la nostra azienda intende am-
pliare ulteriormente la propria
portata internazionale: dopo
la fondazione della sede ame-
ricana e di quella indiana, ab-
biamo in progetto di stabilirne
una in Germania (che rimane
il cuore del settore embed-
ded in assoluto) e a seguire
nell’est europeo.
D:
Quali sono i settori appli-
cativi più promettenti?
R:
Il futuro si gioca
tutto sull’esigenza di
portare la tecnologia
nel cloud, sia a livel-
lo di monitoring sia di
forecasting. In tutti gli
ambiti applicativi la
richiesta crescente è
quella di comunicare
in modo semplice e
mirato con le things
della propria realtà o del pro-
prio business, per arrivare a
trasformare i dati raccolti non
in semplice informazione, ma
in vera e propria knowledge
e in modelli predittivi e deci-
sionali smart e agevolmente
interpretabili e gestibili dall’u-
tente stesso. In questo senso
gli smart device diventeranno
i telecomandi non solo della
nostra vita privata ma anche
del mondo industriale; per
contaminazione con le moda-
lità di interazione con la tec-
nologia ormai acquisite nella
realtà quotidiana a livello con-
sumer, tutti i settori (dall’au-
tomotive, al military, alla do-
motica, fino all’industriale)
recepiranno la stessa volontà
di accedere e interfacciarsi at-
traverso smartphone e device
al proprio ambiente produtti-
vo-professionale ed averne a
disposizione i dati intelligenti
in qualsiasi momento. Si pos-
sono dare molteplici interpre-
tazioni dell’IoT; questa è quel-
la di
SECO ,sempre con un
approccio unificato teso allo
standard.
D:
Quali sono i principali
fattori che distinguono la
vostra azienda rispetto ai
concorrenti?
R:
Se nel mercato i nostri
concorrenti del Far East sono
arrivati solo oggi a proporre
servizi tailor-made e a punta-
re sulla customizzazione ab-
bassando i costi a livello di
design, SECO oltre 35 anni fa
nasce proprio come forte cu-
stomizzatore, avendo quindi
insita nel proprio DNA la pro-
pensione alla personalizza-
zione del prodotto e del ser-
vizio. In un secondo momento
nel corso della nostra
storia, per accede-
re a un mercato più
ampio, siamo arrivati
a proporre soluzioni
standard, ma comun-
que in grado di inte-
grarsi perfettamente
ai prodotti finali dei
clienti e pertanto di
evolversi anche sulla
base dello sviluppo di questi
ultimi.
Questa nostra particolare
evoluzione ci ha portato a tro-
vare un’efficace riduzione del
time to market, continuando
a mantenere in-house l’intero
ciclo produttivo e strutturando
una supply chain che, attra-
verso una costante innovazio-
ne di processo e di prodotto,
ci rende fortemente competiti-
vi anche nel Far East.
D:
Pur non avendo la sfe-
ra di cristallo, quali so-
no le previsioni sul lungo
termine?
R:
Il cambiamento più forte
che interesserà il mercato è
quello che riguarda il trend
della rete distributiva elettroni-
ca. La supply chain vedrà un
notevole accorciamento della
catena, che si tradurrà nella
riduzione del numero degli at-
tori coinvolti e nella creazione
di un contesto che favorirà il
successo delle sole aziende
ben presenti sul territorio e
in grado di fornire al cliente
non solo soluzioni hardware,
ma anche e soprattutto un
concreto ed elevato valore
aggiunto fatto di servizi inte-
grativi e supporto tecnico con
soluzioni “as-a-service”.
D:
Qual è la sua opinio-
ne riguardo l’andamen-
to de l merca to ( ra l l en-
tamento, crescita, for te
incremento…)?
R:
Il mercato globale relativo
alle schede di piccolo formato
sarà nel breve periodo prota-
gonista di una vera e propria
esplosione, trainato soprattut-
to dalle enormi potenzialità
del nascente universo dell’In-
ternet of Things. Il trend domi-
nante sarà quello di realizzare
in ogni settore piattaforme in
grado di garantire l’interazio-
ne di diversi device, consen-
tendo gestione, integrazione
e connessione al cloud di og-
getti fisici resi intelligenti, e
determinando la proliferazio-
ne sul mercato di un parco di
prodotti di dimensioni sempre
più ridotte destinati al retrofit-
ting. Prevediamo, in generale,
una ripresa del mercato an-
che interno, in concomitanza
alla forte espansione di quello
americano e indiano. Strate-
giche in questo senso risul-
teranno le nostre sedi di Bur-
lington (Massachusetts, USA)
e Bangalore (India).
D:
Quali sono le principali
strategie adottate dalla vo-
stra società sul breve/me-
dio periodo per soddisfare
al meglio le richieste di que-
sto mercato?
R:
La nostra strategia consi-
ste essenzialmente nel muo-
verci in direzione dello stan-
dard. In qualità di membri
dello SGET (Standardization
Group for Embedded Techno-
logies) crediamo fermamente
che solo con soluzioni stan-
dard e con regole globali at-
traverso la cooperazione fra
aziende sia possibile reagire
in modo tempestivo alle esi-
genze del mercato e al tempo
stesso fare sì che il mercato
possa aprirsi in modo deter-
minante. Proprio nei prossimi
mesi verrà lanciato un nuo-
vo SSFF, denominato eNUC
(Embedded NUC), al fine di
creare una standardizzazio-
ne che renda il concept NUC
(Next Unit of Computing) di
Intel idoneo per applicazioni
embedded, rivolto sia al mon-
do consumer che a quello in-
dustriale, con la garanzia del
long term support.
D:
In che modo state imple-
mentando queste strategie
(stipula di accordi/collabo-
razioni, nuove acquisizioni,
investimento in attività di ri-
cerca e sviluppo, in risorse
umane…)?
R:
Nell’ambito del contesto di
forte crescita sopra descritto,
25
P
arola
alle
A
ziende
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Seco
Intervista a Gianluca Venere, sales director
A
cura
della
redazione
Gianluca
Venere
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.
581
-
dicembre
2014