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- ELETTRONICA OGGI 458 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2016

applicati con successo in sensori di gas, interruttori

ottici e in altri impieghi.

La sostituzione del pannelli solari in silicio

Anche nel campo della generazione di energia,

dove le innovazioni più interessanti sono quelle che

si collocano nell’area del fotovoltaico, la ricerca si

indirizza verso le alternative ai pannelli solari in sili-

cio. Un gruppo attivo presso il Polo Solare Organico

della Regione Lazio (Chose) ha realizzato un modulo

che utilizza un composto dalla particolare struttura

cristallina in grado di ospitare diversi elementi, un

materiale simile a un inchiostro, la perovskite ibri-

da, che può essere depositata con facilità mediante

una tecnica di stampa tradizionale.

Nonostante l’attività di ricerca su questi materiali

sia in corso già da molti anni, finora la loro impor-

tanza era solo teorica, in quanto si potevano realiz-

zare solo celle di piccolissime dimensioni. La svol-

ta, illustrata da Aldo Di Carlo, del Dipartimento di

Ingegneria Elettronica dell’Università Tor Vergata,

consiste nel fatto che si tratta del primo modulo al

mondo in scala reale, delle dimensioni di oltre 20

centimetri quadrati, basato su perovskiti ibride or-

ganiche/inorganiche, con possibilità di applicazioni

industriali e commerciali.

Attualmente, i ricercatori sono al lavoro per cercare

di aumentare l’efficienza dell’impianto, che rappre-

senta per il momento il limite principale in vista del-

la realizzazione di un prodotto vantaggioso, capace

di sostituire i pannelli solari in silicio.

Il futuro della perovskite

L’obiettivo è raggiungere il 20%, che il silicio ha

conseguito dopo molti anni. Il motivo per cui si ri-

tiene che il successo sia a portata di mano dipende

dal fatto che nelle celle di piccole dimensioni siamo

già arrivati al 16%.

La perovskite, o ossido di titanio di calcio, sembra

particolarmente adatta alla produzione in grande

scala in virtù della semplicità della sua struttura ato-

mica, che ne agevola la modifica in vista di un au-

mento dell’assorbimento della luce. Le sue possibili

applicazioni sono state studiate anche all’Università

di Oxford dal gruppo che fa capo al professor Hen-

ry Snaith. Per il momento, questo team ha raggiunto

un’efficienza di conversione dell’energia solare in

energia elettrica superiore al 15% con una tensione

a vuoto di 1,07 V, contro lo 0,7 V del silicio. Secondo

i ricercatori, questo approccio consentirà di ridurre

i costi del pannelli fotovoltaici.

La silicon photonics

Accanto alla sostituzione del silicio è allo studio la

possibilità di integrarlo con altre tecnologie, come

avviene nella linea di ricerca sulla silicon photonics,

che integra componenti in silicio con sensori foto-

nici. Gli scienziati della NASA stanno sviluppando

il modem LCRD (Laser Communications Relay De-

monstration), basato su questi principi e grande

come un comune cellulare. Contemporaneamente,

anche Intel e IBM hanno allo studio soluzioni in cui i

segnali d’ingresso dei circuiti elettronici siano rap-

presentati da fotoni. Tornando all’agenzia spazia-

le statunitense, il primo lancio di un chip LCRD è

stato programmato entro il 2020, nell’ambito della

ISS (Stazione Spaziale Internazionale) che eseguirà

i test di comunicazione nell’orbita bassa del pianeta

(LEO, Low-Earth Orbit). Dopo il lancio, l’LCRD entre-

rà a far parte del sistema ILLUMA (LCRD LEO User

Modem and Amplifier).

TECH INSIGHT

BEYOND SILICON

I

L FOTOVOLTAICO ORGANICO

Il fotovoltaico organico, o OPV, rappresenta uno

degli approcci più promettenti del solare di terza

generazione: queste celle sono leggere, flessibili,

poco costose, facili da installare e non richiedono

la luce diretta del sole per funzionare. D’altro can-

to, però, oltre ad una vita operativa decisamente

più contenuta rispetto al tradizionale fotovoltaico

in silicio, devono anche necessariamente aumen-

tare la loro efficienza per divenire davvero compe-

titive. Il nuovo passo avanti compiuto da

Heliatek

(http://www.heliatek.com

)

è stato confermato uffi-

cialmente e in modo indipendente del Fraunhofer.