P
arola
alle
aziende
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mente impressionante. Si provi
ora a immaginare cosa saran-
no in grado di fare le MCU di
domani e come cambieranno
per sempre la nostra vita. Le
aziende di semiconduttori fo-
calizzate sullo sviluppo di MCU
fanno a gara per aggiornare le
loro famiglie di prodotti e sfrut-
tare al meglio la crescente ri-
chiesta di MCU.
D:
Quali sono le principali
strategie adottate dalla vo-
stra società sul breve/medio
periodo per soddisfare al
meglio le richieste di questo
mercato?
R:
Cypressè focalizzata sulla
risoluzione dei problemi dei
propri clienti proponendo si-
stemi sistemi flessibili dal
punto di vista hardware e sof-
tware. I nostri dispositivi PSoC
(Programmable System on a
Chip) abbinano la semplicità
di una MCU con l’hardware
programmabile di un FPGA in
una soluzione ottimizzata in
termini di costi. I nostri disposi-
tivi PSoC sono stati ideati per
adattarsi alle tendenze in atto.
Quando agli inizio dell’anno
2000 è iniziato a diffondersi
l’uso del rilevamento di tipo
capacitivo, i nostri PSoC stan-
dard erano in grado di suppor-
tare questa funzionalità gra-
zie alla tecnologia CapSense,
giunta oggi alla quarta gene-
razione.
Da generico hardware pro-
grammabile, CapSense si è
trasformato in un elemento
critico per le nostre linee di
prodotto. Nel 2014 abbiamo
aggiunto Bluetotth Low Ener-
gy (BLE) alla nostra famiglia
PSoC e ora siamo in grado
di adattarci alle esigenze de-
gli utilizzatori che sviluppano
soluzioni IoT invece di fornire
loro prodotti BLE “fissi”. Grazie
ai nostri sistemi hardware e
software gli utilizzatori posso-
no introdurre i loro prodotti sul
mercato in un periodo di soli
due mesi.
D:
In che modo state imple-
mentando queste strategie
(stipula di accordi/collabo-
razioni, nuove acquisizioni,
investimento in attività di ri-
cerca e sviluppo, in risorse
umane…)?
R:
La tendenza in atto nel
mercato delle MCU è il con-
solidamento dei fornitori. La
complessità che caratterizza
le attuali MCU – in termini di
software, tool e silicio – ha
spinto molti produttori a fon-
dersi tra di loro al fine di sfrut-
tare le rispettive tecnologie e
guadagnate quore di merca-
to. Nel 2014 Cypress ha an-
nunciato la prima radio BLE
e l’anno successivo sono sta-
ti introdotti i dispositivi PSoC
di seconda generazione con
radio BLE, grazie ai quali è
stato possibile risolvere i pro-
blemi di sicurezza e di ampiez-
za di banda delle specifiche
BLE originali. L’anno scorso,
Cypress ha annunciato la fu-
sione con Spansion, azienda
che a sua volta aveva da poco
acquisito le attività nel cam-
po delle MCU da Fujitsu Se-
miconductor. Grazie a questa
operazione, Cypress può con-
tare su maggiori risorse in ter-
mini di tecnologia, portafoglio
prodotti e capacità produttiva.
Questo ci ha permesso di af-
frontare il mercato delle MCU
di prezzo compreso tra 0,15 e
10 dollari. gli investimento che
faremo nel corso dell’anno ga-
rantiranno ulteriori significativi
progressi.
Ad esempio abbiamo di re-
Cypress Semiconductor
Intervista a John Weil, VP Marketing PSoC & MCU
D:
Qual è la sua opinione
riguardo l’andamento del
mercato (rallentamento, cre-
scita, forte incremento…)?
R:
Negli ultimi cinque anni il
mercato delle MCU non ha fat-
to registrare un vero e proprio
punto di svolta. L’ultimo vero
“scossone” si è verificato a se-
guito del declino del mercato
globale nel biennio 2008-2009.
In quel periodo gli utilizzatori
delle MCU hanno colto l’occa-
sione per diminuire il numero
dei nuovi prodotti introdotti sul
mercato focalizzando la loro
attenzione sulla differenziazio-
ne dei prodotti nella speranza
di una rapida ripresa del mer-
cato. Fu proprio in quell’occa-
sione che iniziammo a vedere
una forte tendenza al pas-
saggio dalle MCU a 8/16 bit
a quelle a 32 bit. Nonostante
questo brusco “cambio di rot-
ta” avvenuto nel corso di tre
anni, il mercato TAM (ovvero
a disposizione) delle MCU a
8/16 bit è rimasto pari a circa
7 miliardi di dollari.
Nel 2010, tutti quegli utenti che
hanno proceduto a un effettivo
rinnovamento dei loro prodot-
ti sono riusciti a guadagnare
quote nei rispettivi mercati nel
momento in cui il settore dei
semiconduttori è cresciuto del
32% in un anno (Report sul
mercato dei semiconduttori di
WSTS e Gartner ) e le MCU a
32 bit sono state tra le artefici
di questo exploit. Dal 2010 la
crescita è stata costante anche
se il TAM per le MCU continua
ad aumentare lentamente, fat-
ta eccezione per il comparto
automotive dove è cresciuta
la richiesta di MCU. Ora stia-
mo entrando in un periodo che
presenta molte analogie con la
fine degli anni 90, dove PC e
dispositivi di rete hanno potuto
beneficiare della diffusione di
Internet che richiedeva cicli di
sviluppo di nuovi prodotti con
cadenza annuale, il che ha
comportato una rapida espan-
sione del TAM per i dispositivi
a semiconduttori. Successiva-
mente il mercato dei telefoni
cellulari è entrato nel dominio
dell’elaborazione mobile, con
gli smartphone che si sono
trasformati in veri e propri com-
puter portatili. In questo conte-
sto vi è stato un aumento del
consumo di MCU, anche se
i veri protagonisti sono state
altre tipologie di prodotti a se-
miconduttore come le memorie
e i processori applicativi. Se si
considera il TAM globale dei
dispositivi a semiconduttore,
le MCU hanno avuto un ruolo
abbastanza marginale.
Personalmente sono convinto
che siamo alle soglie di un’era
dove le MCU potranno rivestire
un ruolo da protagonista. Dai
computer ai dispositivi mobi-
li, Internet sta espandendosi
verso una miriade di dispositi-
vi connessi creando un nuovo
“fronte” per Internet. Queste
sono le promesse della tec-
nologia IoT e sono proprio le
MCU che permetteranno a una
miriade di prodotti di uso quo-
tidiano di connettersi alla Rete.
Grazie a questo trend il consu-
mo di MCU è destinato ad au-
mentare. Dispositivi che solo
fino a un paio di anni fa non
prevedevano l’uso di semicon-
duttori ora integrano una MCU
per generare dati e risponde-
re alle informazioni attraver-
so Internet. Anche se l’idea è
semplice, l’implementazione è
complessa e richiederà anni
per una diffusione capillare.
Questa transizione è molto si-
mile a quella che si è verificata
nel settore dei telefoni cellulari
dal 1998 a oggi: la differenza
tra un telefonino digitale di fine
secolo e gli attuali smartphone
Android e iPhone è decisa-
MCU
JOHN WEIL
EON
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595
-
marzo
2016
A
cura
della
redazione