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P

arola

alle

aziende

26

mente impressionante. Si provi

ora a immaginare cosa saran-

no in grado di fare le MCU di

domani e come cambieranno

per sempre la nostra vita. Le

aziende di semiconduttori fo-

calizzate sullo sviluppo di MCU

fanno a gara per aggiornare le

loro famiglie di prodotti e sfrut-

tare al meglio la crescente ri-

chiesta di MCU.

D:

Quali sono le principali

strategie adottate dalla vo-

stra società sul breve/medio

periodo per soddisfare al

meglio le richieste di questo

mercato?

R:

Cypress

è focalizzata sulla

risoluzione dei problemi dei

propri clienti proponendo si-

stemi sistemi flessibili dal

punto di vista hardware e sof-

tware. I nostri dispositivi PSoC

(Programmable System on a

Chip) abbinano la semplicità

di una MCU con l’hardware

programmabile di un FPGA in

una soluzione ottimizzata in

termini di costi. I nostri disposi-

tivi PSoC sono stati ideati per

adattarsi alle tendenze in atto.

Quando agli inizio dell’anno

2000 è iniziato a diffondersi

l’uso del rilevamento di tipo

capacitivo, i nostri PSoC stan-

dard erano in grado di suppor-

tare questa funzionalità gra-

zie alla tecnologia CapSense,

giunta oggi alla quarta gene-

razione.

Da generico hardware pro-

grammabile, CapSense si è

trasformato in un elemento

critico per le nostre linee di

prodotto. Nel 2014 abbiamo

aggiunto Bluetotth Low Ener-

gy (BLE) alla nostra famiglia

PSoC e ora siamo in grado

di adattarci alle esigenze de-

gli utilizzatori che sviluppano

soluzioni IoT invece di fornire

loro prodotti BLE “fissi”. Grazie

ai nostri sistemi hardware e

software gli utilizzatori posso-

no introdurre i loro prodotti sul

mercato in un periodo di soli

due mesi.

D:

In che modo state imple-

mentando queste strategie

(stipula di accordi/collabo-

razioni, nuove acquisizioni,

investimento in attività di ri-

cerca e sviluppo, in risorse

umane…)?

R:

La tendenza in atto nel

mercato delle MCU è il con-

solidamento dei fornitori. La

complessità che caratterizza

le attuali MCU – in termini di

software, tool e silicio – ha

spinto molti produttori a fon-

dersi tra di loro al fine di sfrut-

tare le rispettive tecnologie e

guadagnate quore di merca-

to. Nel 2014 Cypress ha an-

nunciato la prima radio BLE

e l’anno successivo sono sta-

ti introdotti i dispositivi PSoC

di seconda generazione con

radio BLE, grazie ai quali è

stato possibile risolvere i pro-

blemi di sicurezza e di ampiez-

za di banda delle specifiche

BLE originali. L’anno scorso,

Cypress ha annunciato la fu-

sione con Spansion, azienda

che a sua volta aveva da poco

acquisito le attività nel cam-

po delle MCU da Fujitsu Se-

miconductor. Grazie a questa

operazione, Cypress può con-

tare su maggiori risorse in ter-

mini di tecnologia, portafoglio

prodotti e capacità produttiva.

Questo ci ha permesso di af-

frontare il mercato delle MCU

di prezzo compreso tra 0,15 e

10 dollari. gli investimento che

faremo nel corso dell’anno ga-

rantiranno ulteriori significativi

progressi.

Ad esempio abbiamo di re-

Cypress Semiconductor

Intervista a John Weil, VP Marketing PSoC & MCU

D:

Qual è la sua opinione

riguardo l’andamento del

mercato (rallentamento, cre-

scita, forte incremento…)?

R:

Negli ultimi cinque anni il

mercato delle MCU non ha fat-

to registrare un vero e proprio

punto di svolta. L’ultimo vero

“scossone” si è verificato a se-

guito del declino del mercato

globale nel biennio 2008-2009.

In quel periodo gli utilizzatori

delle MCU hanno colto l’occa-

sione per diminuire il numero

dei nuovi prodotti introdotti sul

mercato focalizzando la loro

attenzione sulla differenziazio-

ne dei prodotti nella speranza

di una rapida ripresa del mer-

cato. Fu proprio in quell’occa-

sione che iniziammo a vedere

una forte tendenza al pas-

saggio dalle MCU a 8/16 bit

a quelle a 32 bit. Nonostante

questo brusco “cambio di rot-

ta” avvenuto nel corso di tre

anni, il mercato TAM (ovvero

a disposizione) delle MCU a

8/16 bit è rimasto pari a circa

7 miliardi di dollari.

Nel 2010, tutti quegli utenti che

hanno proceduto a un effettivo

rinnovamento dei loro prodot-

ti sono riusciti a guadagnare

quote nei rispettivi mercati nel

momento in cui il settore dei

semiconduttori è cresciuto del

32% in un anno (Report sul

mercato dei semiconduttori di

WSTS e Gartner ) e le MCU a

32 bit sono state tra le artefici

di questo exploit. Dal 2010 la

crescita è stata costante anche

se il TAM per le MCU continua

ad aumentare lentamente, fat-

ta eccezione per il comparto

automotive dove è cresciuta

la richiesta di MCU. Ora stia-

mo entrando in un periodo che

presenta molte analogie con la

fine degli anni 90, dove PC e

dispositivi di rete hanno potuto

beneficiare della diffusione di

Internet che richiedeva cicli di

sviluppo di nuovi prodotti con

cadenza annuale, il che ha

comportato una rapida espan-

sione del TAM per i dispositivi

a semiconduttori. Successiva-

mente il mercato dei telefoni

cellulari è entrato nel dominio

dell’elaborazione mobile, con

gli smartphone che si sono

trasformati in veri e propri com-

puter portatili. In questo conte-

sto vi è stato un aumento del

consumo di MCU, anche se

i veri protagonisti sono state

altre tipologie di prodotti a se-

miconduttore come le memorie

e i processori applicativi. Se si

considera il TAM globale dei

dispositivi a semiconduttore,

le MCU hanno avuto un ruolo

abbastanza marginale.

Personalmente sono convinto

che siamo alle soglie di un’era

dove le MCU potranno rivestire

un ruolo da protagonista. Dai

computer ai dispositivi mobi-

li, Internet sta espandendosi

verso una miriade di dispositi-

vi connessi creando un nuovo

“fronte” per Internet. Queste

sono le promesse della tec-

nologia IoT e sono proprio le

MCU che permetteranno a una

miriade di prodotti di uso quo-

tidiano di connettersi alla Rete.

Grazie a questo trend il consu-

mo di MCU è destinato ad au-

mentare. Dispositivi che solo

fino a un paio di anni fa non

prevedevano l’uso di semicon-

duttori ora integrano una MCU

per generare dati e risponde-

re alle informazioni attraver-

so Internet. Anche se l’idea è

semplice, l’implementazione è

complessa e richiederà anni

per una diffusione capillare.

Questa transizione è molto si-

mile a quella che si è verificata

nel settore dei telefoni cellulari

dal 1998 a oggi: la differenza

tra un telefonino digitale di fine

secolo e gli attuali smartphone

Android e iPhone è decisa-

MCU

JOHN WEIL

EON

ews

n

.

595

-

marzo

2016

A

cura

della

redazione