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EON
ews
n.
571
-
gennaio
2014
4
attacca con l’obiettivo
di consolidare la sua posizione
di numero due nel settore dei
memory chip. E di scalzare la
concorrenza di
che controlla il 26,2% del
mercato delle memorie DRAM
(dati
)
. Il grup-
po ha infatti deciso di costruire
un nuovo impianto nella Corea
del Sud per adeguare la pro-
pria produzione alla crescente
richiesta di mobile device. Se-
condo le prime indiscrezioni, il
management della SK Hynix
ha previsto di investire nell’o-
perazione circa 3,8 miliardi di
dollari con l’obiettivo di avvia-
re a stretto giro la costruzione
dell’impianto per arrivare alla
messa a regime nella produ-
zione di DRAM a partire dal
2015. In questo modo, la socie-
tà, che vanta clienti importanti
come l’americana
e la
giapponese
,
sta cercan-
do di approfittare dei prezzi alti
del mercato e di cavalcare l’on-
da della crescente richiesta per
le DRAM dovuta al successo di
smartphones e tablet di nuo-
va generazione. Attualmente,
Hynix ha una quota del 28,5%
nel segmento di mercato rela-
tivo a questa tipologia di me-
morie ed è però sensibilmente
staccata dal leader
(al 37,1%) che ha saputo finora
sfruttare la crescente richiesta
di smartphone a basso costo
nei Paesi emergenti. “Al mo-
mento la domanda di DRAM
supera l’offerta – ha spiegato
un analista di una nota ban-
ca d’affari asiatica – In questo
scenario, Hynix sta benefician-
do in particolare dell’interesse
da parte del mercato cinese di
prodotti più tecnologicamen-
te avanzati”. Una forza di cui i
vertici di dell’azienda sono ben
coscienti come testimonia il fat-
to che la società continua a in-
vestire in innovazione sfornan-
do nuovi prodotti come i chip di
memoria LPDDR4, annunciati
quasi in contemporanea con
Samsung, e che sarebbero
già in fase di test dai clienti. Si
tratta di un chip di memoria
da
8 gigabit, prodotto con proces-
so nella classe dei 20 nm, con
una velocità di 3200 Mb/s e
una tensione di alimentazione
da 1,1 volt. Un piccolo gioiello,
secondo l’azienda coreana,
che dichiara sia due volte più
veloce rispetto ad una soluzio-
ne LPDDR3 (1600 Mb/s ope-
rante con una tensione di 1,2
volt).
Se il prodotto avrà successo,
c’è da scommettere che l’a-
zione ne beneficerà in Borsa.
“Certamente il gruppo si sta
muovendo bene, ma il merca-
to, che pure è in crescita, è an-
che estremamente competitivo
e l’investimento in una nuova
fabbrica è senza dubbio un
passo delicato e al tempo stes-
so decisivo per il futuro dell’a-
zienda” ha concluso l’analista.
I
l fondo sovrano di Abu Dhabi
investirà fino a 10 miliardi di
dollari nella controllata Glo-
balFoundries per intercettare
un mercato che cresce a un
ritmo superiore al 10% l’anno
mentre la partecipazione in
AMD
soffre per la debolezza
del business dei pc.
, il braccio finanzia-
rio del piccolo ma ricchissi-
mo emirato di Abu Dhabi, si
è impegnato a investire nel
prossimo biennio fino a 10
miliardi di dollari nel business
dei semiconduttori. In parti-
colare, i petrodollari verran-
no impiegati per ampliare gli
stabilimenti newyorkesi del
gruppo
, attivi
già dal 2012 nella produzione
di wafer a 300 millimetri con
una capacità di 60.000 unità al
mese. A versare questo fiume
di denaro nelle casse di Glo-
balFoundries ci penserà l’azio-
nista unico
,
società controllata al 100%
da Mubadala, con l’obiettivo di
avviare la produzione di chip
realizzati con tecnologia a 20
e a 14 nanometri. Chip che, a
giudizio degli esperti, registre-
ranno un vero e proprio boom
nei prossimi tre/quattro anni
dato che i nuovi dispositivi
mobili, e non solo, richiede-
ranno circuiti integrati sempre
più piccoli. Grazie a questo
investimento GlobalFoundri-
es, nata da una costola di
AMD, consoliderà la seconda
posizione a livello mondiale
nel business delle fonderie
di semiconduttori, cioè nella
produzione di chip conto terzi,
alle spalle dell’inavvicinabile
e davanti
alla più piccola
. Un bu-
siness per cui ci si aspettano
tassi di crescita a doppia ci-
fra anche grazie alla sempre
maggiore esternalizzazione
delle attività di produzione da
parte dei colossi dei semi-
conduttori, come
,
AMD,
,
,
per citare solo al-
cuni nomi. Da segnalare che le
dichiarazioni dei vertici di ATIC
sono seguite all’annuncio del
leader mondiale del settore,
TSMC, di un investimento da
17 miliardi per la costruzione
di nuovi stabilimenti nella par-
te meridionale dell’isola di Tai-
wan, dove verranno prodotti i
chip realizzati con tecnologia
a 20 nanometri. Ricordiamo
che, la presenza degli sceic-
chi di Abu Dhabi nell’industria
dei chip non si limita al solo
controllo dell’intero capitale di
GlobalFoundries, ma riguarda
anche il 3,7% di
lar
,
il 19% di
e soprat-
tutto il 19,4% delle azioni di
AMD. Proprio in questi giorni,
i titoli della rivale di
han-
no perso più del 10% del loro
valore a Wall Street in quanto
le previsioni del management
sui ricavi attesi nel primo tri-
mestre del 2014 sono state
inferiori alle stime degli ana-
listi a causa della forte debo-
lezza del mercato dei pc che
non potrà essere compensata
dall’andamento delle vendite
dei chip per console. Nel com-
plesso, gli esperti ritengono
che gli ulteriori investimenti in
GlobalFoundries potrebbero
consentire agli emiri di Abu
Dhabi di migliorare lo scarso
rendimento della partecipazio-
ne in AMD, acquisita nell’or-
mai lontano 2007.
H
i
-
tech
&
finanza
Gli sceicchi scommettono
ancora sui chip
Sk Hynix
sfida
Samsung e Micron
L’azienda sudcoreana
ha deciso di investire
nella costruzione di
un nuovo impianto
per potenziare la
produzione di DRAM a
partire dal 2015. Con
questa mossa il numero
due al mondo nel
segmento delle memory
chip conta di restare
sulla cresta dell’onda
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L’emirato di Abu Dabi
è pronto a investire
fino a 10 miliardi
di dollari nel business
dei semiconduttori
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