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COMM

NFC

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- ELETTRONICA OGGI 441 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2014

no NFC con un’applicazione dedicata. Naturalmente ci sono

altri modi per implementare il rilevamento wireless. Oggi è

possibile collegare un sensore a un oggetto e interfacciarlo

con un microcontrollore e un ricetrasmettitore RF, renden-

do così molto facile la comunicazione senza fili tra un sen-

sore intelligente e un lettore. L’implementazione di questa

funzione con un sensore NFC prevede inoltre un progetto

del sistema molto più semplice e permette di adottare un ap-

proccio alla gestione dell’alimentazione molto più flessibile.

Difatti, per le applicazioni a velocità di trasferimento dati re-

lativamente bassa e a corto raggio, la NFC è una tecnologia

molto interessante:

• consente un’interazione intuitiva e facile tra due disposi-

tivi in quanto richiede un semplice contatto tra i due sistemi;

• stabilire un collegamento NFC richiede solo una frazione

di secondo, mentre gli altri sistemi in genere richiedono di-

versi secondi;

• la NFC ha un basso assorbimento di potenza, permetten-

do una notevole estensione della durata di una batteria ed

eliminando la necessità di una batteria in alcune applica-

zioni;

• il costo di sistema di un’applicazione NFC è contenuto,

poiché la tecnologia è meno complessa rispetto alle tecno-

logie concorrenti utilizzate per il rileva-

mento wireless, come ZigBee o Blueto-

oth Low Energy;

• dato che la NFC funziona tramite l’ac-

coppiamento di prossimità, è invulnera-

bile alle intercettazioni e alle interferenze;

• i sistemi NFC possono appoggiarsi su

infrastrutture esistenti. In molti casi l’im-

plementazione del sistema richiede solo

la creazione di un app per un dispositivo

host.

In modalità totalmente passiva (senza

batterie), il sensore NFC riceve l’ener-

gia per alimentare le trasmissioni RF e

l’interfaccia per i sensori dalle emissioni

RF in arrivo (da un lettore). In modali-

tà semi-passiva (assistita da batteria), il

sensore NFC può funzionare in modalità

stand-alone nelle applicazioni che ri-

chiedono un monitoraggio autonomo e

a lungo termine. In alternativa, può for-

nire a un sensore una fonte di energia

integrata e controllata dall’utente.

La vita operativa di un tag-sensore po-

trebbe prevedere il funzionamento in

entrambe le modalità: semi-passivo fin

quando la batteria è carica, passivo in condizioni di scarica.

(I dati sono memorizzati nella memoria non volatile e non

vanno persi quando il dispositivo non è alimentato).

Funzionamento in modalità totalmente passiva

Un principio fondamentale del funzionamento dei sistemi

RFID è che il tag ottiene tutta l’energia necessaria dal cam-

po generato dal lettore. In un sensore NFC, questa energia

raccolta (tipicamente circa 4 mA a 3,3 V) può anche esse-

re utilizzata per alimentare un sensore. Anche se l’energia

raccolta non è sufficiente per il sensore – ad esempio, se

il tag ha un’antenna piccola o il lettore si trova a una di-

stanza troppo elevata – è possibile aggiungere un piccolo

alimentatore supplementare sotto forma di un condensatore

da caricare preventivamente, che alimenterà il tag durante

la misurazione.

Il funzionamento di un sensore NFC in modalità totalmen-

te passiva consente ai progettisti di liberare la loro imma-

ginazione verso una vasta gamma di nuove possibilità. La

vita operativa del tag è teoricamente illimitata e non richie-

de connessioni cablate. Di conseguenza questi tag-sensori

possono essere incorporati, a titolo di esempio, all’interno di

strutture come muri e prodotti sigillati ermeticamente. Uno

Fig. 1 – Un sensore NFC permette di monitorare sia le condizioni in cui un oggetto è conservato

sia il suo ID univoco