispositivi

interamente programmabili as-

sicura due vantaggi importanti:

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universale: i dispositivi pos-

Come gestire l’obsolescenza

usando

i dispositivi interamente programmabili

La scelta del componente sostitutivo più adatto di un processore,

di un microcontrollore o di un dispositivo logico può comportare

difficoltà e costi aggiuntivi significativi. L’uso dei dispositivi

in logica programmabile consente di rimuovere questi ostacoli

G

ILES

P

ECKHAM

La famiglia

di SoC Zynq

di Xilinx

GILES

PECKHAM

,

regional

marketing

director di

Xilinx

T

ECNOLOGIE