65
EMBEDDED
FEBBRAIO
OS FOR IOT |
SOFTWARE
sarà considerato di minor valore quando scorpora-
to, e venduto separatamente da tale stack.
Sull’altro versante, i sistemi operativi open source
‘free’ e/o pubblicamente disponibili, come Linux
basato su Debian, FreeRTOS, e Linux basato
sul progetto Yocto, continuano a guidare i nuovi
successi nel software, con quasi la metà degli in-
gegneri embedded interpellati che prevedono di
utilizzare qualche tipo di sistema operativo open
source ‘libero’ nel loro prossimo progetto.
Ciò fa sì che la prevalenza di sistemi operativi non
open source ottenuti commercialmente continui a
ridursi, sebbene lentamente, con solo uno su cin-
que ingegneri embedded che ne cita l’uso come si-
stemi operativi principali nel proprio progetto in
corso.
Inoltre VDC prevede che, nel lungo termine, le
piattaforme di servizi IoT saranno combinazioni
di prodotti integrati con modelli di business foca-
lizzati sui dispositivi connessi. Ciò consentirà ai
vendor più abili di soluzioni embedded e IoT di
crescere. I portafogli di soluzioni saranno stretta-
mente integrati verticalmente, e comprenderanno
hardware, software e servizi, accorciando il time-
2
G
Á
À
-
scente di dispositivi connessi.
Requisiti dei SO per la IoT
La tipologia di sistema operativo selezionato a li-
! 6 ? Á
-
temente, in senso positivo o negativo, le funzio-
#
#
À
suo complesso. Quando, si tratta di scegliere un
SO, va subito sottolineato che sicurezza, interope-
rabilità e connettività sono le tre preoccupazioni
chiave dei progettisti. Sono questi, quindi, i tre
requisiti fondamentali che deve rispettare chi sta
Fig. 1 – Le caratteristiche di Contiki, un sistema operativo open source per la IoT