EONews_567 - page 23

EON
ews
n.
567
-
settembre
2013
23
D:
Qual è la sua opinione ri-
guardante l’andamento del
mercato (rallentamento, cre-
scita, forte incremento
…)
?
R:
Dopo la fase di contrazione
registrata in concomitanza con
la crisi economico/finanziaria e
con il calo dell’attività produttiva,
il comparto delle tastiere mostra
segnali di attenuazione della fa-
se negativa. Rimangono tuttavia
ampi margini di incertezza.
D:
Quali sono le principali stra-
tegie adottate dalla vostra so-
cietà per soddisfare al meglio
le richieste di questo mercato?
R:
è necessario essere molto
competitivi non tralasciando la
qualità e il servizio, componen-
tii fondamentali per fidelizzare il
cliente e ‘seminare’ per il futuro
augurandoci una ripresa a breve.
Un altro fattore importante è in-
dividuare e rivolgersi a mercati
che prevedano sviluppi per gli
anni futuri.
D:
In che modo state imple-
mentando queste strategie?
R:
La strategia che
ghe
ha adottato è stata quella
di investire anche in un pe-
riodo di crisi, ampliando co-
sì il suo parco macchine e di
sviluppare in partner chip per
la realizzazione delle “nuove
colonnine di ricarica auto elet-
triche” per dare nuovi impulsi
produttivi alla società.
Metaltarghe inoltre è sempre
attenta e attiva nel soddisfare
le esigenze del cliente propo-
nendo la realizzazione di nuovi
prodotti.
D:
Quali sono i settori applica-
tivi più promettenti?
R:
Sicuramente il mercato
della mobilità green è in forte
espansione per gli anni futuri
e abbiamo creduto nel proget-
to, motivati dagli interessi che
ormai tutti i governi ripongono
in queste nuove tecnologie; tali
prodotti si cominciano già a
vedere nelle aree delle grandi
città metropolitane.
D:
Quali sono i principali
fattori che distinguono la
vostra azienda rispetto ai
concorrenti?
R:
Metaltarghe dispone di
macchinari e attrezzature
all’avanguardia, che ci per-
mettono di effettuare produ-
zioni di eccellente qualità e
soddisfare esigenze produtti-
ve di ogni genere.
Gene r a lmen t e s t ampa t e
in serigrafia, non ci sono li-
miti alla loro realizzazio-
ne, sia per quanto riguarda
il formato sia il numero dei
colori di stampa, possono
essere prodotte su qualsia-
si materiale, avere qualsiasi
finitura estetica, essere tran-
ciate, forate, fustellate, ter-
moformatee, adesivizzate.
Il loro impiego è esteso a tutti
i settori merceologici.
Forniamo prodotti perso-
na l i zza t i pe r qua l unque
strumentazione, macchi-
nario, congegno, disposi-
tivo o impianto che deb-
b a e s s e r e c oma n d a t o .
I nostri punti di forza sono
la qualità dei materiali e dei
processi produttivi, al fine di
ottenere un prodotto esteti-
co e funzionale per la piena
soddisfazione del cliente.
D:
Pur non avendo la sfera di
cristallo Quali sono le previ-
sioni sul lungo termine?
R:
Visto il difficile periodo a livello
mondiale, non è facile fare pre-
visioni a lungo termine. Di sicuro
stiamo facendo enormi sforzi per
mantenere una buona posizione
di mercato, che sicuramente darà
i suoi frutti quando ci sarà un se-
gnale di ripresa.
ordini di poche centinaia di
pezzi. In questo settore sia-
mo molto sicuri del prodot-
to che forniamo al cliente,
essendo esso costruito al
100% presso il nostro sta-
bilimento, e non commissio-
nato a sub-fornitori cinesi.
La tastiera a membrana re-
sta comunque il classico
prodotto industriale ideale
per chi vuole avere un pan-
nello di comando super affi-
dabile che duri nel tempo e
di facile implementazione.
D:
Quali sono i principali
fattori che distinguono la
vostra azienda rispetto ai
concorrenti?
R:
Chi si rivolge alla nostra
azienda sa di poter ottene-
re un prodotto sicuramente
affidabile e duraturo negli
anni, così come si conviene
nei prodotti industriali. Un
fattore di forte distinzione ri-
spetto ai concorrenti è inoltre
l’enorme know how acquisito
in quarant’anni di attività, che
ci consente di trovare nuove
soluzioni per quei clienti che
necessitano novità in quanto
hanno avuto la classica idea
di un nuovo prodotto o di un
nuovo business, oppure ci
consente di risolvere in tem-
pi brevissimi problematiche
che alcuni clienti hanno avu-
to acquistando prodotti non
all’altezza della situazione.
Altro punto di forza di
è sicuramente il
tempo di consegna: dall’or-
dine alla consegna il tempo
standard di progettazione,
realizzazione e produzio-
ne di un nuovo prodotto è
di 30 giorni, molto spes-
so di un paio di settimane.
D:
Pur non avendo la sfera
di cristallo, quali sono le
previsioni sul lungo ter-
mine?
R:
Bisogna distinguere la si-
tuazione Italiana da quella
europea. In ambito europeo
si può discutere di una pos-
sibile svalutazione dell’euro
e dei vantaggi/svantaggi che
ne risulterebbero, o di una
possibile uscita dalla mone-
ta unica. Prima però biso-
gna guardare la situazione
all’interno del proprio Paese.
La realtà è che la situazione
italiana è peggiore rispetto a
quella dei Paesi di riferimento
europei. La pressione fisca-
le, la mancanza di flessibilità
sul lavoro, la burocrazia stan-
no creando enromi proble-
mi: dire che non ci rendono
competitivi in ambito euro-
peo è usare un eufemismo.
ormai le associazioni di ca-
tegoria invece che crea-
re legami fra le aziende del
territorio organizzano conve-
gni per spiegare come spo-
starsi all’estero, risponden-
do alle richieste in tal senso
da parte degli imprenditori.
Se a breve o medio termine
è difficile a mio avviso capi-
re cosa succederà, è molto
più facile fare previsioni a
lungo termine. I Paesi cosid-
detti emergenti cresceranno
sempre di più creando pro-
blemi a buona par te del-
la produzione dell’Euro-G8.
Alcuni sostengono che in
Italia non si debba più pro-
du r r e ma s i a necessa -
rio concentrarsi su pro-
g e t t a z i o n e e s e r v i z i .
Chi ha un’azienda, sia essa
di piccole, medie o grandi di-
mensioni sa bene che “pur-
troppo” gli introiti che derivano
dalla ricerca e dalla progetta-
zione non sono affatto suffi-
cienti a mantenere l’azienda
stessa. Per un libero profes-
sionista (vedi l’architetto o il
progettista firmware ad esem-
pio) una scelta del genere
può avere senso, ma è incon-
cepitibile che un Paese intero
non debba raccogliere quanto
seminato, “cedendo” il siste-
ma produttivo ad altri Paesi.
Se in Italia non ripartirà la
produzione, sarà la fine per il
Paese ma non per gli Italiani:
audaci, volenterosi e geniali
che sapranno sopravvivere,
emigrando nei Paesi che of-
friranno loro le migliori con-
dizioni.
P
arola
alle
A
ziende
tastiere
Metaltarghe
Intervista a Alessandro Minghetti, titolare
A
cura
della
redazione
Alessandro
Minghetti
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