EONews_571 - page 10

EON
ews
n.
571
-
gennaio
2014
10
N
egli ultimi mesi
ha ri-
strutturato la propria organiz-
zazione per rispondere meglio
alle più recenti dinamiche del
mercato nel Vecchio continente.
Facendo leva, storicamente, su
una lunga esperienza di inno-
vazioni high-tech, Sharp Devi-
ces Europe (SDE) si posiziona
nel settore con l’obiettivo di for-
nire componenti e soluzioni che
fondono elevate prestazioni in
dispositivi (LCD, LED, moduli
per fotocamere e così via) di di-
mensioni minime. La ristruttura-
zione societaria ha portato alla
formazione di quattro business
unit, finalizzate a rendere più
efficiente e mirata l’assistenza
agli utenti – ingegneri e pro-
gettisti – in Europa, attraverso
specializzazioni e competenze
in vari settori, fra cui le applica-
zioni industriali e quelle medi-
cali. Per saperne di più sull’ar-
gomento, abbiamo intervistato
David Woodward, presidente di
Sharp Devices Europe.
EONEWS:
Quali motiva-
zioni chiave hanno porta-
to Sharp a riorganizzare la
struttura commerciale in
Europa, e quali sono i prin-
cipali riallineamenti strate-
gici delle business unit e
dei segmenti di prodotto,
rispetto ai requisiti indicati
dal mercato?
WOODWARD:
Come forni-
tore di evolute tecnologie e
dispositivi elettronici, dobbia-
mo rispondere ai nostri clienti,
che si aspettano di dialoga-
re con partner competenti, in
grado di reagire agli sviluppi
in mercati dinamici. Di conse-
guenza Sharp Devices Euro-
pe è in continua evoluzione,
per assicurare un’organizza-
zione con il miglior supporto
ai clienti. Il personale è stato
rafforzato attraverso l’integra-
zione con il Design Center
europeo di Sharp, incremen-
tando grandemente la com-
petenza tecnica dell’intera
organizzazione. Le quattro
maggiori business unit sono
ora Automotive, Infrastructure,
Mobility e Professional Appli-
cations. All’interno di queste,
la competenza commerciale e
tecnica sono state unite in po-
tenti business team, in modo
che i nostri clienti possano be-
neficiare di tale fusione di forze
attraverso servizi più rapidi e
orientati ai mercati target. Con
la nuova struttura, abbiamo bu-
siness team dedicati ad alcune
nuove aree di focalizzazione,
come la home automation, le
applicazioni media, le applica-
zioni mobile e il business dei
dispositivi LED.
EONEWS:
In virtù di que-
sta nuova struttura, può
spiegare quali saranno nel
prossimo futuro i cambia-
menti chiave e i benefici per
gli utenti – in particolare
ingegneri elettronici, pro-
gettisti, team tecnici – nelle
differenti aree di business?
WOODWARD:
L’obiettivo di
ogni business team è com-
prendere i requisiti richiesti
dai clienti e sviluppare solu-
zioni progettuali supportate
dalla forza di engineering di
SDE. La competenza dei di-
versi team è focalizzata sui
vantaggi dei clienti, dalle pri-
me fasi di una procedura RFI
(request for information), fino
alla fornitura dei componenti.
Nella business unit Automo-
motivazioni all’acquisto di so-
luzioni di home automation,
in molti consumatori prevale
l’obiettivo di sicurezza, ha va-
lore la sensazione di tranquilli-
tà derivante dalla convinzione
che la propria casa sia protet-
ta efficacemente. Per quanto
riguarda l’ado-
zione di soluzio-
ni di risparmio
energetico, ligh-
ting, controllo
del clima e delle
apparecchiature
domestiche, gli
intervistati CEA
le ritengono de-
siderabili per
il risparmio di
denaro che pro-
mettono e per la
comodità che esse offrono,
ma pensano che siano ancora
troppo costose. Conclude Ko-
enig con la propria sensazio-
ne (il sentiment) di osserva-
tore del mercato: “più le tec-
nologie per la casa e i sistemi
domotici diventeranno smart e
più i consumatori apriranno gli
occhi sui vantaggi offerti dai
prodotti connessi”.
Gli standard
Anche nelle soluzioni dome-
stiche quello degli standard è
un tema aperto, che tuttavia
l’industria sembra ormai deci-
sa a risolvere.
Il 28 ottobre 2013
ABB
,
,
e
LG
hanno
comunicato di voler formare
un consorzio finalizzato alla
creazione di una piattaforma
software per la smart home.
Le aziende hanno già fir-
mato un memorandum d’in-
tesa a riguardo, il cui piano
è soggetto all’approvazio-
ne delle autorità antitrust.
In base al memorandum, le
parti intendono sviluppare
un’architettura aperta per lo
scambio dei dati. La piatta-
forma software permette-
rebbe a dispositivi e servizi
differenti di interoperare e di
scambiarsi reciprocamente
informazioni. Sarebbe possi-
bile anche la distribuzione di
software applicativi. Grazie
a questa architettura, appa-
recchi e dispositivi di diversi
produttori potrebbero offrire
un insieme comune di ser-
vizi di automazione dome-
stica, sicurezza, assistenza
sanitaria e intrattenimento.
Una piattaforma di questo ti-
po non è mai stata realizza-
ta finora, una mancanza che
rende difficile la comunicazio-
ne tra i diversi dispositivi ed
elettrodomestici – interrutto-
ri, tapparelle motorizzate, la-
vatrici, impianti multimediali,
smartphone e tablet. La piat-
taforma comune rappresen-
ta quindi un nuovo passo
avanti verso l’Internet delle
cose per gli ambienti dome-
stici, in cui gli oggetti fisici
saranno tutti interconnessi.
L’obiettivo del consorzio
è quello di rendere il nuovo
standard disponibile a tutti i
produttori, gli sviluppatori di
software e i fornitori di servi-
zi, unificando i diversi tipi di
servizi disponibili in aree co-
me la gestione dell’energia,
le tecnologie di sicurezza e
l’elettronica di consumo. Se-
guendo questo approccio sa-
ranno possibili nuovi modelli
di business: per esempio gli
sviluppatori di software po-
tranno creare delle app stu-
diate appositamente per que-
ste funzioni.
*
R
eport
-A
ttualit
Á
Sharp Devices Europe
riparte da 4
David Woodward,
presidente della
società, illustra gli
obiettivi, e i vantaggi
per gli utenti, della
recente ristrutturazione
in quattro business unit
G
iorgio
F
usari
segue da pag. 9
1,2,3,4,5,6,7,8,9 11,12,13,14,15,16,17,18,19,20,...24
Powered by FlippingBook