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- ELETTRONICA OGGI 448 - SETTEMBRE 2015
Da decenni, il mercato delle memorie “mainstream” è dominato essenzialmente da
due tipi di dispositivi: Dram e Nand. Sebbene il progetto delle celle si sia evoluto nel
corso degli anni per consentire l’utilizzo di geometrie sempre più ridotte (da 20 nm
in giù), il principio fisico alla base del funzionamento delle due memorie è rimasto
sostanzialmente immutato. Anche se entrambe le tecnologie hanno le loro limitazioni,
abbinando i due tipi di memoria a livello di sistema, si ottiene una sinergia perfetta: i
moderni computer utilizzano la Dram come memoria/cache e la Nand per lo storage.
Sono state numerose le start-up, come
Crossbare
Nantero, che hanno a più riprese
annunciato tecnologie di memoria di nuova generazione, ma nessuno dei produttori
tradizionali aveva proposto proprie soluzioni.
Fino a che
Intele
Micronnon hanno presentato la tecnologia 3D XPoint, una
tecnologia di memoria non volatile che di fatto crea, dopo oltre cinque lustri, una
nuova categoria di memoria. I portavoce delle due società hanno dichiarato che 3D
XPoint non si pone come un sostituto di Dram o Nand, ma vuole colmare il gap, in
termini di latenza e costi, che esiste tra le due. I numeri dichiarati sono decisamente
interessanti: una memoria 3D XPoint è 1.000 volte più veloce e garantisce una
endurance (cicle P/E) 1.000 volte superiore rispetto a una Nand tradizionale. La
densità, inoltre, è superiore di un fattore pari a 10 rispetto a quella di una memoria
tradizionale.
Pur senza scendere in troppi dettagli di natura tecnica, è comunque bene
sottolineare che questa nuova categoria di memoria si basa su una tecnologia
resistiva: l’architettura cross point senza transistor crea una scacchiera
tridimensionale in cui le celle di memoria risiedono all’intersezione di linee di word
e linee di bit, consentendo l’indirizzamento delle singole celle. I dati possono essere
letti e scritti in piccole dimensioni, con processi di lettura/scrittura più veloci ed
efficienti.
“Questa nuova categoria di memoria non volatile costituisce una tecnologia
rivoluzionaria – ha sottolineato Mark Adams, presidente di Micron – che permette
l’accesso in tempi brevissimi a enormi insieme di dati e rende possibili applicazioni
del tutto nuove”.
L’accesso rapido a grandi moli di dati apre scenari molto interessanti: dalla
possibilità di identificare più rapidamente modelli di rilevamento di frodi nelle
transazioni finanziarie all’accelerazione di attività complesse come l’analisi genetica
alla possibilità di interagire in tempi più brevi con i social media e in modo ancora
più coinvolgente con i videogiochi.
La tecnologia 3D XPoint sarà disponibile in campionatura entro l’anno e Intel e
Micron stanno già lavorando, su base individuale, allo sviluppo di prodotti basati su
questa tecnologia.
Filippo Fossati
3D XPoint:
la rivoluzione nel campo delle memorie
EDITORIAL
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