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MEDICAL 9 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2015
Anche se di chip neuromorfi, in grado cioè di
emulare le capacità dei neuroni del cervello e
dei relativi collegamenti, si parla da molti anni,
soltanto ora si iniziano a intravedere i primi com-
ponenti. Per esempio
Qualcommsta lavorando
alla piattaforma Zeroth che dovrebbe consentire
di realizzare device in grado di adattarsi e di im-
parare autonomamente. I chip basati su Zeroth
possono essere implementati in autovetture,
wearable, smartphone e client computing. Oltre
a Qualcomm però, tra gli altri player di primo pia-
no in questo segmento individuati dagli analisti ci
sono aziende come
IBM,
Samsung , Intel , Hewlett-Packarde
Gene- ral Vision. Le prospettive per il futuro dei chip neuromorfi, anche se
non si tratta, almeno concettualmente, di una novità, continuano
a essere molto interessanti e, in base a uno studio di
Markets and Markets, che analizza il mercato in base alle applicazioni, la
crescita di questi componenti nel periodo compreso tra il 2016 e
il 2022 potrebbero essere considerevoli. Le stime infatti indicano
quasi 4,8 miliardi di dollari il valore questo mercato, con un CAGR
del 26,31%.
Gli analisti ritengono infatti che i chip neuromorfi potrebbero sosti-
MERCATI/ATTUALITÀ
Medical
Il mercato dei
chip neuromorfi
tuire in molti casi quelli classici, basati
sull’architettura di Von Neumann, che
utilizziamo quotidianamente nei nostri
device. Le applicazioni più interessanti
per questi nuovi chip sono quelle di ri-
conoscimento delle immagini (che do-
vrebbe costituire il mercato di dimen-
sioni maggiori) e della voce, ma anche
il data mining. Entro il 2022, secondo
le stime degli analisti, oltre il 60% del
mercato dei chip neuromorfi sarà de-
stinato alle applicazioni del settore del
riconoscimento delle immagini, men-
tre meno del 20% servirà, invece, per
il data mining.
Tra i driver che dovrebbero favorire lo
sviluppo di questi chip c’è l’enorme
proliferazione nel numero di sensori
installati e la necessità di ridurre al
minimo i dati utili da caricare su cloud.
A questo si aggiunge la necessità di
elaborare a elevata velocità le consi-
derevoli moli di dati presenti nel cloud.
Per il 2016, il principale artefice della crescita del mercato dei chip
neuromorfi dovrebbe essere il segmento consumer con una percen-
tuale, secondo i dati degli analisti, del 99,76%, seguito dai settori mi-
litare e difesa e aerospaziale con lo 0,24%, mentre gli altri segmenti
dovrebbero iniziare ad adottare chip neuromorfi dal 2018. Per quanto
riguarda la distribuzione geografica, la ricerca di Markets and Markets
evidenzia che il CAGR maggiore, nel periodo considerato, si dovrebbe
avere in Nord America con un valore del 33,85%, seguita dall’Europa. Il
mercato di dimensioni maggiori nel 2016 dovrebbe essere però quello
Asia/Pacifico.
Fig. 2 – Dal punto di vista geografico, lo share maggiore per i chip neuromorfi sarà appannag-
gio dell’area Asia/Pacifico
Fig. 1 – Il segmento consumer, secondo i dati della ricerca, è quello che richiederà la
maggior parte di chip in futuro