O
gni secondo, edifici, robot, centrali di distribuzione dell’energia e veicoli che fanno parte
dell’ecosistema IOT (ovvero l’IoT applicato al mondo industriale) generano una mole impressionante
di dati. Peccato che la quasi totalità di questi dati sia inutilizzata. Un recente studio condotto da
McKinsey & Co ha stimato che in una piattaforma petrolifera corredata da 30.000 sensori solo l’1%
dei dati viene esaminata. Senza contare che, su base giornaliera, buona parte di questi dati non è
neppure utile. La reazione, si sa, deve avvenire immediatamente dopo la segnalazione di un malfun-
zionamento. Al recente HPE Discover Forum, che si è tenuto a Madrid, si è discusso sull’opportunità
di utilizzare tecnologie IIoT come l’edge computing e i “digital twins” (gemelli digitali), per consentire
alle aziende di ottenere più rapidamente informazioni critiche dai dati acquisiti. Molti misuratori e sensori utilizzati in
ambito IIoT sono in grado di acquisire i dati grezzi, ma non di elaborarli. I dati generati alla periferia della rete, ovvero
il luogo dove si svolgono le operazioni, sono solitamente trasferiti al cloud o a un data center remoto per l’analisi. L’edge
computing permette di eseguire l’elaborazione direttamente alla fonte, che genera i dati invece di inviarli al cloud. In que-
sto modo, risulta possibile acquisire, analizzare e agire sui dati praticamente in tempo reale. Per questo motivo, in molte
industrie, in particolare nei settori manifatturiero, energia e trasporti, si sta diffondendo l’uso di modelli basati sull’edge
computing. Secondo Idc, entro il prossimo anno il 45% dei dati sarà memorizzato ed elaborato alla periferia. I “gemelli
digitali”, concetto introdotto da Michael Grieves nel 2003 all’Universtà del Michigan e adottata dalla Nasa per moni-
torare le proprie missioni spaziali, sono ora impiegati per fare previsioni accurate circa il comportamento di un oggetto
nel mondo reale. Un gemello digitale agisce come un oggetto fisico e apprende continuamente dai dati che l’oggetto sta
generando. Quindi può essere utilizzato per identificare difetti, simulare scenari reali e analizzare le prestazioni in un
ambiente controllato. Le prospettive per le due tecnologie sono decisamente promettenti: entro il 2020 è previsto che 5,6
miliardi di dispositivi (per applicazioni aziendali e governative) userà l’edge computing per l’acquisizione dati, mentre
Gartner prevede che da qui a 4 anni metà delle più importanti realtà industriali ricorrerà ai gemelli digitali.
Edge computing e digital twins:
i fondamenti di IoT
Filippo Fossati
filippo.fossati@fieramilanomedia.itLo scorso 6 gennaio è improvvisamente scomparso
Giuseppe Nardella
, fondatore e Presidente di Tecniche Nuove, casa editrice
di molteplici riviste specializzate, talora concorrenti delle nostre pubblicazioni. Nardella, che ha lanciato la sua prima rivista più
di 50 anni fa, è stato uno dei precursori dell’editoria tecnico-specializzata nel nostro Paese ed ha rappresentato per tutti noi il
prototipo dell’editore concreto e coraggioso, ma anche dell’imprenditore curioso e aperto ad ogni tipo di innovazione.
Ed è così che ci piace ricordarlo.
L’Editore
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EMBEDDED
67 • FEBBRAIO • 2018
EDITORIALE