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ANALOG/MIXED SIGNAL

ADC

29

- ELETTRONICA OGGI 462 - MAGGIO 2017

Nelle equazioni 1 e 2, è stato inserito un segnale inter-

no più preciso, identificato come V

BGR

(1,23V) al fine

di misurare il V

SIGNAL

. Questo valore di V

BGR

è stato ta-

rato in fabbrica con una precisione dell’1% ed è ca-

ratterizzato da una tolleranza da sovra-temperatura di

±2,5%. L’impatto sulla precisione del riferimento ADC

e la deriva di sovratemperatura vengono annullati dal-

la maggiore precisione del segnale V

BGR

e accuratezza

nell’arco di temperature. Questo segnale V

BGR

può es-

sere letto internamente all’ADC. La correzione non-ra-

ziometrica è un approccio matematico all’eliminazione

degli errori di tolleranza del riferimento dell’ADC.

Correzioni raziometriche

Un altro modo per ridurre gli errori di misura preve-

de l’adozione di misure raziometriche. Generalmente,

una misura di questi tipo viene eseguita utilizzando la

stessa sorgente di tensione al fine di attivare il circu-

ito target come avviene per il riferimento dell’ADC. Il

segnale misurato è proporzionale alla tensione di ri-

ferimento, pertanto la precisione delle misura dipende

dalle resistenze del sensore invece che dalla tensione

di riferimento.

In taluni casi, il riferimento dell’ADC (AV

DD

) non è la

stessa fonte (VDD) che alimenta il circuito target. Al

fine di effettuare misure ADC raziometriche con il di-

spositivo, viene introdotto un valore di misura dell’ADC

della sorgente di alimentazione memorizzato in fab-

brica. In questo esempio, la lettura interna dell’ADC

interna (in conteggi) di V

DD

/2 (HFVDD) è disponibile

per MCP19114/5 (Fig. 2). Una volta calcolato K, potrà

essere ricavato R2. (Eq. 3):

Equazione 3

Dalla teoria alla pratica

La verifica dei livelli di soglia della tensione può esse-

re implementata attraverso misure non-raziometriche.

Nei sistemi che richiedano il rilevamento di diversi

punti di funzionamento o di soglie è possibile realiz-

zare una tabella di confronto. V

ADC_SIGNAL

(counts) può

essere confrontato con i valori predeterminati per

prendere decisioni circa il funzionamento del sistema

(Eq. 1).

A volte è più opportuno misurare V

SIGNAL

direttamen-

te anziché confrontare la misura rispetto a una soglia.

L’equazione 2 è applicata per correggere il valore V

SIN-

GAL

misurato.

Procedendo alla definizione di M nel modo seguente:

Equazione 4

e sostituendo M nell’equazione 2, si ottiene:

Equazione 5

Gli utenti hanno la possibilità di riportare il valore di

M a un altro sistema per evitare l’esecuzione locale di

moltiplicazioni con il conseguente consumo di risorse

del processore. Il segnale V

SIGNAL

può essere calcolato

utilizzando l’equazione 5.

Fig. 2 – Correzione raziometrica delle misure