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- ELETTRONICA OGGI 434 - MARZO 2014
DIGITAL
DSP
secondo. Lo standard è stato
promosso per lo più da ARM
al momento dell’introduzione
della sua architettura Vector
Floating-Point (VFP) impiegata
nella famiglia dei core ARM 11.
Si tratta, tuttavia, di un’imposta-
zione di calcolo che richiede
registri generosamente ade-
guati a ricevere e reindirizzare
buone quantità di dati vettoriali
ed è perciò efficiente solo fin-
ché i vettori non sono troppo
grandi (sugli ARM 11 bastava
all’incirca una decina di ope-
randi contemporanei in singola
precisione o la metà in doppia
precisione). Oltre si rischia di
rallentare la velocità di calcolo
del processore e perciò frenare
i flussi di dati che scorrono in
parallelo senza ottenere alcun
vantaggio dal maggior costo
delle infrastrutture circuitali
necessarie.
Va considerato che oltre a
richiedere più tempo i calcoli
in virgola mobile necessitano
di dati larghi come minimo 32
o 64 bit mentre per i dati inte-
ri bastano 8 o 16 bit e perciò
con la virgola fissa diminui-
scono di conseguenza anche
le dimensioni della memoria, i
consumi di potenza e la dissipa-
zione termica dovuta al minor
assorbimento di corrente. Ciò
significa che il calcolo vettoriale in virgola mobile richiede
risorse sul silicio più ingombranti rispetto al corrispettivo in
virgola fissa e perciò necessita di supporti adeguati come
PC desktop, consolle di gioco o set-top box multimediali,
mentre sugli apparecchi portatili di ultima generazione
come smartphone e tablet dove la durata della batteria è
pur sempre un parametro critico ci si può accontentare
della virgola fissa. Senza dubbio questo può essere un cri-
terio di scelta preferibile per i progettisti di prodotti palmari,
tenendo conto che oggi si può anche realizzare in hardware
un’architettura DSP in virgola fissa e poi implementare degli
algoritmi di calcolo in virgola mobile via software che forse
possono rallentare un po’ la velocità operativa complessiva,
ma consentono di ottenere ugualmente una soddisfacente
precisione algebrica.
Core ARM
ARM ha sviluppato la sua originale architettura Vector
Floating-Point VFP creando progressivamente la VFPv1
oggi obsoleta, la VFPv2 tuttora utilizzata nei core ARMv5
e ARMv6, la versione VFPv3 che anima i core ARMv7 e
l’ultima VFPv4 ideale per i nuovi core ARMv8 a elevate
prestazioni e basso consumo. Le prestazioni matematiche
garantite sui VFPv2 sono di 2,0 Mflops/MHz, 4,01 DMIPS/
MHz e meno di 0,4 mW/MHz con un’occupazione sul silicio
di 1,16 mm
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in tecnologia Tsmc da 0,13 μm. I più recenti
Fig. 2 – I nuovi processori DSP CEVA-XC4500 con potenza di calcolo vettoriale di 40 Gflops permettono di realizzare le
piccole e medie celle delle infrastrutture wireless di nuova generazione
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